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Appena i due ragazzi udirono la voce si girarono di scatto, trovandosi davanti Michael. <<Michael!>> disse la ragazza portandosi una mano al petto. <<ci hai spaventati!>> disse ridendo.

<<forse dovreste essere spaventati>> dichiarò lui con un sorriso maligno sul volto.

<<i-in che senso?>> balbettò lei in risposta. Terence la tirò per un braccio mettendola dietro di lui.

<<oh... Adesso fai il cavaliere dall'armatura scintillante! Che carini che siete!>> li schernì avvicinandosi. <<sai.. Tu saresti dovuta diventare mia moglie domani...>>piegò la testa sul lato guardandola negli occhi facendole venire la pelle d'oca. Il suo sguardo non era come quello che gli vedeva da bambino, pieno di speranza e voglia di vivere...No, quello era l'opposto, vuoto, senza sentimenti... Marianne non sapeva di questo suo lato inquietante. Era abituata a quello gioioso.

<<lei è mia... Non è mai stata tua!>> Terence gli sputò sulle scarpe tenendola ancora dietro di sé. <<non l'avrai mai>> disse guardandolo con astio.
<<bene...e che guerra sia>> i due si misero uno davanti all'altro guardandosi in cagnesco... stavano per attaccare quando Marianne lì fermò.

<<adesso basta! Finitela! Io non sono un trofeo che voi potete maneggiare come vi pare e piace, chiaro?! Adesso... Tu, Michael, te la vedrai con me! Non farò combattere il mio ragazzo, per di più ferito. Ti facevo un uomo migliore>> disse lei mettendosi in posa d'attacco. Porse la pistola ancora carica a Terence facendogli l'occhiolino.

<<cara mia, io so ogni tua debolezza e ogni tuo attacco>> disse Michael sghignazzando. 

<<ho cambiato strategia! Ho imparato dal miglior pirata di tutti i sette mari>> rispose lei guardando Terence, sorridendogli amorevolmente. <<sei ancora in tempo per scappare e trovare la ragazza che possa amarti per quello che sei, Michael>> puntò il suo sguardo carico di risentimento verso colui che credeva suo amico.
Iniziarono a colpirsi a vicenda. Michael colpiva alle braccia ma lei parlava i colpi la maggior parte, Marianne invece colpiva alle gambe per poi dare i colpi sugli arti superiori. Michael era a terra, tutto sanguinante mentre Marianne sanguinano un po' le braccia ma nulla più. Avvicinò la spada alla gola del ragazzo. <<la morte sarebbe un dono per te>> schifata lo lasciò andare.

<<andiamo, Terence... Qui c'è troppa aria viziata>> se ne andò a testa alta mentre il pirata la guardava meravigliato.

<<ti amo sempre di più>> le disse una volta finito il corridoio. Lei si fermò e si girò di scatto, baciandolo con passione. Quando ripresero a camminare si trovarono in una specie di spiazzare pieno di barche molto appariscenti. <<allora, capo, quale prendiamo>> disse lui strofina dosi le mani tra di loro iniziando a guardare tutte le barche.

<<una che passi inosservata, tipo quella>> indicò una barca che si trovava dietro alle altre. Era molto vecchia, le vele avevano qualche piccolo strappo ma nulla di irreparabile con un po' di ago e filo, non era molto grande ma in due ci si stava.

<<perfetto! Noi due contro il mondo, eh my lady?>> Terence cercava di tirarla su di morale.

<<certamente, capitano...>> corse verso la loro nuova casa galleggiante con al seguito Terence che se la rideva. Appena messo piede su quel veliero abbastanza vecchio cercò di prenderla e, quando ci riuscì, la baciò con tutto l'amore che egli possedeva in cuor suo.

Mentre Terence guidava la barca, Marianne andò ad esplorarla trovando una porta che sembrava fatta da poco. La aprì curiosa e trovo la giacca di suo padre sulla sedia. Le vennero le lacrime agli occhi e si avvicinò cercando di cogliere il suo profumo. Si sedette e il suo sguardo venne catturato da un quaderno rosso porpora. Quando lo aprì noto che si trattava della calligrafia del padre, così iniziò a leggere sin dalla prima pagina.
"23 Agosto 1679,
Non avrà mai mia figlia quel mascalzone, ma non posso fare altrimenti lui è il mio "capo". All'età di ventitré anni devono cederla come sua sposa. Marianne non accetterà mai ma deve capire che l'ho fatto per il suo bene"  continuò a leggere fino alla pagina del 26 Febbraio 1680
"ho cercato di farlo ragionare, ho cercato di non dargli Marianne ma nulla...ho fallito. Adesso come glielo dico alla mia bambina? Come faccio a dirle  che lei è promessa sposa con quel maniaco?! Quando mi sono opposto loro mi hanno torturato, cominciando a prendermi a pugni. Mi rimarranno le cicatrici. Non posso farci nulla. Mi maledico quando gli ho chiesto aiuto, mi maledico per aver tolto la libertà alle mie bimbe" lei corse da Terence con in mano il diario del padre. <<Terence! Ho scoperto perché mio padre non voleva che io navigassi! Lui dice che io non mi dovevo allontanare da Michael poiché mio futuro sposo! Ma io non voglio sposarlo>> scoppiò in lacrime e lui l'abbraccio di getto cercando di confortarla.

<<adesso devi pensare soltanto che siamo liberi... Pensa che non dobbiamo più nascondere il nostro amore, Principessa>> la baciò ma il loro momento venne interrotto da un colpo di cannone... Si girarono di scatto guardando la fonte di quel rumore. Dissero un nome. <<Michael>> sussurrano insieme. 

Il loro amore avrebbe aspettato anche questa volta.

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