La partenza

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Parigi,11 giugno 2019,5:30
Mi sveglio con malavoglia a causa della sveglia,oggi sarei dovuta partire e andare ad Ibiza, molte ragazze al posto mio sarebbero già attive e pronte a partire per l'entusiasmo di andare in una città come Ibiza,con le sue presone meravigliose,i ritmi frenetici e soprattutto la movida,ma io non sono così sono abituata a viaggiare e da tutta la vita che mi sposto da un posto al altro, da un treno a un aereo.

Perché mia mamma è francese mentre mio padre e argentino ma sono nata e cresciuta ad Ibiza(già un bel casino).
Spengo la sveglia mi alzo e mi preparo afferrò la valigia già preparata in precedenza e chiamo un uber: «aeroporto Charles de Gaulle»dico non appena l'autista si siede al suo posto dopo aver posato la mia valigia nel bagagliaio,nonostante sia da tutta la vita che viaggio non sono molto brava a fare le valigie infatti la valigia che ho portato con me è molto grossa e piena di cose che alla fine non userò ma fa niente ormai è fatta e non ci posso più fare nulla,dal l'hotel in cui alloggiavo non ci voleva molto per andare all'aeroporto.

Arrivata con la macchina all'esterno della struttura l'uomo che guidava affermò che ero arrivata a destinazione così sia io che l'uomo scendemmo dall'auto,una volta che mi aveva dato la mia valigia,iniziai a frugare nella mia borsa per trovare i soldi che avrei dovuto dare all'uomo per avermi portato dove dovevo andare,una volta recuperati i soldi l'uomo sali sulla sua macchina e sfreccio via,io afferrai il manico della mia valigia una volta arrivata nel marciapiede dov'era posta l'entrata controllai l'ora dal mio iPhone dato che non sopportavo l'orologio da polso, vedendo che era ancora presto per il mio volo che sarebbe partito alle 8:00 afferrai il pacchetto di sigarette dalla mia borsa ne estrassi una e incominciai a fumarla non ero solita a fumare ma molto spesso capitava che per rilassarmi o quando ero in compagnia ne fumassi una, finita la mia sigaretta entrai dentro l'aeroporto è feci tutti i controlli affinché poi potessi prendere il mio volo,una volta superati i controlli mi sedetti in uno dei posti dove avrei dovuto aspettare la chiamata per il mio volo,dopo circa quaranta minuti ad aspettare su quella sedia con in mano il mio cellulare,una voce metallica chiamo il mio volo in varie lingue così mi alzai e andai dove mi si era stato consigliato dalla voce che proveniva dal altoparlante...

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questo capitolo anche se è noioso serviva per iniziare la storia quindi niente (questo è il punto di vista di Angelina se non lo avete capito)

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