II

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Ancora Tooru si chiedeva come si fosse ritrovato seduto su di uno sgabello ad ordinare il secondo Margarita della serata.

Quel locale gli era sempre piaciuto, non solo perché vi erano dei drink davvero buoni e di qualità, ma anche per l'arredamento accogliente, che ricordava un pub inglese degli anni sessanta.

Quel luogo lo rilassava: con le sue luci soffuse e la scarsa clientela spesso composta esclusivamente da vecchietti.

Al centro della stanza troneggiava un tavolo da bigliardo che ogni tanto veniva anche usato come tavolo da gioco, dato che il proprietario organizzava spesso delle bische.

Lui e Iwaizumi erano seduti da una buona mezz'ora al bancone, non avevano parlato tanto in quel lasso di tempo, per lo più si erano limitati a scambiarsi qualche battuta e a discutere su quale fosse il cocktail migliore.

Hajime aveva un comportamento strano, continuava a tenere lo sguardo fisso su un punto e giocherellava con i bicchierini da shottino che aveva riposto in una linea retta sul ripiano.

Tooru aveva smesso di provare a "leggere" le azioni di quel ragazzo, pensò che il suo strano atteggiamento fosse dovuto dalla cospicua quantità di alcol e da quello che gli era successo al concerto.

"Sicuro di star bene?"domandò disinteressato Oikawa.

Hajime sembró uscire dal suo stato di trans, scuotè la testa e butto giù il quinto shot di vodka: "Scusami se sono stato silenzioso...ma sono un po' stanco, concorderai con me che questa serata è stata abbastanza insolita; comunque...posso farti una domanda?"

Tooru annui.

"Perché mi hai invitato a uscire? Insomma non ci conosciamo così tanto..." Iwaizumi aveva pronunciato quella frase con incertezza, quasi avesse paura della reazione dell'altro.

Tooru sospirò, il moro aveva toccato un tasto dolente con quella domanda, il vero motivo per qui aveva chiesto a quel ragazzo di accompagnarlo lì era perché così sarebbe tornato a casa ancora più tardi del previsto.

Il castano aveva avuto una forte discussione con la madre e lei gli aveva privato di uscire quella sera, ma appena quest'ultima lo aveva lasciato solo, per andare a svolgere delle commissioni, egli, cogliendo l'occasione, si era precipitato fuori di casa.

Tooru odiava la sua famiglia, erano sempre stati così pretenziosi nei suoi confronti: doveva  essere il migliore della classe, il più educato, quello che prende sempre i voti più alti.

Tutti si aspettavano che lui fosse sempre il migliore e ogni volta il castano finiva per deludere le loro aspettative.

Tooru sperava che quella notte non sarebbe mai finita così non avrebbe dovuto sorbirsi i rimproveri dei genitori una volta tornato a casa.

"Ci sei?" esclamó Iwaizumi risvegliando l'altro dai suoi pensieri.

"Si!"
"Ti ho chiesto di venire semplicemente perché non volevo stare da solo." gli rispose Oikawa.

"ok." disse il moro facendo spallucce.

Hajime continuava a trangugiare alcol come se fosse acqua, circa ogni dieci minuti chiamava il barista e si faceva servire l'ennesimo shot.

"Finirai per spendere una fortuna, se continuerai a bere in questo modo..." intervenne Tooru, fermando il moro dal prendere il sesto bicchiere.

Hajime fulminò il castano con lo sguardo e continuò ad ordinare: "Prendo l'ultimo e poi ce ne andiamo."

Il ragazzo si tasto la tasca sul retro dei jeans: "Merda...mi hanno rubato il portafoglio quei bastardi."

Iwaizumi tiró un pugno sul bancone attirando l'attenzione di tutte le persone presenti nel locale.

Il barista si avvicinó a loro e con lo sguardo gli fece capire che non era in vena di discussioni.

"Stai calmo, pago io per entrambi" intervenne Tooru prima che la situazione degenerasse ulteriormente.

Il castano pagó e i due uscirono dal locale.

La strada, deserta, era illuminata dalla fioca luce dei lampioni.
Oikawa teneva lo sguardo verso il basso, e ogni tanto calciava i sassolini che trovava sull'asfalto.

"Mi dispiace di aver fatto quella scenata" disse ad un tratto Hajime, che camminava a fianco a lui.

"Tranquillo, sono abituato alla gente che fa scenate" gli rispose l'altro.

I due ragazzi arrivarono al parcheggio davanti alla casa abbandonata: "sei sicuro di riuscire a guidare dopo tutto quello che hai bevuto?" domandó ad un tratto Tooru.

"Potrei dire lo stesso per te, penso che tra i due tu sia quello che accusa di più gli effetti dell'alcol" esordì il moro dando un pugno in modo amichevole sulla spalla dell'altro.

Tooru sorrise: "staremo a vedere..." disse con un ghigno beffardo sul volto.

Il castano andò verso il proprio scooter, che era dalla parte opposta a quello di Iwaizumi.

Mise in moto.

Mentre percorreva la strada, per ritornare a casa, una brutta sensazione lo attanagliò, ora non aveva più scuse, una volta raggiunta la sua abitazione avrebbe dovuto fare i conti con le proprie azioni.

Spazio autrice:
Ciao guys
Ecco il secondo capitolo :3
Spero che la storia vi stia piacendo (anche se per ora non è successo molto).
Lasciatemi un commento e una stellina pleaseeeee e rendetemi una bimba felice :))).
Detto questo.
Bye🥺

P.s.
Nei prossimi capitoli tornerà l'Iwaizumi stronzo che tutti noi amiamo.

perfect |iwaoiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora