Cosa siamo?

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POV'S GIONATA
Mi svegliai, accanto a me c'era Angelina con solo il reggiseno e le mutandine,io invece avevo addosso solo i boxer,gli diedi un bacio sulla fronte e poi scesi di sotto per fare colazione,erano già svegli Tano e Charlie,«ieri ci avete dato dentro»disse Tano,«capisco che tu sei un po' fuori forma ma non ti sembra scortese sentire in gemiti degli altri»dissi sorridendo falsamente,«a dirla tutta non si poteva far a meno di sentirli»si intromise charlie,«bene allora spero abbiate fatto un bel sogno su di noi»,«eccome ma al tuo posto c'ero io»,charlie e Tano continuarono a ridere come due idioti.

Nel mentre vidi scendere dalle scale Angelina,bella come il sole,con solo una mia maglia addosso,che le arrivava un po' sopra alle ginocchia,gli andai in contro e la baciai,quando mi staccai dal bacio gli sussurrai all'orecchio,«ieri è stato bellissimo non vedo l'ora di vedere cos'altro sai fare»,lei mi liquido con un «vedrai».

Poi prese uno yogurt dal frigo e andò in giardino a mangiarselo,mentre io mi feci un caffè e mangiai dei biscotti trovati nella dispensa.

POV'S ANGELINA
Mi misi a mangiare lo yogurt preso poco prima dal frigo,fuori seduta in una delle sdraio che c'erano,nella mia testa c'era posto per un solo pensiero, "cosa eravamo io e Gionata?",ieri sera è stato bello si,ma ho paura che io per lui si come le altre,con l'unica differenza che ci ha messo un po' di più a portarmi a letto.

Mentre stavo mangiando senti qualcuno avvicinarsi a me da dietro,che mi tappo gli occhi con le mani e mi chiese,«chi sono?»,«sei Gionata»dissi io con fare ovvio,tolse le mani da sopra i miei occhi e si mise nella sdraio accanto alla mia,«tutto bene?»mi chiese lui vedendomi pensierosa,a quel punto mi feci coraggio e gli porsi la fatidica domanda:«si tutto bene,solo che....Gionata io e te cosa siamo?»,dissi l'ultima parte della frase guardandolo in faccia,«perche devi sempre dare un nome alle cose»disse mettendomi dietro l'orecchio una ciocca di capelli,tolsi la sua mano che era a contatto con me bruscamente,«Gionata sto cercando di essere realista e darmi delle risposte»lui annuì,«Sono come le altre»,sul suo volto si fece spazio un sorriso e poi mi rispose,«no,tu sei diversa sei importante,quello che abbiamo fatto lo sognavo tutte le notti da quando ti ho conosciuto,fidati di me ti prego»,a quella risposta sorrisi e lo baciai,«allora stasera secondo raund»disse io gli sorrisi e gli diedi un piccolo schiaffetto sulla guancia,«che scemo».

Dopo quella conversazione mi sentii più sicura dei miei sentimenti che provavo verso di lui.

POV'S GIONATA
Non so cosa fare Angelina mi ha chiesto cosa eravamo,ho cercato di tranquillizzarla ma come posso farlo se io stesso non lo sono,non so cosa provo e cosa voglio ottenere andandole dietro,prima era solo per farmela,ma ora,ora me l'ero fatta e avrei dovuto lasciarla,no non potevo sono stato dietro a lei un mese,un mese senza avere rapporti con altre,un mese che nei miei pensieri c'era solo lei,un mese in cui parlavo ore e ore con charlie su come potevo conquistarla,dovevo fare qualcosa,fare chiarezza sui miei sentimenti,e chi altro poteva aiutarmi meglio del mio migliore amico,così lasciai lì Angelina a mangiare il suo yogurt e tornai in cucina dove c'era Tanò che guardava la tv e charlie il telefono.

«oh fra ti devo parlare»dissi a charlie dandogli un colpetto sulla spalla,
«dimmi tutto»rispose togliendosi le cuffie dalle orecchie,
Gli raccontai la situazione,quello che provavo io,e la conversazione avvenuta poco fa.

«sfe si vede lontano un miglio che ti piace,fate diventare questa cosa che avete ora qualcosa di ufficiale»
«ma se tra due giorni parto»dissi io
«e quindi portala con te nel jet c'è posto per tutti,poi una volta la organizzi per bene tutto glielo chiedi ed è fatta»disse gesticolando
«e se ricevessi un no da parte sua»
«ma l'hai vista e cotta di te»
Sorrisi sentendomi dire quelle parole e conclusi il discorso dicendo:
«grazie fra,stasera la porto a cena e gli chiedo se vuole venire con me»
Charlie mi sorrise soddisfatto.

«senti piccola stasera andiamo a cena solo noi due ok?»dissi affacciandomi al giardino dove c'era ancora lei,questa volta non più a mangiare lo yogurt ma con il telefonino
«ovvio che va bene ma come mi devo vestire»
«normale»dissi facendo spallucce
«no devo essere all'altezza delle tue aspettative e del ristorante in cui mi porterai».
«sei sempre bellissima tanto»gli dissi,lei venne dame alzandosi dalla sdraio e mi baciò,ormai ci baciavamo in continuazione,io non potevo fare a meno delle sue labbra e lei delle mie,e ogni volta che la baciavo mi sentivo al settimo cielo,forse charlie aveva ragione.

mi ero innamorato.

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Amatemi perché sto capitolo è stra lungo💞

Era destino || Sfera Ebbasta Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora