San Valentino pt.2

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POV'S ANGELINA
È da un ora che prego Gionata di ritornare a casa ma non ne vuole sapere,dopo un po' riesco a convincerlo,saliamo in auto e una volta arrivati mi affretto a scendere,per un po' ho pensato mi volesse tenere in ostaggio.

Scendo e una volta trovate le chiavi nella mia borsa e entro con Gionata che mi segue,poso la borsa sul divano e poi vado a bere un bicchiere d'acqua dal frigo.

«ma tu mi devi seguire?»chiedo a Gionata
Lui annuisce e io avanzo verso le scale per andare in camera da letto,apro la porta che prima era socchiusa è un volta spalancata...

Mi ritrovo davanti ad una meravigliosa vista,sul letto c'è un palloncino rosso con scritto "love",uno argentato con scritto "U" un palloncino a forma del cuore petali di rose e pagliette a forma di cuori ovunque,al soffitto sono state appese le nostre foto più belle con un nastro rosso.

Who.is.angelina stories

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Mi giro verso Gionata con gli occhi lucidi dalla gioia:
«Gionata ti amo»
«anche io piccola» mi dice lui mentre ci avviciniamo l'uno all'altra e diamo inizio ad un bacio lento e dolce ma che dopo poco tempo diventa più rude e passionale, mi prende dalle cosce facendomi salire in braccio e lui e delicatamente mi poggia sul letto divarico le gambe facendo strusciare la sua intimità con la mia sentivo che si stava eccitando ma volevo comandare io,gli sfilai i jeans facendolo rimanere solo in boxer e con la mano accarezzavo la sua intimità sentivo che stava trattenendo un gemito
«piccola non hai ancora capito che sono io a dominarti»
«allora fammi vedere come mi domini, sempre se ci riesci»dico con aria di sfida
in pochissimi secondi mi ritrovai senza pantaloni con addosso solo le mie mutandine di pizzo rosso praticamente trasparenti.
Fece passare due dita sulla mia intimità e mi scappo un gemito
«cazzo quanto sei bagnata»mi dice mentre mi sposta le mutandine facendo entrare 3 dita dentro di me , non me lo aspettavo e tirai un urlo di piacere e sulla sua faccia compari un sorrisetto malizioso ma che avrei fatto sparire in poco tempo.
«Gionata scopami»non se lo face ripetere mi penetro, stavamo scopando da quasi mezz'ora mi sembrava di essere in paradiso ma sentivo che stavo per venire
«s-sto per v-venire ah....ah più forte cazzo» arrivai all'orgasmo e dopo pochi minuti venne anche lui
Finimmo e mi misi al suo fianco e giocai cona mettere le pagliette a forma di cuore sul suo petto nudo,quando d'un tratto mi disse:
«cazzo il ristorante,amore vestiti»mi dice,rimango un po' perplessa e poi mi vado a vestire e lui fa lo stesso.

Prima di uscire ci fecimo una foto allo specchio e poi uscimmo di casa.

Arrivammo al ristorante ed era tutto bellissimo,lui era bellissimo era l'unica cosa di cui avevo bisogno nella mia vita.

Era destino || Sfera Ebbasta Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora