POV'S ANGELINA
Salimmo in camera nostra,
«allora sono perdonata»,chiesi io con un sorriso
«come potrei non perdonarti»disse lui, e iniziò a baciarmi con foga.Scese con le labbra, lasciando dei baci umidi sul mio collo tanto che un gemito uscì dalla mia bocca
Lo vidi sorridere, era appoggiato sulla mia spalla mentre una delle sue mani palpava il mio seno, l'altra toccava delicatamente il mio sedere.
Dopo qualche mio gemito, iniziò a spogliarmi.Ora indossavo solo l'intimo di pizzo bianco, ero un po' in ansia e sinceramente, non sapevo come comportarmi.
Continuavamo a baciarci e ci staccavamo, l'uno dall'altra, solo per riprendere il fiato.
Misi una mano sul cavallo dei suoi pantaloni e, dopo qualche secondo, sentii qualcosa di duro sotto la mia mano e il mio cuore battere sempre più forte.
Mi staccai dal muro a cui ero appoggiata per avvicinarlo al letto...Gli tolsi la maglia e di conseguenza mi misi a cavalcioni su di lui, facendo, in questo modo, scontrare le nostra intimità.
Sta volta lui si fece scappare un gemito,
ero felice e non volevo fermarmi; gli slacciai la cintura dei pantaloni e glieli tolsi, sembrava felice anche lui...Restammo entrambi con l'intimo continuammo a baciarci, finché il mio desiderio di averlo tutto e solo per me aumentò sempre di più, tanto da realizzarlo.
Decisi di provocarlo gli morsi il lobo dell'orecchio, sussurandogli in modo sensuale «sai sono una ragazza molto esigente»
nel mentre mi tolsi il reggiseno guardandolo negli occhi,
ha un sorriso a 32 denti pensai.
La situazione si stava capovolgendo, adesso ero sotto di lui.
Mi rispose «tranquilla ti soddisferò per bene»Iniziò a giocare con l'elastico delle mie mutandine in poco tempo mi ritrovai completamente nuda; non riuscivo più ad aspettare... gli tolsi i boxer, ero estasiata, lo volevo,lo desideravo
Volevo fosse solo mioSapevo che, anche lui, aveva il mio stesso desiderio
«Gionata scopami adesso.»
dissi in modo direttoNon perse tempo a farselo ripetere due volte, tirò fuori un preservativo, dal cassetto del comodino e iniziammo a farlo...
«urla il mio nome» disse.
e così lo feci.
«Gionata»Ripetei il suo nome almeno una ventina di volte, eravamo felici
sembrava sogno.
Fu il sesso migliore della mia vita.
Quando finimmo si mise accanto a me e mi guardò negli occhi, io gli sorrisi
«la signorina é soddisfatta?» mi chiese mordendosi il labbro inferiore
«non potevo chiedere di meglio» risposi
A quelle parole lui si sentii felice, molto felice: al settimo cielo; mi accarezzò i capelli e, poco dopo, ci addormentammo così l'uno nelle braccia dell'altro.———————————————————————Amo sto capitolo ed é tutto merito di noemi__0 💘
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Era destino || Sfera Ebbasta
FanfictionNon sono brava nelle descrizioni... Ma questa storia è su Gionata e Angelina, ho cercato di fantasticare su come possa essere la loro relazione ovviamente molti avvenimenti sono frutto della mia immaginazione Buona lettura #1 Angelina💘 2/05/20 #1...