Rimasi a guardarlo, di nuovo.
Lui se ne accorse, di nuovo.Aveva la bocca semi aperta dal quale uscivano ansiti e il suo petto si alzava e si abbassava velocemente come se avesse appena fatto una gara di nuoto.
La smorfia sul suo viso scomparve, quando si accorse della mia insistenza nel guardarlo, venne sostituita da occhi imbarazzati e da due gote rosee.
Si girò dall'altra parte dandomi le spalle e coprendosi il petto con la maglia che aveva ancora in mano.Studiai le sue scapole e su ognuna di esse c'erano segni di vecchi graffi.
Scesi con lo sguardo a osservare i fianchi su cui erano posizionati alcuni lividi violacei con sfumature verdi, sembravano quasi pitturati sulla sua pelle.
Senza accorgermene lasciai cadere il bicchiere ormai vuoto a terra e alzai la mano verso i segni che regnavano sulla sua schiena.Senza toccare la pelle, quasi sfiorandola, percorsi i graffi e i lividi con le dita che mi tremavano un po' per paura di toccarlo.
<< Signorini! >> ci riprese la professoressa.
Lousi si girò di scatto verso la voce che arrivava dietro di me e io misi subito la mano al mio fianco facendo finta di niente.
La professoressa avanzava verso di noi.
Si fermò in mezzo ai nostri due corpi e mise le mani sui fianchi.<< Cos'è tutto questo vociare? >> disse severamente.
Deglutii
<< Ero andato a prendere della...>> mi ero dimenticato, ero troppo preso dalla vicinanza di Louis.
Guardai le mie mani e poi il tappeto sporco di cioccolata.
<<...della cioccolata...ma tornando sono andato a sbattere contro L-Louis e >>
<< e mi ha sciolto tutta la pancia! Si rende conto di quale tipo di persona avete messo in camera con me? >> finì la frase il ragazzo ustionato davanti a me.<< Certo, anche tu potevi fare attenzione a dove mettevi i piedi! Avevo due bicchieri colmi in mano, potevi scansarti invece di venirmi addosso! >> controbattei.
Ci guardammo con sguardo truce.
<< Ora basta! Andate tutti e due in camera e chiaritevi! >> il tono della professoressa non accetava pretese.
Guardai un ultima volta Louis in faccia, anche se lui sembrava troppo impegnato a guardare per terra, mi girai sui tacchi e andai verso le scale.
<< E tu signorino mettiti una maglietta! >> sentii le urla della professoressa.
Feci piani quasi correndo.
Ero furioso.
Ok, forse potevo fare più attenzione con i bicchierini di cioccolata ma sicuramente Louis avrebbe potuto guardare a dove metteva i piedi.Spero la professoressa non chiami i miei genitori anche perchè l'uomo che sta con mia madre si arrabbierebbe, su di lei non su di me.
Secondo lui era colpa di mia madre se facevo casini o andavo male a scuola, perchè, secondo lui, lei era stata incapaci a educarmi.Quando arrivai in camera aprii la porta e, dopo essere entrato la chiusi sbattendo.
Portai le mani ai capelli e li strattonai un po' dirigendomi verso il letto.
Mi ci buttai sopra e provai a calmarmi.Se mio padre avesse anche toccato mia madre un'altra volta avrei chiamato la polizia.
Non che non l'avessi mai fatto. Ma non si preoccuparono molto i poliziotti.Ero troppo agitato quindi mi misi seduto a gambe incrociate.
Chiusi gli occhi e feci dei respiri profondi.
Dopo qualche secondo il mio battito cardiaco inziò a rallentare.Mi ero calmato un po'.
<< MA CHE CAZZO! >> la porta si spalancò e entrò Louis sbattendo poi anche lui la porta alle spalle.
STAI LEGGENDO
Lasciati Accarezzare // Larry Stylinson
FanficHarry è un normale adolescente che cerca di vivere una vita normale. Non si aspettava certo di trovare un ragazzo incasinato come Louis. Quest'ultimo, infatti, si rifiuta di essere toccato da qualcuno. Harry pensa faccia così a causa di qualche p...