𝓑𝓾𝓸𝓷𝓰𝓲𝓸𝓻𝓷𝓸 𝓭𝓸𝓽𝓽𝓸𝓻 𝓡𝓲𝓬𝓴.

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Mi sveglio, sono le 10. Anthony non è più accanto a me. Al suo posto c'è un bigliettino. "Buongiorno piccola, se stai leggendo questo biglietto significa che sono andato a scuola, stavi dormendo e non volevo svegliarti. Ci vediamo dopo". Lo amo.
Affero il telefono e lo accendo. Ho due chiamate perse dal mio dottore... e ora cosa succede?!
Non vi ho raccontato una cosa. In questi giorni ho fatto varie analisi del sangue, ho un dolore lancinante alla testa, sono svenuta tipo sette volte in quattro giorni. Così ho deciso di chiedere aiuto al mio medico che appunto mi ha consigliato di fare delle analisi per risalire alla causa di questi sintomi.
Lo richiamo, ho davvero molta paura. So che potrebbe essere qualcosa di serio. Il telefono sta squillando, le mie gambe tremano. Cammino avanti e indietro ininterrottamente dall'ansia. Finalmente risponde.
Rick: Y/n?
y/n: Buongiorno dottor Rick, mi scusi se non ho risposto alle sue chiamate, stavo dormendo...
Rick: oh tranquilla, mi ero preoccupato. Comunque, ho i risultati delle analisi.
y/n:... e? - non riesco a parlare, sono troppo spaventata.
Rick: preferirei che venissi in ospedale per parlarne...
y/n: oddio, è così grave?!
Rick: beh... direi di si... - a quelle parole crollo. Le mie ginocchia si poggiano sul pavimento freddo. Cazzo.
y/n: p-posso port-tare qual-qualcuno?
Rick: certo y/n, ci vediamo dopo pranzo.
y/n: arrivederla. - chiudo.
Cazzo. È grave, molto grave.

È l'una, sento bussare alla porta. Vado ad aprire.
y/n: Ciao ant...
Anthony: ehy y/n - mi bacia in fronte. Ancora non siamo ufficialmente fidanzati, ma per me è come se lo fossimo - ma perché quest'aria triste?
y/n: non posso spiegarti ora, solo... devi accompagnarmi dal medico.
Anthony: ok y/n, ma ti senti bene? - chiede, appoggiando la sua mano sulla mia fronte, delicatamente.
y/n: si Ant, tranquillo - mento. Non voglio farlo preoccupare.
Saliamo subito in macchina e ci dirigiamo verso l'ospedale.

Rick: prossimo... y/n!
y/n: si... eccomi, Ant seguimi. - il cuore non mi ha mai battuto così forte in vita mia. Sta per scoppiare. Ho paura, tanta paura. Spero per il meglio...
Io e Ant entriamo nella stanza del dottor Rick. Lui si siede su una sedia, io sul lettino.
Rick: bene signorina y/n. Stamattina l'ho chiamata per dirle i risultati delle sue analisi.
Anthony: analisi? Quali analisi? - giusto, Ant non sapeva niente.
y/n: ne parleremo dopo Ant.
Rick: è il tuo ragazzo?
y/n: diciamo di s-
Anthony: si, sono il suo ragazzo. - mi interrompe Anthony. Sono la sua ragazza? Wow. È successo tutto così in fretta.
Rick: siete molto carini, sono molto felice per voi. Ma torniamo al dunque. Ho analizzato i suoi campioni per ore ed ore, la mia diagnosi è esatta... purtroppo.
y/n: per favore, mi dica solo che cos'ho - questi giri di parole mi stavano mettendo ancora più ansia.
Rick: lei, signorina y/n, ha un tumore...
Anthony: UN TUMORE?!
y/n:... cosa?
Rick: più precisamente è affetta da cancro, al lobo frontale.
Sento tutte le mie energie svanire nel nulla. La mia testa si abbassa lentamente. Ho il cancro. Ho il cancro al cervello. Sento le lacrime rigarmi il viso.
Anthony: come cazzo è possibile. Ha solo 17 anni. Non può avere il cancro.
Rick: purtroppo l'età non c'entra ragazzo. Il cancro di cui è affetta y/n è stato causato da...
y/n: dottor Rick la prego... glielo dirò più avanti...
Anthony: nonono io devo sapere. Cosa mi nascondi? Cosa sta succedendo? Non ci capisco più niente.
Rick: y/n...
y/n:... la prego... non lo dica.
Rick: devo...
Anthony: DITEMI CAZZO.
Rick: y/n si droga.
Una nuvola di silenzio avvolge l'intera stanza. Anthony mi fissa negli occhi, è deluso. Dovevo dirglielo prima. Ma ho sempre avuto paura di raccontare di me alle persone...proprio per questo motivo. Per paura che rimarrebbero deluse.
Anthony: y/n... stai scherzando?
y/n: no Ant... è tutto vero... mi dispiace...
Rick: scusate ragazzi, ho ancora altre cose da comunicarvi - ci zittiamo.
Rick: beh, il cancro di y/n è presente da molti anni ormai, quasi quattro. Si è diffuso troppo. Talmente tanto che... è incurabile.
Anthony: oh mio dio... - mentre lo dice si porta le mani tra i capelli.
Rick: mi dispiace molto y/n. Ma il destino ha scelto così. Ci vediamo.
Y/n: Aspetti... un ultima domanda.
Rick: oh, con piacere.
y/n:... quanto mi resta... più o meno?
Rick: non posso dirtelo di preciso... ma non più di un mese.
Esco dalla stanza, non lo saluto. Non ce l'ho con lui. Ce l'ho con me stessa.

|| 𝐲𝐨𝐮 𝐦𝐞𝐬𝐬 𝐮𝐩 𝐦𝐲 𝐦𝐢𝐧𝐝 || 𝒜𝓃𝓉𝒽ℴ𝓃𝓎 ℛℯℯ𝓋ℯ𝓈Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora