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Finalmente, è venerdì. Maude mi ha detto che oggi dovrebbe esserci il sole e fare parecchio caldo. A San Diego non c'è praticamente mai brutto tempo.
Oggi ho messo una maglia a collo alto e dei pantaloni, su cui ho cucito alcune toppe a forma di margherita.
Stanotte ho fatto una doccia lunghissima, poi ho pettinato i miei capelli e mi sono anche truccata, incredibilmente.

"Abbie, sei pronta?" Mi chiede Maude entrando. Non appena mi vede, sorride. "Sei bellissima"

"Grazie Maude. Ora andiamo, oggi non possiamo fare tardi" esco dalla stanza, portandomi lei dietro. Entrambi sono già svegli, Ethel è seduta a terra, mentre Zeke sta seduto sul letto e le fa le trecce. Rimango a guardarli in silenzio, e quando si accorgono che ci sono io mi salutano.
Facciamo colazione velocemente, poi torniamo nella loro stanza. Controllo che si lavino per bene la faccia e i denti, poi li lascio vestirsi mentre finisco di lavarmi.
Ted ci aspetta fuori come ogni giorno, insieme a Vance.

"Buongiorno bellezza, pronta per oggi?" Ted mi dà un bacio sulla guancia, mentre Vance mi sorride.

"Prontissima. E per sicurezza ho detto a Maude che potrei fare tardi, almeno niente punizione. Casomai volessimo fermarci da qualche parte, insomma"
Lui annuisce. Lasciamo Ethel e Zeke a scuola, poi ci sbrighiamo ad arrivare.
Nel cortile sono riunite tre classi di terzo, e si sono già formati i soliti gruppetti che parlottano tra loro. Chad ci viene incontro, battendo il cinque ai due ragazzi e salutando me con un sorriso e un cenno della mano.
Vance e Chad vanno a salutare i loro amici e io rimango per un po' sola con Ted. Nel momento in cui Vance scompare dietro all'autobus che oggi ci porterà, Derek si avvicina a me.

"Guarda, sono tutti in gruppo tranne te. Chissà perché... Forse il motivo è che non ti vuole nessuno. Insomma, non ti ha voluta tua madre, perchè qualcun'altro dovrebbe volerti?" Urla, per farsi sentire da tutti.
Sentir nominare mia madre è come un pugno allo stomaco. Loro non sanno la mia storia. Credono che se si è in una casa famiglia, è solo perché ti hanno abbandonato.
Insegno a Ethel e Zeke a fare il contrario, ma quando qualcuno nomina mia madre non riesco a trattenermi.
Una lacrima riga il mio viso. Vance si sporge da dietro l'autobus per vedere cosa sta succedendo, credo abbia sentito anche lui. Sento una persona dietro di me darmi una spallata e sorpassarmi. Alzo lo sguardo e vedo Ted avvicinarsi a Derek.

"Non permetterti mai più di dirle una cosa del genere. Tu non sai cosa le è successo, non sai cosa ha passato. Non conosci la sua storia, qui nessuno la conosce, oltre me. Quindi l'unico che qui può parlare di lei sono io e tutto quello che posso dirti è che se fosse per me ti avrei già spaccato la faccia. Non provare mai più a dire qualcosa riguardo alla sua famiglia" Gli urla contro. Vance corre ad aiutarmi. Mi asciuga la lacrima e mi abbraccia, sotto lo sguardo attento di tutti.

"Tu non sei nessuno per dirmi quando e di chi parlare. Sei caduto in basso Wyatt, per stare con una come lei" Derek gli ride in faccia.

"Derek, basta." Vance lo allontana da noi, poi torna da me. "Come stai?" Mi domanda prendendomi la mano. Uno schifo, ecco come sto.

"Sto bene. Ted, davvero, non dovevi" guardo il mio migliore amico, che ora mi è vicino. Mi stringe forte a sé per poi sorridermi.
"Grazie a tutti e due" dò un bacio sulla guancia a Ted, poi lui si fionda a prendere i posti sull'auto, lasciandomi con Vance.

"Mi dispiace per quello che ti ha detto" abbassa lo sguardo. "Mi sento in qualche modo colpevole, forse perché è mio cugino"

"Non fa niente Vance. Sto bene" Gli faccio un sorriso forzato, a cui lui non sembra particolarmente credere.

"Farò finta di crederti. Ma se hai bisogno di parlare, non farti problemi" mi accarezza una guancia. Mossa da un attimo di coraggio, mi alzo sulle punte e gli lascio un bacio sulla guancia, per poi entrare nell'autobus. Ted mi fa un cenno, e io mi siedo vicino a lui. Sento le guance bruciare.
Ora arrivano i rimorsi. Ma che cavolo mi è preso? Non dovevo farlo. Decisamente no. Chissà cosa penserà adesso. Poco dopo lui e Chad entrano e si siedono ai posti davanti ai nostri.

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