24.

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<<Finalmente, non riesco a resistere un giorno in più in questo posto>> Vicky si stropicciò il viso con le mani, non appena suonò l'ultima campanella della giornata.
Il professore augurò a tutti buona Pasqua, prima di sfrecciare fuori dall'aula precedendo gli studenti.

Teresa sospirò, iniziando a mettere a posto i libri <<si hai ragione, questi mesi sono stati assurdi>> annuì <<e pensare che tra una settimana siamo di nuovo qui e inizia il periodo peggiore>> sbuffò, alzandosi dal banco <<fantastico, sono iniziate le vacanze di Pasqua da 1 minuto e già pensi a quando torneremo?>> Vicky si rabbuiò, mentre l'amica ridacchiava, prendendola a braccetto come sempre e uscendo dalla classe.

<<Ehi B>> le due ragazze incrociarono Brenda, che usciva dalla classe affianco con espressione affranta <<ci ha dato tantissima roba per questa settimana>> disse atona.
Vicky si strinse nelle spalle, dando una piccola pacca sul braccio all'amica <<non pensarci, pensa che tra poco saremo a casa di Minho a passare delle vacanze di Pasqua decenti per un anno>> la incoraggiò e sul viso di Brenda apparve un sorriso <<hai ragione, cavolo non vedo l'ora>> disse allora, iniziando a camminare insieme alle amiche.
<<Siamo solo noi?>> chiese Teresa e Brenda scosse la testa <<no vengono anche i due compagni di classe di Tom>> rispose, continuando a camminare verso i dormitori.




<<Forza non abbiamo tutto il pomeriggio>> i ragazzi erano appena scesi dal treno e Thomas si era fermato per allacciarsi una scarpa, Minho lo guardava impaziente, battendo un piede per terra <<pive calmati, non siamo neanche arrivati a casa tua>> rise Thomas, tirandosi su e afferrando il borsone da terra <<si ma non voglio perdermi neanche un minuto di questa vacanza, sento già che sta per finire>> rispose l'altro, facendo alzare gli occhi al cielo a tutti.

<<Su, di qua>> disse poi Minho, cominciando a camminare a passo spedito verso l'uscita della stazione.
<<È distante casa tua?>> chiese Teresa, strizzando gli occhi per il sole abbagliante <<no, dieci minuti a piedi>> Minho la guardò, svoltando a destra e riprendendo a camminare, seguito dal piccolo drappello.


<<Dieci minuti su quale pianeta dio santissimo>> Vicky si sedette a terra accanto agli scalini della casa del ragazzo, massaggiandosi le caviglie <<vabbè dai, qualche minuto in più>> liquidò la questione Minho, cercando le chiavi nelle tasche dei jeans <<qualche? Abbiamo camminato mezz'ora>> Gally gli lanciò un'occhiataccia, appoggiandosi al muro esterno della casa <<non fatela tanto lunga, siamo arrivati>> sorrise Minho, estraendo il mazzo di chiavi trionfante.

<<Benvenuti alla Minho Maison>> esclamò, spalancano la porta e facendo entrare gli amici <<Minho Maison?>> Newt lo guardò ridendo <<esattamente>> sorrise l'asiatico, richiudendo la porta dietro Ben.
<<Bene allora, Winston e Alby sul divano, Gally e Ben nel seminterrato, Tom e Tess avete la mia camera, Bu con me e Vicky e Newt in soffitta>> spiegò brevemente, entrando nel salotto.
<<Perché in soffitta scusa>> Newt rise, stringendo a sé Vicky <<non ti lamentare fagio, o quella o la cuccia del cane>> rispose l'amico, facendo ridere Vicky.

<<Stasera pizza>> Minho si tuffò sul divano, afferrando il cellulare e cercando il numero della pizzeria <<voi come le volete le pizze?>> chiese poi, guardando gli amici <<Margherita>>
<<Con le patatine>>
<<Marinara>>
<<Come marinara, la mozzarella è la parte migliore!>>
<<Uh io con i funghi!>>
<<Fai schifo, chi metterebbe i funghi sulla pizza!>>
<<Salame, non quello piccante però>> una serie di frasi arrivarono dal gruppo e Minho strizzò gli occhi, tappandosi un orecchio <<ok ok frenate>> disse <<qualcuno le scriva, così vedo di non ordinare 250 pizze diverse>> concluse, ridendo.


Lucid Dream  || Newt Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora