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Louis's pov

Il locale inizia a svuotarsi. Siamo ormai giunti all'orario di chiusura.

"Louis vieni qui per favore"
Mi avvicino all'uomo a cui ho ben presto ricollegato il nome di Luke che mi introduce agli altri dipendenti. La serata è stata abbastanza movimentata e non ho avuto modo di fare prima la loro conoscenza.
Sento le mie gambe cedere. È stato più difficile di quanto mi aspettassi.

"Lui è Ashton" dice indicando un ragazzo castano che ha servito i tavoli insieme a me "lui è Calum" questa volta mi indica il barista moro che mi ha preparato le bevande da servire "e lui Michael" adesso è il turno di un altro cameriere che si occupava perlopiù dei tavoli presenti sulla parte superiore del locale 'la zona vip'.

"Io sono Louis" dico facendo cenno a tutti i ragazzi. Sembrano essere abbastanza simpatici eccezione fatta per Ashton che non ha fatto altro che lanciarmi occhiate per nulla rassicuranti.

"Sei stato perfetto Louis. Mi piacerebbe che tu continuassi a lavorare ancora per me" dice ancora sincero il bellissimo uomo che ho conosciuto dietro al bancone.

"E a me farebbe piacere continuare a lavorare per te"
Cerco di mostrarmi il più tranquillo possibile anche se ancora devo metabolizzare quanto mi è stato appena detto.
Non riesco a credere di avercela fatta! Io Louis Tomlinson, lavorerò in uno dei locali più frequentati di Londra. Questo è assolutamente fantastico!

Ripuliamo la sala e all'incirca trenta minuti più tardi i miei nuovi colleghi si affrettano ad andare via dopo essersi salutati.

Rimango vicino al bancone aspettando di parlare con Luke per poter sapere gli orari in cui avrei svolto il mio servizio.
Finalmente lo vedo uscire dal suo ufficio e non appena mi vede un dolce sorriso compare sul suo volto.

"Luke, a che ora dovrei presentarmi qui domani?"
"Alle 6pm" dice per poi scrutarmi per qualche secondo "abiti qui vicino?"

Rimango leggermente interdetto dalla sua domanda ma mi limito ad annuire.

"Andiamo ti accompagno" dice facendomi segno di seguirlo fuori dal locale.

"Posso andare a piedi. Non voglio disturbarti" dico prontamente. Non voglio certo che capisca che abito in un hotel al momento.

"Non essere sciocco, non mi crea alcun disturbo"
Dice per poi varcare l'uscita ma si blocca subito sulla soglia della porta.

Mi avvicino per vedere cosa stia guardando e mi accorgo che l'ultima persona che speravo di incontrare è proprio di fronte al locale, poggiato sulla portella della sua auto nera.

"Luke"
"Harry"
I due si guardano per qualche secondo e poi il riccio posa lo sguardo su di me.

"Andiamo" mi dice tranquillamente.
È forse stupido? È stato lui a licenziarmi e allontanarmi da casa sua il giorno precedente. Perché adesso è qui? Ma soprattutto, come diavolo faceva a sapere dove mi trovavo?

"No" dico duro ma tutta la mia sicurezza crolla non appena i miei occhi incontrano i suoi verdi che sono molto più scuri in questo momento.

"Sali in macchina Louis"
Il suo tono di voce non prevede reclami. Cerco di oppormi ma il mio corpo si muove automaticamente nella sua direzione.
Odio dannatamente tutto questo.

Non appena sono abbastanza vicino sento Luke scoppiare in una fragorosa risata.
Mi giro nella sua direzione vedendolo essere davvero divertito dalla scena.

"Non cambi proprio mai Haz?"
Haz? Neanche a Liam è concesso chiamarlo con degli stupidì nomignoli. A quanto ne so Harry li odia.

"Perché hai fatto tutto questo?" Chiede Harry scrutando ancora per un po' il biondo di fronte a se.

"Non capisco a cosa ti riferisci"
"Perché hai accettato Louis a lavorare nel tuo stupido locale? Hai avvertito il mio odore su di lui, quindi cosa avevi esattamente intenzione di fare?"
La sua espressione è indecifrabile. Continuo a non capire cosa diavolo stia succedendo.

"Mi ha chiesto lavoro e gliel'ho dato. Dovrei essere io a farti delle domande. Come mai non ti occupi come si deve del tuo omega eh?" Chiede beffardo e vedo Harry irrigidirsi.
Sembrano conoscersi davvero bene. Non ho mai visto Harry essere così in difficoltà.

"Mi occupo di lui al meglio e comunque questo non dovrebbe essere un tuo problema. Ovviamente non ti disturbare ad aspettarlo domani. Lui non verrà"

"Cosa? Non puoi dirmi tu cosa fare!" Intervengo per la prima volta in quella strana conversazione.
Harry mi guarda severo ma se pensa di intimorirmi si sbaglia di grosso.

"Te lo tratto bene fratellone, lascialo lavorare da me se gli fa piacere" dice ancora Luke non facendo neanche per un attimo scomparire il sorrisetto sul suo volto.
Fratellone?

"Voi siete fratelli?" Chiedo esitante guardando prima l'uno e poi l'altro. Sono praticamente il giorno e la notte, il sole e la luna. Due poli opposti! Non posso credere che abbiamo davvero nulla a che fare l'uno con l'altro.

Luke fa per rispondermi ma Harry mi trascina in auto per poi sbattere la portiera.

Rimango leggermente interdetto mentre l'auto viene messa in moto.

"Ci vediamo domani Louis" grida più del dovuto Luke facendo sbuffare Harry al mio fianco che per il resto del tragitto non si degna neanche per un secondo di rivolgermi la parola.





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