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L'acqua aveva finalmente smesso di gocciolare dal soffione, mentre la ragazza si stava asciugando velocemente i capelli con l'asciugamano lilla, arruffandoli.
Se li pettinò con le mani, per poi sistemare la maglia del pigiama, così che coprisse gran parte dei pantaloni neri della tuta.

Sbuffò, per poi raccogliere il flacone dello shampoo e quello del balsamo e avviarsi con passo strascicato fuori dalle docce comuni.
Il corridoio di camere aveva la stessa luce calda e fioca di quando l'aveva percorso poco prima. I capelli gocciolavano sulla maglia, bagnando il tessuto color carta da zucchero.
Percorse il corridoio, andando verso la porta della stanza 25, che ormai conosceva a memoria.

<<Ehi tu! Che ci fai ancora sveglia!?>> la figura bassa e tondeggiante di Bonny, la guardia di sicurezza del campus, comparve dietro l'angolo <<Ciao Bonny>> salutò pigramente Vicky, fermandosi davanti alla donna <<Niente ciao Bonny, cos'hai che non va, perché non dormi mai?>> abbaiò la donna, mettendosi le mani sui fianchi.
La ragazza si strinse nelle spalle <<Lo sai che faccio fatica a dormire, ormai dovresti essere abituata>> rispose poi, appoggiando una mano sulla spalla di Bonny, coperta dalla camicia azzurrina della divisa.

Poi la sorpassò, continuando il proprio cammino verso la stanza <<Mi farete impazzire voi! Vai a letto ragazza. Conta le pecore, ascolta una ninna nanna, ma dormi!>> la sentì sbuffare dietro di sé, rispose sorridendo e agitando la mano con fare distratto.

Arrivò davanti alla porta della camera, persa nei propri pensieri. Tirò fuori la chiave dalla tasca dei pantaloni, appoggiandola sulla serratura, quando con la coda dell'occhio vide una figura, immobile, poco distante da lei.
Alzò lo sguardo, sobbalzando nel vedere il ragazzo ancora immobile, lì fermo in mezzo al corridoio.
Aveva gli occhi chiusi.
<<Ehi? Amico, tutto ok?>> provò a sussurrare la ragazza, avvicinandosi lentamente, ma in risposta non ottenne niente.
<<Oh ti prego non dirmi che sei sonnambulo>> continuò a guardare il viso del ragazzo, leggermente piegato verso il basso, con i capelli biondi che glielo coprivano in parte.
Le spalle di poco curvate in avanti, scoperte dalla canottiera bianca che indossava sopra la tuta grigia.

Aveva sempre letto e sentito dire di non svegliare un sonnambulo e pensò di lasciarlo lì, qualcuno l'avrebbe trovato.
Poi dei passi in lontananza la fecero sobbalzare <Oh no, oh no, no, no, no!>> imprecò a voce bassa, non sapendo che fare.
Aprì velocemente la porta, lanciando dentro la stanza ciò che aveva in mano, per poi afferrare il ragazzo per le braccia, spingendolo velocemente e con poca delicatezza nella stanza.
Chiuse la porta dietro le spalle appena in tempo, prima di vedere l'ombra dei passi di Bonny dallo spiraglio di luce.

Sospirò, ravvivandosi i capelli dietro la schiena.
Poi si voltò verso il ragazzo, ancora fermo in piedi, con solo la testa leggermente inclinata da un lato.
<<Ecco fantastico, che idea del cazzo>> disse tra sé e sé, pensando cosa fare.
Afferrò il cellulare, appoggiato sul letto a castello nell'angolo della stanza, per poi cercare velocemente "come svegliare un sonnambulo".
Internet come sempre consigliava 10 cose diverse, ma pensò che la strategia più adatta fosse quella di distendere il sonnambulo in questione su un letto e svegliarlo in seguito, come fosse un risveglio normale.

<<Ok amico vedi di collaborare, se ti svegli a caso e impazzisci poi non so davvero più che fare>> disse più rivolta a sé che a lui, per poi avvicinarsi.
Spinse il ragazzo sul letto inferiore di quello a castello, precisamente il proprio, cercando poi di stenderlo sul materasso.
Stava cercando di sollevargli le gambe, quando questo ebbe un sussulto, facendo fare un balzo indietro a Vicky.
Il ragazzo si mosse, per poi aprire gli occhi all'improvviso, guardandosi attorno allarmato.

Lucid Dream  || Newt Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora