Cosa ci facciamo qui

297 13 3
                                    

POV'S ANGELINA
29 luglio 2019,20:45
La data in Croazia era andata molto bene e vedevo Gionata molto felice e io ero orgogliosa di lui,però oggi lo vedevo strano era preoccupato non so per cosa,forse per la data in Grecia ma non era mai in ansia per un concerto per lui era normale,cercai di distogliermi da questo pensiero.

Ora eravamo in aereo appunto per andare a fare la data in Grecia,appoggiai la mia testa sulla sua spalla e mi addormentai.

A svegliarmi fu lui con un casto bacio sulle labbra,scesimo dal jet è una volta arrivati a terra ci dirigemmo con un uber nel l'hotel.

Una volta entrati nel l'hotel una ragazza del personale ci accompagnò mela nostra suite,la ragazza continuava a guardare Gionata e sorridergli,una volta arrivati davanti alla porta della suite e con il pass della suite la ragazza diede a Gionata un bigliettino e se ne andò sculettando.

Presi dalle mani di Gionata che stava ridendo il bigliettino,io lo guardai male e poi strappai il biglietto dove c'era il numero della ragazza.

«non è colpa mia se sono bellissimo»disse Gionata
«sei proprio un coglione,e quella è puttana c'è non ha visto che c'ero io con te»dissi io aprendo la porta della suite
«magari pensava fossi mia sorella»replicò Gionata.
«ma la stai difendendo»dissi aprendo il balcone che portava in una terrazza.
«no sai che voglio solo te»disse arrivandomi dietro abbracciandomi e iniziando a baciarmi.
«sarà meglio»dissi tra un bacio e l'altro
«ora andiamo a dormire che domani ci aspetta una giornata intensa»alle parole di Gionata annui e ci misimo a letto.

30 luglio 2019,10:30
Mi svegliai come ogni mattina tra le braccia di Gionata che oggi pomeriggio alle 7:30 aveva un concerto.

Gionata sembrava molto in ansia e ancora non capivo il perché,la mattinata la passammo in hotel,dopo pranzo Gionata raggiunse il posto dove si sarebbe tenuto il concerto,e mi disse che per venire al concerto avrei dovuto mettermi vestito e scarpe che aveva lasciato in una busta,gli dissi che lo avrei fatto e poi se ne andò.

POV'S GIONATA
Prima di andare sul posto del concerto ho detto ad Angelina che doveva mettere il vestito e le scarpe nella busta,cioè quelli che gli ho comprato io,spero gli piacciano.

Sono stra in ansia per questa sera,«fra calmati sta tranquillo»mi dice Tano mentre siamo siamo nel camerino,«Sisi è solo che voglio sia tutto perfetto»spiegò a Tano mentre mi torturo le mani dall'ansia.

POV'S ANGELINA
Fu il momento di prepararmi e andare al concerto di Gionata dove mi avrebbe accompagnato Tommy,l'unico che era ancora in hotel con me.

Aprii il sacchetto dove Gionata mi aveva detto che c'erano dei vestiti che mi sarei dovuta mettere,dentro trovai delle scarpe dorate e un vestito di Versace bellissimo.

Dopo essermi preparata chiamai Tommy che era l'unico rimasto in hotel con me e che mi avrebbe dovuto accompagnare al concerto,Tommy mi stava aspettando fuori dal hotel

Oops! Questa immagine non segue le nostre linee guida sui contenuti. Per continuare la pubblicazione, provare a rimuoverlo o caricare un altro.

Dopo essermi preparata chiamai Tommy che era l'unico rimasto in hotel con me e che mi avrebbe dovuto accompagnare al concerto,Tommy mi stava aspettando fuori dal hotel.

Scesi e lo ritrovai dentro un uber appena mi vide mi fece segno di salire e così feci.
«ei ma quanta bellezza»mi disse non appena mi sedetti
«me lo ha regalato Gionata ma non so il perché,non è che non gli piace come mi vesto»
dissi indicando il vestito
«ma no tranquilla»replicò Tommy
«mi sa che tu sai qualcosa sputa il rospo»
«si so qualcosa ma se te lo dico sfera mi licenzia»

Ad interrompere la nostra conversazione fu l'autista che ci avviso di essere arrivati a destinazione,scesimo dall'auto e Tommy mi disse di andare da Gionata che si trovava in camerino.

Entrai e non appena mi vide mi venne incontro e mi bacio
«ei sei bellissima,ti piace?»chiese riferendosi al vestito
«si è molto bello ma sai che non dovevi»
Tano entro nel camerino e avviso Gionata che tra cinque minuti sarebbe dovuto iniziare il concerto
«piccola ora devo andare ci vediamo dopo»disse dandomi un dolce bacio sulla fronte

Uscii anche io dal camerino e mi misi nel dietro le quinte per assistere il concerto,Gionata era bellissimo mentre cantava trasmetteva in energia mia vista,vedevo la felicità nei suoi occhi quando cantava,e io non potevo essere più orgogliosa.

Il concerto fini e Gionata riandò nel camerino io lo aspettai fuori dopo che uscì mi prese a braccetto e senza dire una parola mi portò nel l'uscita del retro e mi fece salire in un auto dove c'era un autista.

Ogni volta che cercavo di fare qualche domanda Gionata mi baciava così da farmi azzittire,per fortuna dopo qualche minuto l'auto si fermò e noi scesimo,mi ritrovai davanti a in ristorante.

Gionata mi prese ancora una volta per mano ed entrammo nel ristorante che era vuoto con un solo tavolo al centro della sala,nonostante ciò un cameriere ci accolse e ci accompagnò proprio al unico tavolo che c'era.

Sul tavolo c'erano dei petali di rosa e dopo essermi seduta chiesi a Gionata,«cosa ci facciamo qui»lui mi guardò e sorrise soltanto senza darmi una risposta.

Al tavolo incominciarono ad arrivare diversi piatti,Gionata non proferiva parola si limitava ad accarezzarmi la mano e sorridermi,la sala era molto silenziosa se non fosse per la musica che c'era in sottofondo.

Non capivo cosa stesse succedendo ma era tutto così romantico.

Finimmo di mangiare e Gionata si alzò dalla sua sedia e si mise in ginocchio accanto a me,estrasse dalla sua tasca dei pantaloni un foglietto e iniziò a parlare

«Sai che non sono molto in grado di esprimere i miei sentimenti,ma per te oggi sono qui pronto a farlo,stasera speravo che tutto fosse perfetto non so se ci sono riuscito,da bambino mi dicevano che la perfezione non esiste ma si sbagliavano la perfezione esiste e sei tu,in tutto ciò che fai sei perfetta,qualunque cosa tu ti metta sei perfetta,sei perfetta la mattina appena sveglia,sei perfetta la sera quando ti metti in tiro,sei perfetta quando ti arrabbi,sei perfetta quando sei dolce,sei perfetta quando fai la gelosa,sei perfetta quando fai l'offesa.
Non so come ho avuto oggi il coraggio di farlo ma sono qui per dirtelo»

Lo guardai negli occhi lui prese un respiro ed estrasse in altra cosa dalla sua tasca questa volta era una scatolina.

«Ti amo Angelina»mentre disse quelle parole apri la scatolina che conteneva un anello,si alzò in piedi e fece alzare me dalla sedia e mi mise l'anello,io lo baciai e poi gli dissi,«anche io ti amo Gionata».

Era destino || Sfera Ebbasta Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora