Lucid Dream || Newt

23.

<<Si nonna, 18>> Vicky camminava avanti e indietro nella stanza, passandosi una mano sul viso <<no nonna, l'ho già salutato il nonno>> Teresa entrò in camera, seguita da Minho <<si nonna, grazie degli auguri>> concluse la ragazza, salutando con un gesto i due amici appena entrati.

<<Auguri?>> Teresa la guardò confusa <<si mia nonna, per il compleanno>> sospirò la ragazza, sedendosi sul letto con un piccolo tonfo <<ma il tuo compleanno è passato da più di una settimana>> Minho rise, sedendosi sul letto singolo davanti a Vicky <<che ci vuoi fare, ha 96 anni ed è sorda da un orecchio e mezzo>> Vicky fece spallucce, ridendo.

<<Che ci fai tu qui?>> chiese poi a Minho <<aspetto B>> concluse, saltellando sul materasso <<io dovevo solo prendere un paio di libri>> disse invece Teresa, rovistando dentro lo zaino.
<<Ah Vicky, ti cercava Newt>> disse poi la ragazza, sempre china tra i libri <<dov'è?>> Vicky si alzò <<era fuori al solito tavolo>> disse Minho.
Vicky afferrò la giacca, per poi uscire dalla camera e avviarsi velocemente verso il cortile esterno.

Non appena varcò la soglia del grande portone l'aria tiepida la colpì in viso, facendole strizzare gli occhi per il sole, che quel giorno era piuttosto prepotente.
Si incamminò verso il tavolo a cui sapeva che avrebbe trovato Newt, e infatti lo vide seduto lì, intento a parlare con un'altra ragazza.
Vicky avvicinandosi la riconobbe come la stessa con cui il ragazzo stava parlando a capodanno, ma fece spallucce, sorridendo non appena arrivò al limite del tavolo.

<<Ehi>> salutò Newt, che alzò lo sguardo sorridendo <<ehi>> rispose dolce il ragazzo <<Tess mi ha detto che mi cercavi>> aggiunse poi Vicky, facendo vagare velocemente lo sguardo da Newt alla ragazza, ancora in piedi accanto alla panca.
<<Ah si>> lui scosse la testa <<Vicky lei è Emily, nella squadra femminile di atletica...Emily lei è Vicky, la mia ragazza>> spiegò Newt.
Emily sorrise, porgendo la mano a Vicky <<piacere>> Vicky la strinse di rimando, per poi restare a fissare la ragazza, appoggiandosi con una mano al tavolo.

<<Bene Newt allora io vado>> disse poi sorridente Emily <<vieni anche tu alla gara?>> chiese poi, rivolta a Vicky <<anche?>> rispose lei con una domanda <<si, ero venuta giusto a invitare Newt e gli altri ragazzi>> spiegò l'altra.
Vicky sorrise <<ah si, certo volentieri>> cercò di ignorare la morsa di gelosia che le aveva attanagliato lo stomaco <<posso chiedere anche a due mie amiche..o è una specie di invito esclusivo>> chiese poi, ironica, ridendo e facendo ridere anche Emily <<ovviamente, portate chi volete>> concluse, sempre sorridente.
Poi si allontanò, facendo un cenno con la mano, scomparendo tra gli altri studenti.

<<Beh, volevo chiederti io di venire a questa gara, ma mi ha preceduto>> Newt sorrise, prendendo le mani di Vicky e attirandola vicino a sé <<che fortuna>> sbuffò lei sarcastica.
Newt aggrottò le sopracciglia e Vicky rise scuotendo la testa <<lo sai che non sono una fan delle gare di atletica e tutto il resto>> disse e Newt si strinse nelle spalle <<neanche io, ma almeno sarò lì seduto vicino a te>> mormorò, lasciandole un bacio sull'angolo della bocca.

<<Come mai ci teneva tanto a invitarti?>> chiese Vicky e il ragazzo si strinse di nuovo nelle spalle <<avrà pensato che mi piacesse, forse perché vado a quelle di Minho e Thomas, ci siamo conosciuti lì>> rispose e Vicky sentì di nuovo quella spiacevole sensazione alla bocca dello stomaco.
Si limitò però ad annuire, per poi sorridere e avvicinarsi di più al ragazzo, posando le proprie labbra sulle sue.

Vicky sbuffava, appoggiata fuori dall'aula di arte, mentre aspettava Teresa per poi andare alla gara.
<<Ti vedo felice Hopkins>> una voce sarcastica le arrivò alle orecchie, si girò già indispettita, per incontrare lo sguardo divertito di Tyler, appoggiato al muro accanto a lei.