one

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<< Devo stare da solo >> urlava il ragazzo.

Alzò lo sguardo incontrando i miei occhi << Tu non capisci. Sono segnato cazzo! >>

..... ..... ..... ..... ..... ..... ..... .....

due mesi prima

Mi svegliai con gli occhi gonfi.
Avevo il cuscino bagnato probabilmente per via della bava che usciva dalla mia bocca.
Mi alzai dal letto e feci per andare verso il bagno quando il mio mignolo colpì un libro di Harry Potter che avevo lasciato lì il giorno prima, mi promisi di metterlo apposto quando sarei tornato da scuola.
Andai verso il bagno, quando entrai mi lavai i denti e mi guardai allo specchio, ero stanchissimo e avevo un'aspetto orribile. I miei boccoli bruni mi facevano il solletico al collo, non avevano una forma specifica, provai a sistemarli con il pettine ma non migliorò la loro situazione.
Tornai in camera e guardai la sveglia
Erano le 7:15 avevo un quarto d'ora per prepararmi e poi sarei dovuto uscire contando che ci avrei messo mezz'ora per arrivare a scuola.

Aprii l'armadio, quando spalancai l'anta un jeans nero cadde per terra,lo raccolsi e constatando che non era sporco me lo misi.
Presi una maglietta bianca con scritto "treat people with kindness" e misi anche quella. Uscii dalla mia camera e scesi le scale che portavano in cucina.
<<Buongiorno! Buon primo giorno di scuola!>> urlò mia madre dal salotto che si trovava di fianco alla cucina. Era sempre stata una donna piena di energie, anche di prima mattima. Sicuramente quella specialità io non l'avevo. Presi una mela dal cestino della frutta al centro del tavolo e andai a dare un bacio sulla guancia a mia madre che mi fece un sorriso.
Mi avviai verso la porta, indossai le mie bellissime vans bianche e una maglioncino viola un po' più grande della mia taglia.
Raccolsi il mio zaino da terra e mentre uscii dalla porta me lo misi in spalle.
Corsi fino alla fermata dell'autobus che stava quasi per partire. Salii e in fondo al pullman vidi un ciuffo nero con una striscia di capelli biondi che conoscevo fin troppo bene. Andai verso il mio migliore amico e lo salutai scompigliandogli i capelli con la mano.
Zayn mi diede un pugno scherzoso sulla spalla << Ehi non scompigliare il mio ciuffo>> disse facendo il broncio e risistemandolo. Risi.
Ascoltai la musica per tutto il viaggio.
Arrivati alla fermata giusta scendemmo e dopo aver attraversato un grosso parco arrivammo davanti a scuola.
Entrammo con un gruppo di ragazzi poi ci dirigemmo verso i rispettivi armadietti. Ci misi un po' a trovare il mio ma appena scorsi il numero giusto misi il codice e questo si aprì con un clak. Guardai l'orario dei miei corsi, biologia alla prima ora, presi il libro giusto e riposi quelli inutili dentro l'armadietto.

Andai a lezione consapevole che subito dopo quella avrei avuto ginnastica.
Non sapevo ancora che stavo per scoprire due occhi blu che avrei visto ogni volta che avrei chiuso i miei.

Lasciati Accarezzare // Larry StylinsonDove le storie prendono vita. Scoprilo ora