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Le pizze sono arrivate circa cinque minuti fa, ed emanano un odore delizioso. Braden ha appena pagato il fattorino, e ora ci stiamo sedendo tutti intorno all'isola della cucina.
Brad -mi ha chiesto di chiamarlo così- passa ad ognuno la propria pizza. Quando me la trovo sotto al naso non resisto proprio.

"Buon appetito" dice Keila velocemente, per poi addentare la sua pizza. Io faccio lo stesso, e non appena do un morso, le mie papille gustative iniziano a ballare la macarena.

"Questa è la terza pizza che mangio. Ed è in assoluto la più buona" do un altro morso a quella prelibatezza.

"La terza? Intendi la terza di quest'anno?" Mi domanda Brad, confuso. Mi pare chiaro che per loro sia una cosa più che abituale. Mi giro verso Vance, che ci guarda quasi divertito.

"No, in tutta la mia vita. Dove vivo io, non si mangiano queste cose" alzo le spalle semplicemente.

"E in che razza di posto vivi?" Brad è sempre più confuso. Sposto lo sguardo dalla mia pizza a lui. Vance vicino a me ha un espressione atterrita, adesso.

"In una casa famiglia" rispondo tranquillamente. Keila smette di mangiare, Brad invece si strozza con la sua pizza e inizia a darsi dei colpetti sul petto per mandare giù il boccone.

"Mi dispiace, davvero" sono le uniche cose che riesce a dire, mentre riprende fiato. Ha la faccia completamente rossa e gli occhi tutti lucidi.

"Brad, non ti preoccupare davvero, e soprattutto non strozzarti" gli dico stringendo la sua mano. Lentamente, torna di un colore normale e ricomincia a respirare regolarmente.

"Io non lo sapevo, scusami" abbassa lo sguardo alla sua pizza. Gli sorrido tranquilla, non voglio che si preoccupi.

"Sul serio, non fa niente. Sto bene lì, ci sono Ethel e Zeke" do l'ennesimo morso alla pizza, di cui ormai ne è rimasta solo mezza.

"Sono due bambini dolcissimi" dice Vance a Keila, che ci sorride. Il fatto che quando apra la bocca le manchi un dente proprio come a Ethel, mi fa sorridere.

"Posso conoscerli?" Mi chiede. Vorrei dirle di sì, ma questo vorrebbe dire portarla alla casa famiglia con me.

"Magari oggi pomeriggio vi posso portare da loro" faccio un mezzo sorriso. Vance poggia la mano sulla mia, e improvvisamente mi tranquillizzo. Sia Brad che Keila sono molto felici.

"E sapete che Abbie sa suonare il piano?" Vance sposta di nuovo l'attenzione su di me. I due mi guardano, aspettando che io confermi ciò che ha appena detto.

"Me la cavo" mi stringo nelle spalle. Un sorriso gigante appare sul volto di Brad, e mi viene immediatamente da pensare a quanto assomigli a Vance.

"Qui ne abbiamo uno, puoi venire a suonare tutte le volte che vuoi" mi fa l'occhiolino. Do l'ultimo morso alla mia pizza, di cui ora rimangono solo poche briciole.

"Be', se volete conoscere Ethel e Zeke, dobbiamo andare" dico alzandomi. Come se fossi la padrona di casa raccolgo i cartoni e li butto nel secchio. "Forse arriviamo in tempo per il pranzo" borbotto tra me e me. Vance mi accompagna nella sua stanza, mentre gli altri due vanno a mettere le scarpe. Prendo il mio zaino e la giacca, per poi uscire da quella casa. Brad e Keila ci aspettano lì fuori.

"Guido io" Brad sventola le chiavi in aria, per poi entrare. Vance si siede davanti, vicino a lui e io mi metto con Keila dietro. Lei guarda con curiosità il mio zaino, da cui esce la parte superiore dell'ukulele.

"Hai una chitarra nello zaino!" Esclama sconvolta. Ridendo, lo tiro fuori e lei sgrana ancora di più gli occhi. "Una piccola chitarra!"

"È un ukulele Kiki" ride Vance, girandosi. "E lei è anche molto brava a suonarlo" mi sorride facendo l'occhiolino. Suono tre note e lei apre la bocca.

NightmareDove le storie prendono vita. Scoprilo ora