Capitolo 16 Chi sei?

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Emma's pov

Abbiamo cenato ed era arrivata Beatrice che si è adattata subito... Come al solito inizialmente era timida, ma poi si é liberata.

Ora stanno bevendo un po' di alcolici, io invece non ne voglio, non mi piace bere.

"Emma vieni un attimo su?" mi chiede Brian brillo. Ha bevuto poco, alla festa ha retto tanto, perché ora è così brillo?

"Ehm va bene" gli rispondo andando verso di lui titubante.
Una volta arrivati in stanza lui chiude la porta mi viene incontro e mi abbraccia... Non so che fare per cui mi limito a due colpetti sulla schiena.

"Allora,ok che hai bevuto ma togliti" gli dico in modo sgraziato spingendolo via.

"Ragazzi noi andiamo ad un pub qui vicino scendete!!" esclama Beatrice dal piano di sotto

"No,in caso vi raggiungiamo dopo!" interviene urlando frettoloso Brian.

"Io in realtà volevo andare" gli rispondo a bassa voce.

"No, rimani qui" mi dice quasi con aria minacciosa.

"Ma in realtà faccio come mi pare per cui spostati!" esclamo irritata andando verso la porta della camera per poi essere fermata da un braccio intorno alla vita.

"Se non mi lasci ti spacco quel facciotto e poi nessuna ragazza ti verrà più dietro" continuo stanca di lui che deve darmi i comandi.

"Dai, ti prego rimani qui" mi chiede avvicinandosi troppo per i miei gusti.

Drin drin

Grazie a dio ha suonato il campanello di casa,è il mio nuovo migliore amico.
Brian però sembra non averlo notato e continua ad avvicinarsi a me,troppo vicino.

Ma se gli tirassi uno schiaffo?

-che gentilezza eh!

Zitta coscienza.

-ma se invece di menargli gli dici che é suonato il campanello?!

Oh, vedi che ragioniamo bene insieme!

"È suonato il campanello" intervengo facendolo sobbalzare all'indietro.

"Scendi e vai ad aprire!" esclamo frettolosa.

-Che eleganza signorina...

Coscienza mi dai all'urto.

Ma in tutto questo Brian continua a fissarmi.

"Ao,vai ad aprire!" dico imbarazzata da lui che continua a fissarmi.

"Sempre la più elegante eh" mi risponde ridacchiando e facendomi fare una risata falsa.
Ma comunque continua ad avvicinarsi.

"Si, ok ma vai ad aprire le porta" continuo io.

"E se non volessi?" mi domanda con tono di sfida.

"Vado ad aprire io!" esclamo.

"E se sono i miei genitori?" mi domanda come se fosse un problema.

"Li saluto" rispondo ovvia uscendo dalla camera con lui che mi segue.

Arrivata al piano di sotto, subito apro la porta.

Ed ecco che mi ritrovo una ragazza altissima, con i capelli neri liscissimi palesemente tinti, due orecchini a cerchio enormi, occhi scuri, 2 labbra che sembrano dei canotti, un piercing al naso e indossa un top a fascia stretissimo che non lascia spazio all'immaginazione e dei jeans strettissimi strappati.
A pelle non mi va per niente a genio.

"Ciao!" la saluto un po' titubante.

"Chi sei?" mi domanda con fare da stronza.

"Oh, il piacere è il mio!" esclamo sarcastica girandomi per vedere Brian che ha una faccia perplessa... Cosa succede?

"Non sei simpatica" mi rimprovera la ragazza. Mo la meno se non la smette.
Noto che fissa Brian e capisco che tra loro c'è qualcosa che sfrutto a mio favore.

"Brian non la pensa come te" rispondo sfidandola.

"Brian quindi chi é?" gli domando tranquilla.

"Sono la sua ragazza!" esclama facendomi impallidire.

Bene, la ragazza, non mi da fastidio assolutamente, ma ripenso a tutte le ragazze che si è fatto da quando sono qui e mi viene solo da prenderlo a schiaffi per tutte quelle che ha preso in giro.

Lo guardo per poi prendere ed uscire di casa.

"Emma aspetta!" mi urla da dietro ma io faccio finta di niente.

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