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Harry's pov

Sono comodamente seduto nel mio ufficio quando qualcuno entra furente per poi sbattere violentemente la porta alle sue spalle.

Guardo mio marito leggermente esitante vedendo il suo volto e il completo sporchi di un liquido scuro.

"Cosa ti è successo?" Chiedo accigliandomi appena.
I suoi occhi diventano subito umidi e si accascia sul divano senza proferire parola.

Mi alzo dalla mia postazione andandogli incontro. Che diavolo sta succedendo?

"Liam, dimmi cos'è successo" dico ancora mostrandomi il più tranquillo possibile anche se vederlo in questo stato mi destabilizza.

"Non lo voglio più vedere, quella stupida puttana deve scomparire dalla mia vita!" Ringhia furioso per poi continuare a piangere "Mi-mi ha umiliato di fronte a tutti, mi ha messo in ridicolo dinanzi a tutti i tuoi dipendenti" dice ancora per poi buttarsi fra le mie braccia cercando probabilmente un po' di conforto.

"Calmati Liam" sussurrò stringendolo maggiormente al mio corpo "chi è stato?" Chiedo poi sentendo la vena sul mio collo pulsare e il mio corpo tendersi. Non permetterò che mio marito venga umiliato e trattato in questo modo da qualcuno.

"Lo-Louis, è sempre lui" dice ancora tra in singhiozzi.
Non posso crederci. Quel ragazzo non riesce a starsene buono neanche per un giorno. Scanso leggermente il corpo di mio marito per poi uscire velocemente dal mio ufficio.
Ne ho davvero abbastanza di lui.

Mi dirigo verso la postazione del castano che inizialmente sembra non notare la mia presenza per poi accorgersene solo pochi istanti più tardi puntando gli occhi azzurri nei miei.

"Che diavolo hai intenzione di fare eh!?" Sbraito catturando l'attenzione di tutti i miei dipendenti. Odio dover far assistere il personale a questo tipo di sceneggiate.

Louis continua a guardarmi con aria di sfida per poi iniziare semplicemente ad ignorarmi.
Se questo marmocchio ha intenzione di giocare con il fuoco deve essere pronto a bruciarsi.

Gli afferro un polso e lo trascino di peso verso il mio ufficio anche se il ragazzo continua a ribellarsi per buona parte del tragitto.

Liam è ancora seduto sul divano e non posso fare a meno di notare lo sguardo beffardo che il castano gli dedica non appena lo vede.

"L'aroma di caffè ti dona tantissimo Liam" dice divertito per poi accompagnarsi da una leggera risata.

Ben presto una mia mano si trova sul suo volto. Louis rimane in silenzio per poi guardarmi con occhi lucidi mentre porta una mano sul volto dolorante.

"Chiedigli scusa"
"Non ci penso proprio!" Urla furioso cercando di uscire dall'ufficio ma glielo impedisco prontamente.

"Ti ho detto di chiedere scusa" ringhio quasi fuori controllo facendolo sussultare.
Cerca di ricomporsi per qualche istante per poi puntare nuovamente i suoi occhi nei miei.

"E io ti ho detto che non ci penso proprio"
Anche lui ha alzato il tono di voce guardandomi con la solita aria di superiorità di sempre.

"Vattene via" dico vedendolo guardarmi sorpreso.
"Non ti voglio né nella mia azienda né nella mia casa. Prendi le tue cose e vattene" dico fuori controllo vedendolo sgranare gli occhi.
Non ho più intenzione di stargli dietro. Posso solo maledire il giorno in cui questo maledetto imprinting è avvenuto.

Il castano fa per ribattere ma decide poi di rimanere semplicemente in silenzio uscendo poi velocemente dal mio ufficio.
Dannata vita di merda!

Louis's pov

Esco dall'ufficio e mi reco verso la mia postazione prendendo tutto l'occorrente. Niall mi guarda confuso ma non ho affatto voglia di parlare in questo momento. Per quel bastardo vale solo la parola di Liam, non si è mai interessato a chiedere anche una mia possibile versione.

"Dove stai andando?"
"Me ne vado" dico agitato al mio amico per poi dirigermi verso l'uscita "e per la cronaca andatene a fanculo tutti ammasso di idioti" urlo furioso verso tutti i colleghi che guardano interessati la scena come alla ricerca del proposito scoop.

Esco dall'edificio per poi prendere un taxi e dopo qualche minuto arrivo in quella casa che non è mai stata la mia.
Non appena apro la porta noto che Jeffry ha già preparato le mie valigie.
Quello stronzo è stato velocissimo a contattarlo.

Non mi degno di salutarlo ma prendo le borse per poi uscire nuovamente dall'abitazione.
Sei libero Louis, sei finalmente libero...

Rientro nel taxi che mi aspettava ancora sotto l'ingresso chiedendo di accompagnarmi verso un hotel. Ho un po' di soldi da parte dopo aver lavorato questi mesi nell'azienda e non voglio tornare subito a casa facendomi vedere in questo stato dai miei genitori.

"Tutto bene piccolo?" Chiede gentilmente l'autista guardandomi dallo specchietto retrovisore.
Mi accorgo solo ora delle molteplici lacrime che hanno iniziato a segnare il mio volto.

"S-si" mi limito a rispondere per poi continuare a guardare fuori il finestrino.

Per quanto possa odiare Harry e la vita che conducevo insieme a lui non posso non badare al peso sul petto che si è formato a causa del suo rifiuto e allontanamento.

Sono legato a lui e per quanto mi costi ammettere so bene quanto questo possa influire sulla mia persona.
Un omega separato dal suo alpha non può di certo avere vita facile. Ho il suo marchio e il suo odore sulla pelle. Non posso essere di nessun altro se non suo.

Only yours  {LarryStylnson}Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora