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Michael'pov

"Cos'è successo questa volta? Ancora Louis?" Dico al biondo che se ne sta in tombale silenzio sul divano del mio soggiorno senza proferire parola. È arrivato nella mattina e ancora non mi ha detto nulla... inizio a preoccuparmi. Se c'entra ancora quel ragazzino non riuscirò a controllarmi. Non posso sopportare che lo continui a ridurre in queste condizioni.

"No" dice solo per poi alzarsi "forse è meglio che torni a casa" dice ancora facendomi rabbrividire. Vuole semplicemente andarsene? Tutto qui?

Mi avvicino a lui di slancio intrappolando il suo corpo col mio. Rimane leggermente interdetto mentre punta quegli occhi blu, diventati fin troppo scuri e spenti negli ultimi giorni, nei miei.

"Cosa stai facendo?"
"Rimani" dico con una sicurezza che non sapevo di poter avere. Tutto questo è dannatamente strano. Sto sbagliando. Mi odierà.

Nonostante i miei buoni propositi posizionò le mie labbra sulle sue che rimangono serrate. Mi sento dannatamente stupido. Mi allontano da lui quasi come se fossi stato scottato mentre il biondo rimane nella stessa posizione. Dal suo sguardo non traspare nessuna emozione. Perché è diventato così difficile capire cosa pensa? Non può semplicemente far finta che niente sia appena successo.

"L-Luke io vo..."
"Devo andare Michael" dice ancora senza degnarsi di lanciarmi neanche ultima occhiata prima di dirigersi verso la porta d'ingresso lasciandomi interdetto.

-

Mi dirigo al 'Lux' e noto che Luke è già alla prese con la disposizione dei tavoli del locale. Sono arrivato con qualche minuto di ritardo e già tutti sono impegnati a svolgere le proprie menzioni. Ero dannatamente combattuto con me stesso. L'idea di doverci venire nonostante il rifiuto ottenuto dal biondo era davvero un peso troppo grande da dover sopportare. Sono sempre stato fin troppo responsabile, non potevo lasciare soli i miei colleghi.

Eppure adesso una stretta allo stomaco mi impedisce di essere sereno ricordandomi costantemente che Luke non sarà mai mio.

"Michael finalmente"
Calum mi richiama e l'attenzione dei presenti si sposta su di me. Non ci faccio troppo caso. Tutto ciò che riesco a vedere in questo momento è Luke che mi guarda indifferente. Fa davvero male.

"Stai bene?" Chiede ancora il moro affiancandosi a me. Sposto per la prima volta l'attenzione su di lui che ha posato una mano sulla mia nuca probabilmente cercando di tastarne la temperatura. Non voglio che si preoccupi.

"Si tutto bene, sono solo un po' stanc..." non riesco a finire la frase che è proprio Luke a prendere la parola.

"Torna a casa a riposare Michael, ne hai bisogno" dice il biondo senza però guardarmi negli occhi.

"Non ce n'è alcun bisogno. E poi Ashton tornerà solo domani, non posso assentarmi anche io" protesto forse con fin troppa enfasi dato che Calum al mio fianco inizia a ridere mentre Luke mi guarda severo.

"Ho già chiamato dei ragazzi che vi sostituiranno per questa giornata" dice ancora il capo facendomi pietrificare. 'Per questa giornata'. Perché sembra solo una scusa per potermi allontanare da se? È questo il modo in cui vuole farmi capire di non essere interessato? Sono grande e vaccinato, può semplicemente parlare chiaramente senza il bisogno di tutti questi sotterfugi.

Stringo i pugni lungo i fianchi fino a quando le nocche diventano bianche e senza aggiungere altro decido di uscire da quel locale. Se non vuole avermi intorno lo accontenterò. Se é questo che vuole mi allontanerò da lui. Posso dimenticarlo, si. Io posso dimenticarlo!
Io... posso davvero dimenticarlo?
Dio quanto sono ridicolo!

Louis's pov

Entro in camera notando che Harry è ancora nella stessa identica posizione di quando ho lasciato la stanza. È steso di schiena e con lo sguardo perso continua a guardare insistentemente il soffitto.

"H-Harry"
Il riccio mi guarda per qualche secondo per poi farmi cenno di avvicinarmi a lui. Sono grato che me lo abbia chiesto. Non ho mai idea di come potermi comportare con lui. Ho paura che un altro passo sbagliato possa portare a rovinare tutto.

Arrivato ai piedi del letto gattono fino a lui che prontamente arpiona i miei fianchi portandomi poi a stringermi tra le sue braccia. Rimaniamo nella stessa posizione per quelli che sembrano minuti prima che proprio il riccio decida di rompere quel silenzio.

"Quando i miei hanno divorziato, io sono stato affidato a mia madre mentre Luke a mio padre" dice e sento un groppo bloccarsi in gola. Vuole confidarsi con me?

"Sono sempre stato legatissimo a mio padre, ma lui per i primi periodi non si fece per nulla vedere. Lui e Luke partirono in America senza lasciare neanche un numero che potessi contattare in caso avessi voglia di sentirli. Era come se avessero voluto tagliare i ponti, allontanarsi da tutto, anche da mia madre, da me"

"Harry non devi parlarmen..."provo a dire ma il riccio mi interrompe prendendo nuovamente parola.

"Un mese dopo il loro allontanamento mia madre entrò in depressione. Non ho mai capito perché glielo avesse concesso. Lei aveva tutto il diritto di far visita al figlio e il fatto che fossero così lontani glielo impediva. Ma non disse mai nulla,accettò la situazione, o almeno è quello che fece credere a tutti.
Ogni giorno stava sempre peggio. Per qualche settimana decisi anche di non andare a scuola per poterle stare accanto. Sembrava così vulnerabile. Così sola. Neanche la mia presenza riusciva a farla stare bene. Non mangiava più Louis, nulla. Sembrava un vegetale.
Avevo sottovalutato fin troppo il problema. Pensavo di poter essere io ad aiutarla, eppure non ce l'ho fatta. Due mesi dopo andai a chiamarla una mattina dopo aver preparato la colazione. Avevo preparato pancake ai mirtilli, i suoi preferiti" dice accompagnandosi da una risatina amara che mi fa venire i brividi. "Eppure non ha potuto mai assaggiarli. Quella mattina mia madre non si è svegliata, mi ha lasciato quel giorno Louis" dice ancora e sento mancarmi il respiro. Non pensavo ci potesse essere così tanto dietro. La versione di Luke era sembrata molto più semplicistica. Il fatto che abbia omesso una parte così grande di storia mi ferisce. È come se mi avesse inconsciamente usato e mentito solo per raggiungere il suo scopo.

Non posso credere di aver quasi costretto Harry ad affrontare ancora una volta tutto questo. Lui non se lo merita, come non si meritava quello che gli è successo all'epoca.

"M-mi dispiace Harry, io-io sono qui, sempre, non voglio lasciarti. Puoi contare su di me, rimarrò al tuo fianco per tutta la mia vit.."
Le mie parole vengono interrotte dalle sue labbra che si posizionano sulle mie.

"Lo so. È anche per questo che ti amo Louis"


Scusate se ho aggiornato così poco. Finirò la storia il prima possibile❤️
Ps: ho pubblicato una nuova storia.
'Compagni di sesso'
È una one shot quindi è già conclusa. Solo un capitolo. Non è nulla di che ma andate a darci un'occhiata se vi va😘

Only yours  {LarryStylnson}Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora