Qualcuno ha detto SMUT? SMUT!!!
«Nini, non voglio che mi veda con questo costume», gli dico, rimpiangendo per la prima volta di essermi conciato in questo modo. Sono brutto, sembro un prostituto, sono sporco e ridicolo, e non è così che volevo che Haz mi vedesse stasera.
«D'accordo, andiamo a casa e facciamolo venire da te», mormora. Comincia a spingermi, e all'improvviso sento la voce uscire dagli altoparlanti. «KNOCKOUT! Sì, signore e signori! Il nostro vincitore stasera, ancora una volta, Riptide! Riiiptiiide!!!».
Il suo nome riecheggia intorno a me mentre la folla intona: «Riptide! Riptide!».
«Ero sicuro che avresti fatto l'esatto opposto di quello che ti avevo chiesto», sussurra una voce sensuale, gutturale e follemente profonda alle mie spalle; poi vedo un corpo muscoloso spostarsi davanti a me, e vengo sollevato da due braccia deliziosamente sudate.
Harry si volta verso Niall invece che verso di me, e sento che gli dice, quasi ringhiando: «Mi occupo io di questa mina vagante. Ti accompagnerà Zayn a casa».
Il suo profumo mi avvolge e mi disarma completamente. Voglio colpirlo sul petto e dirgli di lasciarmi andare, perché sono ancora un po' arrabbiato, ma le mie dita si sono intrecciate dietro al suo collo per la paura di cadere, e sono immobile fra le sue braccia, assorbendo la sensazione del suo tocco intorno a me. Bello. Spaventosamente bello. I suoi possenti bicipiti che premono contro i miei fianchi, i forti avambracci che luccicano con un velo di sudore, come il resto del corpo. Bellissimo, provocante, complicato.
«Divertiti, Louis», dice Niall con un luccichio agli occhi mentre viene a darmi una pacca sulla spalla, sussurrandomi all'orecchio: «Tesoro, non ho mai visto in vita mia quel luccichio negli occhi di un uomo. Ti scoperà fino a domattina».
Nello spogliatoio, Zayn mi saluta con un sorriso più che eccitato. «Ehi, Louis! Dato che Haz ti sta stringendo così forte, immagino che tu sia Louis, vero?», dice passando a una borsa.
Haz annuisce e gli sussurra qualcosa, poi mi porta fuori e chiama un taxi e, invece di portarmi a casa, con voce brusca dice al tassista il nome di un albergo a due isolati di distanza. È disidratato, e apre la borsa, prende una bottiglia d'acqua e comincia a bere, usando il braccio libero per tenermi sulle gambe.
Mi stringe a sé quando cerco di muovermi, e il cuore mi martella follemente nel petto quando rimette l'acqua nella borsa. China la testa, e inala il mio profumo più a fondo e più a lungo di quanto abbia mai fatto. Il desiderio mi travolge. Sono ancora un pochino arrabbiato, ma il mio membro comincia a pulsare fino a farmi male. Mi prende il viso fra le mani, mi fa voltare e mi morde il lobo dell'orecchio, respirando profondamente, eccitato sotto il mio sedere come se mi volesse. Come se mi volesse disperatamente.
«Dio», mi ansima nell'orecchio, stringendomi a sé mentre mi scopa l'orecchio con la lingua. Un desiderio travolgente mi attraversa il corpo e mi fa trattenere un gemito. Sono combattuto se picchiarlo o baciarlo perché mi sta uccidendo. Ho le mutande che mi stringono, i capezzoli mi fanno male, il cuore anche, ogni parte di me fa male mentre mi affonda la lingua nell'orecchio, e la passa fuori, dietro, con la stessa disperazione che sento anch'io.
Quando arriviamo all'albergo, sto cuocendo nella mia rabbia e allo stesso tempo ribollo di desiderio per il modo in cui mi ha fatto eccitare sul retro del taxi. Strofinando le mani su di me, leccandomi e mordendomi. Inalando il mio profumo come se fosse affamato d'aria.
Prende una chiave alla reception e poi prendiamo l'ascensore. «Mettimi giù», gli dico con voce rauca e diversa.
«Tra poco», mormora, guardandomi con gli occhi in fiamme.

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Mio | Versione Larry
FanfictionLouis non avrebbe mai immaginato di passare i suoi giorni con l'uomo che ogni persona desidera. Non tutti i sogni però hanno lieto fine, e quando più ne ha bisogno, lui si allontana. ... #14 Larry Luglio 2020 SEQUEL DI REAL. SECONDO libro. Louis||...