Capitolo 4

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"Credo che il tuo regalo sia arrivato"

Non ho nemmeno il tempo di dare un senso a quelle parole che alle mie spalle sento la sua voce, affannata, bellissima.

"Dimmi che sono ancora il tempo per il brindisi"

Non ho nemmeno il tempo di realizzare se tu sia reale o frutto della mia fervida immaginazione che sento i ragazzi far partire il countdown verso la mezzanotte.

10...

Mi passano una bottiglia da stappare

9...

E' difficile coordinare i movimenti adesso se mi incanto in questo modo ad ogni passo che fai

8...

Ti seguo con lo sguardo appoggiare le tue cose sui divanetti e tornare al mio fianco

7...

G non riuscirò mai a far saltare questo tappo se mi sorridi in quel modo

6...

Mi guardi, qualcuno dovrebbe ripeterti continuamente quanto sei bella

5...

4...

3...

Credo di essermi persa qualche numero dentro ai tuoi occhi

2...

Credo di essere felice, di quella felicità che ti toglie il respiro

1...

Il tappo che salta così come il mio cuore quando sento le tue braccia attorno al mio collo e il tuo respiro sul mio collo

"Auguri scricciolo"

Sono minuti che sei fuori dalla mia visuale e credo di aver perso qualche battito. Sono passata da un abbraccio ad un altro, ho scattato foto, fatto discorsi improponibili sui miei buoni propositi per questo anno in più, ho risposto a chiamate e salutato gente, in tutto questo io non facevo altro che pensare a te.

Non ero pronta ad averti con me eppure non avrei potuto desiderare altro.

Martina la cercò tra con lo sguardo, trovandola poco lontana intenta a intrattenere una conversazione delirante con una Tali chiaramente poco lucida e con un italiano più incomprensibile del solito, era arrivata ed aveva già catalizzato l'attenzione di tutti.

Non ne era gelosa, ne era ammirata, vide avvicinarsi Nyv, si sorrisero come per dare seguito al discorso avuto in precedenza.

"Mi hai lasciato lamentarmi quando sapevi benissimo che ci sarebbe stata? Non ho più l'età per certe sorprese, vuoi attentare subito alla mia vita? "

"Mi spiace contraddirti Pistolina, ma nessuno di noi ne sapeva nulla, se proprio vuoi dare la colpa a qualcuno dovresti vedertela con lei... "

Avevo smesso di ascoltare Nyv, G si stava avvicinando e io non riuscivo a fare altro che sorridere.

" Posso rubartela un attimo? "

Puoi rubarmi e tenermi per sempre G, forse l'hai già fatto, in ogni caso mi offro volontaria.

"Tutta tua "

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" Ma tu che ci fai qua? Non dovevi essere impegnatissima a Roma?"

"Dovevo... ma credo che ad un certo punto si siano resi conto tutti che avevo la testa da un'altra parte oggi. Poi mi è saltato l'impegno di domattina e ho pensato che anche se per poco ne sarebbe comunque valsa la pena "

Nocche rotteDove le storie prendono vita. Scoprilo ora