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Louis's pov

Il campanello di casa suona quindi mi appresto ad andare in soggiorno per aprire. Siamo ormai giunti alla domenica, quale giorno migliore per far rincontrare Harry e suo padre?

Apro la porta e posso subito intravedere la figura di Luke. Alle sue spalle invece c'è un uomo leggermente segnato dall'età ma neanche poi così anziano. Quello è suo padre, il padre del mio alpha.
Voglio assolutamente fare buona figura!

Il silenzio è imbarazzante. Harry era a fare una doccia quindi presto ci raggiungerà. Sono curioso di vedere la sua reazione.

"Piacere di conoscerla, sono Louis Tomlinson" dico di slancio porgendo la mano all'uomo che l'afferra prontamente.

"Io sono Desmond Styles, Luke mi ha parlato tanto di te" dice facendomi avvampare. Spero che Luke abbia perlomeno tralasciato i particolari imbarazzanti.

"Volete un tè? Harry scenderà a momenti" propongo.
Entrambi si ritrovano ad annuire quindi mi dirigo verso la cucina mentre gli ospiti si accomodano sul divano. Il signor Desmond sembra essere fin troppo agitato, spero davvero che vada tutto bene.

Dopo qualche minuto porgo le tazze fumanti ai due uomini. Luke mi accenna un sorriso che ricambio mentre Desmond fissa insistentemente le scale che conducono al piano superiore.

Decido di andare da Harry. Forse è meglio preparalo un po' su cosa lo aspetta anche se vorrei lasciare l'effetto sorpresa.

Una volta entrato in camera noto il riccio intento a frugare nell'armadio. Ha solo un paio di boxer sopra. Rimango imbambolato a fissare il suo corpo tonico e scolpito da muscoli non troppo sporgenti. È assolutamente perfetto.

"Harry" lo richiamo e finalmente catturo la sua attenzione. Mi sorride prima di tirarmi addosso a se coinvolgendomi in un bacio che prevede un continuo. Le sue mani si posizionano sulle mie natiche che stringe prontamente e io mi ritrovo ad ansimare nella sua bocca. Per quanto mi costi farlo mi stacco da lui.

"Non ti va?" Chiede guardandomi confuso. Devo ancora abituarmi a questo suo lato insicuro per quanto mi faccia tenerezza.

"Abbiamo degli ospiti in soggiorno che ci aspettano" dico solo e adesso sembra essere ancora più interdetto.

"Chi sono?"
"Preparati e scendi di sotto, lo scoprirai da solo" dico divertito per poi uscire velocemente dalla camera.

Scendo dagli ospiti e dopo un po' fa la stessa cosa Harry. Sembra perplesso e spaesato quando vede Luke, ma la sua espressione diviene dura e impassibile quando intravede la figura di suo padre.

"Cosa significa questo?" Il tono della sua voce non lascia intendere assolutamente nulla di buono. Mi ritrovo a deglutire a vuoto per poi avvicinarmi a lui incastrando la mia mano nella sua.

"Credo che voi due dovreste parlare Harry" sussurro ma non riesco a catturare la sua attenzione dato che sembra starsi concentrando unicamente sull'uomo che mantiene con incertezza lo sguardo inquisitore del figlio.

Non riesco a capire cosa stia succedendo ma Harry si divincola be presto dalla mia presa guardandomi severo. Sembra quasi essere tornati agli inizi. Era da fin troppo tempo che non mi guardava in un modo tanto restio.

"Andate via" dice duro. Sento una stretta allo stomaco. Possibile che non voglia neanche provare ad ascoltarlo?

"Harry, dagli una possibilità, sono sicuro che potreste torn..."
"Va via anche tu Louis" dice prima di fare per andarsene. Si dirige verso il piano superiore e rimango fermo sul posto mentre cerco di metabolizzare quanto sia successo.

"Lo avevo detto che non avrebbe funzionato" sussurra l'uomo più anziano al figlio che si ritrova a guardare un punto fisso nel vuoto. Perché mi sono fatto trascinare in tutto questo? Volevo solo fare qualcosa di buono per Harry e sembra che ancora una volta sia riuscito a rovinare tutto.

"Louis, mi dispiace" dice Luke leggermente mortificato. Sento i miei occhi pizzicare ma mi impedisco di piangere. Non gli permetterò di trattenermi nuovamente in questo modo.

"Andate via, vado a parlare con lui" sussurro leggermente imbarazzato a causa di quanto è appena successo.

Non aspetto che mi diano una risposta ma mi dirigo verso il piano superiore. Harry è disteso sule letto e appena si accorge della mia presenza sbuffa sonoramente.

"Ti avevo detto di andare via Louis"
"Dove dovrei andare?" Sbotto leggermente scocciato. I suoi occhi si incastrano nei miei.

"Non ti è dispiaciuto stare da Luke in passato, tornatene da lui"
Dice e non lasci trasparire alcun tipo di emozione dalla voce se non un certo disprezzo nei miei confronti.

"E tutte le cose che mi hai detto? Non ero il tuo omega, compagno, amante e tutte queste cose? Non ero una parte di te al quale non potevo rinunciare? Dici tutte queste cose senza pensarle realmente?"
Mi rendo conto solo in questo momento di aver iniziato ad urlare.

"Continui a creare problemi Louis, non è questo di cui ho bisogno"
In questo momento credo di aver appena visto il mio mondo controllare in tanti pezzi. Perché deve essere tutto così difficile? Ciò che gli è successo è doloroso ma non merito di essere trattato in questo modo. Succedono cose ben peggiori nel mondo e certo non può comportarsi in questo modo per uno stupido divorzio e affidamento condiviso!

"Per tutto questo tempo ho creduto davvero che fosse così. Pensavo davvero di essere io a causare sempre problemi ma in realtà credo che il vero problema sia tu Harry. Non tratti in questo modo la persona che ami e sicuramente non provi ad allontanarla da te ogni qualvolta ci sia un problema." Sbraito giunto al limite della sopportazione. "Dimmi di andarmene. Continua a farlo e giuro che una volta varcata quella porta non mi farò più vedere"
Harry non dice nulla continua a guardarmi impassibile. Vuole davvero questo? Il mio volto ha iniziato a riempirsi di lacrime. Volevo smuoverlo un po' ma sembra che abbia sbagliato tremendamente. Non voglio andarmene, non posso farlo. Ma vale davvero la pena continuare a rimanere qui continuando ad umiliarsi?

Mi rigiro su me stesso uscendo dalla camera. Mi dirigo verso l'ingresso pronto a lasciarmi tutto alle spalle. Non posso credere di dover rinunciare a tutto, rinunciare ad Harry.

Rimango sulla porta di ingresso iniziando a piangere disperatamente. Non ce la faccio. Non posso aprire questa porta.

Due braccia si posizionano intorno alla mia vita stringendomi saldamente.

"Mi dispiace, non voglio che tu vada via Louis"
Rimango in silenzio facendomi coccolare dal suo tocco non riuscendo però ad impedire alle lacrime di essere versate.

"Scusami Harry, scusami io non volev..."
"Non devi scusarti, lo hai detto tu Louis. Sono io il problema"

Only yours  {LarryStylnson}Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora