Merry Christmas.

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Il sole non molto caldo di quella mattina invernale mi svegliò entrando dalla finestra. La mia pelle nuda era fredda e il mio corpo solo coperto per metà.

Con la mano, iniziai a cercare Zayn sul letto ma non lo trovai. Sollevai di scatto la testa, per capire se fosse un po' più lontano ma non era così. Si era alzato senza di me.

Sentii bussare alla porta e girai scattante la testa.

«Buongiorno, amore.» Zayn stava in piedi nudo e teneva in mano un vassoio con la colazione.

Me lo porse e si sedette accanto a me, iniziando a lasciarmi umidi baci sul collo. La sua mano scese dalla mia spalla verso il mio fianco e mi attirò ancor di più a sé. Il suo corpo caldo riscaldava il mio freddo come sempre e mi dava una sensazione di protezione.

Unì le nostre labbra, muovendo le sue poco delicatamente contro le mie.

«Buon Natale, piccola.» sussurrò, tra un bacio e l'altro.

Era Natale, la mattina di Natale. Avremmo dovuto passarlo con i ragazzi, Emma e mia sorella, ma non sapevo come dirlo a Zayn. Avrei dovuto distrarlo un po', prima.

La sua mano arrivò dietro la mia schiena e, poggiandomi sul materasso, si mise sopra di me.

«Sei bellissima.» mi disse, facendo toccare i nostri nasi.

Lo guardai negli occhi: era così bello. I suoi occhi erano ancora assonnati ma risplendevano comunque, le sue labbra erano carnose e il loro colore dava sul rosso a causa del mio rossetto della notte precedente, i suoi capelli scombinati gli ricadevano sulla fronte e quel po' di barbetta gli dava un aspetto affascinante. Nel complesso era adorabile. Non avrei mai pensato che un ragazzo così perfetto e dolce avesse potuto scegliere me.

Mi morse il labbro, facendomi ridere. Mi procurava sempre un po' di solletico ogni volta, ma era piacevole.

Strinsi le braccia dietro il suo collo e continuai a baciarlo.

«Che vuoi fare oggi?» mi chiese, scostandosi leggermente.

Iniziai a ricalcare i contorni dei suoi tatuaggi. «Ehm... Non so. Mia sorella è arrivata ieri qui per me dall'Italia e non sarebbe carino se la lasciassi sola.»

Sospirò. «Vuoi andare da Harry, allora.»

«So che mia sorella farà domande ma non abbiamo altra scelta, le farebbe comunque anche se non andassimo.» spiegai.

Mi baciò. «Va bene, amore. Lo faccio per te.»

Davvero? Aveva accettato? Non ci credevo.

Feci un gran sorriso. «Grazie, amore. Sei il migliore.»

Rise. «Lo so!»

Era sempre lui, non sarebbe mai cambiato da questo punto di vista e ne sono felice.

-

«Finalmente siete arrivati!» esclamò Emma, vedendoci entrare.

Casa Styles era sempre più bella, sempre più accogliente.

Sentii qualcuno abbracciarmi da dietro: Niall.

«Sono felice che siate qui.» mi sussurrò all'orecchio.

Con lo stesso tono, risposi: «Anche io.»

«Sediamoci! Il pranzo è quasi pronto!» disse Lou.

Presi posto accanto ad Emma e Zayn si sedette di fronte a me. Liam, silenzioso, stava a capotavola; accanto a lui c'era Sophia e tra me e lei c'era un posto vuoto, forse per mia sorella. Lou frontale a Liam, Niall ad Emma e tra il mio ragazzo e il mio ex migliore amico un altro posto vuoto.

The Bradford bad boy.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora