Only yours {LarryStylnson}

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Louis's pov

"Dannazione no! Zayn ti ammazzo, giuro che questa volta ti ammaz..."
Non riesco a concludere la frase che una mano si posa sulla mia bocca costringendomi al silenzio.
Faccio per divincolarmi ma sembra essere del tutto inutile.

"Ti avevo detto di startene buono o sbaglio?" Ringhia furente la voce che ricollego subito ad Harry "stai dando spettacolo nella mia azienda, credi davvero che ti possa concedere una cosa simile?"

Gli calpesto il piede e con un po' di forza riesco a divincolarmi finalmente dalla sua presa.

"Mi fai dannatamente schifo, tu e il tuo amico bastardo" sputo acido mentre i miei occhi diventano ancora una volta lucidi.
Non devo umiliarmi di fronte a lui, non posso assolutamente farlo.

"Forse non hai ancora ben capito qual'è il tuo posto Louis" dice duro per poi caricarmi velocemente sulla spalla. Cerco di dimenarmi ma sembra essere del tutto inutile. Passiamo il corridoio e vedo tutti i dipendenti con i quali lavoro guardarci per un attimo perplessi per poi distogliere velocemente lo sguardo.
Che grandi pezzi di merda! Vorrei vedere loro in questa situazione.

Quando finalmente i miei piedi toccano terra mi rendo conto di essere nell'ufficio di Harry.

"Cosa vuoi mh? Sentire il mio amico gemere ti ha fatto venire voglia di fare l'amore?" Quasi urlo mentre lo guardo negli occhi.

"L'amore lo faccio con Liam, con te mi svuoto solo le palle" dice beffardo e sento subito qualche lacrima che inizia a rigare il mio volto. Non posso farne a meno, dipendo completamente da lui. Per quanto possa infuriarmi e cercare di ribellarmi, basta una sua singola parola per farmi completamente cedere.

"Io-io non voglio più vederti"
Le mie parole sono sconnesse e spezzate a causa dei singhiozzi. Ha detto semplicemente qualcosa che mi era fin troppo chiara fin dagli inizi di questa 'relazione' eppure sentire quella parole uscire dalla sua bocca fa più male di quanto mi costi ammettere. Non riesco ancora a credere che il destino mi abbia legato ad un uomo che non mi amerà mai.

Molti omega sono costretti a questa fine. Ma speravo che così come è successo a mia madre, anch'io riuscissi a trovare un uomo che, come mio padre, la ama con tutto se stesso.

La mano di Harry si posiziona sulla mia guancia e tutto ciò che riesco a fare e rimanermene completamente inerme sotto il suo tocco.

"Torna a casa, non mi servi a nulla qui in queste condizioni"
A dispetto della gentilezza delle sue carezze le parole sono dure e prive di qualsiasi emozione. Mi ritrovo ad annuire per poi uscire velocemente dall'ufficio.
Normalmente avrei preferito dargli del filo da torcere prime di acconsentire a qualche sua richiesta ma tutto ciò che voglio in questo momento è scappare il più lontano possibile da tutta questa merda.

Mi dirigo verso la mia postazione per prendere le mie cose e noto che quella di Niall è ancora vuota. Sento una stretta allo stomaco ma cerco di ignorarla.

Lo sguardo dei colleghi è puntato su di me. Sento dei bisbigli accompagnati da qualche crudele risata. Questo mondo fa dannatamente schifo.

Prendo tutto l'occorrente ed esco velocemente dall'edificio senza guardarmi intorno. Vadano tutti a fottersi questo ammasso di imbecilli.

Prendo un taxi e pochi minuti più tardi sono finalmente sulla soglia del lussuoso appartamento di Harry che non riesco a vedere in altro modo se non come una prigione. Non mi è concesso di rimanere più tempo del dovuto nelle aeree comuni e proprio per questo la domestica mi porta i vari pasti nella camera.

Varco l'ingresso e noto Liam nel salotto. Mi guarda torvo per poi posare nuovamente la sua attenzione sul tablet che ha per le mani.

Cerco di ignorarlo e faccio per salire verso il piano superiore ma la sua voce mi blocca.

"Queste sono per te" dice lanciandomi velocemente un tubetto di pastiglie. Noto subito che si tratta di soppressivi ma Harry mi ha più volte vietato di farne uso. Che diavolo significa questo?

"Puoi farcene quello che vuoi. Io non ti ho dato nulla" dice duro e distoglie velocemente l'attenzione da me.
Non rispondo ma mi dirigo velocemente verso la mia camera. Sembra che una volta ogni tanto anche lui si riveli essere utile. Non ho alcuna voglia di dovermi umiliare di nuovo di fronte a quel dannato riccio.