Tra i due spasimanti sembrava che andava tutto bene, ma si sa: non sempre va per il verso giusto...
Marianne stava tra le braccia di Terence accarezzandogli il petto, pensierosa. "Avrò fatto bene a dargli un'altra opportunità?". Terence dal canto suo era anche lui con la testa fra le nuvole. "Che ho fatto per meritare tanta bellezza...lei è troppo per me. Non la merito" pensava mentre accarezzava i capelli di Marianne. Destandosi dai suoi pensieri notò che lei guardava il vuoto e ne approfittò per baciarla con passione. Quando le loro labbra si toccarono, lei sembrò riprendersi e ricambiare il bacio mettendo le sue dita affusolate tra i capelli dorati di lui e tirandoglieli leggermente, facendogli scappare un gemito che infuocò ancor di più la bruna. Si staccarono per mancanza di fiato.
<<Mary, dimmi che ti affligge>>
<<nulla, solo pensieri... Niente di importante>> cercò di rassicurarlo ma lui non ne era molto convinto. <<tu invece? Ho visto il tuo sguardo...>> Terence adesso si trovava in difficoltà...
<<beh...ehm...oh, e dai...stavo pensando a cosa ho fatto per meritati...insomma tu sei perfetta...io invece no, sono pieno di difetti, ho commesso sbagli che neanche una divinità potrà cancellare...mi chiedo cosa ho fatto di bello per meritare la perfezione come te...>> disse ad un soffio dalle labbra di lei. <<adesso ci ho preso l'abitudine a baciarti...>> appoggiò delicatamente le labbra contro quelle di Marianne, quando la porta si spalancò... <<ma allora siete propri maleducati: nessuno vi ha mai insegnato a bussare?!>> urlò Terence verso la figura di una ragazza abbastanza minuta.
<<s-scusate per l'interruzione... C'è un ammutinamento>> quando le parole giunsero all'orecchio del capitano egli si alzò di corsa e si gettò a capofitto nel corridoio. Marianne lo rincorse urlando il suo nome e appena salirono le scale la scena davanti a loro fece accapponare la pelle alla ragazza...c'erano feriti ovunque e, per fortuna, nessun morto. I pirati combattevano da tutte le parti, cercando di parare i colpi, a volte invano.
Un traditore corse verso Terence con la lama al di sopra del capo... Lui non se lo aspettava e rimase un attimo interdetto e se non fosse stato per Marianne che, prendendo una spada da un ferito lì accanto, colpì l'ammutinato con un fendente la spada gli si sarebbe conficcata del petto spezzando la sua vita. Terence la ringraziò con lo sguardo mentre si dirigeva verso un paio di loro e li ferì gravemente.
La battaglia sembrava non finire più. In pochi rimasero a fianco del loro vero capitano.
Terence si preparò per sferrare un colpo alla schiena del traditore, ma questo con un balzo si lanciò e cercò di colpirlo alla pancia, lui scansò all'ultimo momento la spada che lasciò sulla sua spalla un taglio profondo. Il traditore atterrando abbassò la guardia, così Terence ne approfittò per colpirlo alla nuca con la spada, la lama tagliò un orecchio del pirata che iniziò a urlare e, con un coltello nascosto nel calzino, pugnalò una gamba del capitano. Rivoli di sangue iniziarono a sgorgare da essa, la sentiva bruciare e faticava a reggersi in piedi...si sentivano i suoi lamenti e le urla di Marianne che corse verso il suo amato portandolo al sicuro dalla battaglia...
<<tesoro...non chiudere gli occhi,cerca di rimanere cosciente!>> disse mentre singhiozzava e spostava i capelli dal suo volto accarezzandoglielo ogni tanto. <<ti prego!>> urlò lei infine vedendolo chiudere chi occhi...lo mise steso sul tavolo della cucina e si diresse verso il pirata che aveva ferito il suo amato... <<ti sei condannato a morte, manigoldo!>> urlò ma non tanto forte. Fece girare tutti verso di lei e prendendo la spada, precedentemente caduta, e la sguainò puntando al collo del mal capitato. <<come hai osato...COME?!>> lo colpì alla gamba facendolo mettere in ginocchio, colpì anche l'altra ed egli cadde a terra, di pancia. Lei urlò e lo colpì ripetutamente al torace e alle braccia ma si fermò quando ricordò del suo amato.
Fece cadere la spada corse nella sala dove di solito mangiavano, ed eccolo lì... Sul tavolo, inerme.
<<Mary... >> sussurrò lui è cercò di stringere la mano della ragazza mentre ella gli sorrideva mentre piangeva. <<ti amo...>> sussurrò e perse di nuovo i sensi.
<<dottore! Dottore!>> chiamò a gran voce la ragazza e subito tutti, quelli sopravvissuti all'ammutinamento, cioè ben pochi, arrivarono e appena scorsero il loro capitano pieno di ferite si immobilizzarono sul posto, mentre Peggy si faceva largo a spallate tra tutti quegli uomini.
<<NO! TERENCE! È TUTTA COLPA TUA! SE TU NON FOSSI MAI NATA LUI STAREBBE TRANQUILLO E SOPRATTUTTO STAREBBE CON ME! SOLTANTO CHE TU ESISTI E ADESSO STA IN QUESTO STATO!>> urlò la piratessa contro la giovane nobile, che non smetteva di piangere.
<<Peggy... Non è colpa sua... Nessuno poteva sapere cosa sarebbe successo questa sera>> un cuoco cercò di prendere le difensive della ragazza.
Il dottore arrivò e portò il ragazzo privo di sensi, con l'aiuto di altri ragazzi, nella sua camera e iniziò a medicarlo. << signorina Marianne, appena sveglio dategli questa pasticca>> le passò la medicina e li salutò uscendo definitivamente dalla camera, lasciando un attimo di privacy ai due innamorati.
<<tesoro, devi svegliarti, capito? Ora che avevamo risolto tutto, rimani ferito...il destino ci gioca sempre brutti scherzi vero?>> fece una risata amara mentre accarezzava la testa di Terence. Sospirò e si alzò dirigendosi verso il bagno prendendo una pezza bagnata per tamponarla sulla fronte del suo amato, con la speranza che si svegli al più presto...
Rimase tutta la notte sveglia, vegliando il suo unico amore. Studiava ogni minimo movimento, però ad un certo punto la stanchezza iniziò a farsi sentire e si addormentò in ginocchio con la testa sulla materasso mentre stringeva con cura la mano del suo pirata.
La mattina seguente, Terence si svegliò tutto dolorante e cercò di alzarsi fermandosi quando notò la piccola figura della sua amata che gli stringeva la mano delicatamente. Sorrise e le accarezzò la testa. La prese in braccio e la portò sotto le coperte insieme a lui, soltanto che la spalla iniziò a farli male. Si lamentò facendo dei gemiti doloranti svegliando la sua Principessa... <<b-buongiorno, come stai?>> chiese lei stropicciandosi gli occhi. Lui rise a quella scena ma smise subito perché il dolore alla spalla iniziò a farsi di nuovo sentire. <<oh, povera me... Stai sanguinando... Levati la maglia che ti cambio la fasciatura ma prima di tutto prendi la pasticca>> si alzò di scatto andando a prendere l'occorrente e dandogli la pasticca che il medico gli aveva prescritto. Quando iniziò a medicarlo, stava attenta a non guardare il suo meraviglioso corpo...impresa impossibile...lui gioiva per questo. Non faceva altro che sorridere vedendo il volto paonazzo di Marianne. "quanto è carina imbarazzata! La amo sempre di più" pensava mentre la guardava...l'aria era colma di tensione, il silenzio era l'unico rumore che predominava nella stanza.

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Anchors Away
RomansaMarianne Saint-Claire adora il mare e sogna di scoprire i segreti che si celano sotto il suo mantello blu scintillante e di poter navigare verso terre lontane; ma la opprimente vita da nobile le impedisce di uscire dal castello. E se un giorno fosse...