"Sorelle e amici"
Le prime notti insieme a Haz mi accoccolavo al suo fianco, e mi domandavo cosa facesse col suo iPad. Finché un giorno mi scrollai di dosso il torpore e decisi di indagare.
«Cosa fai?», gli chiesi allora, tirandomi su a sedere per sbirciare.
Haz mette da parte il dispositivo Apple e mi fa sdraiare su di lui, poi mi sistema fra le cosce e riprende l'iPad, sussurrandomi all'orecchio mentre mi mostra lo schermo: «Prendo a calci il computer».
«Cos'è?»
«Scacchi».
Mi appoggio a lui con le sue forti braccia lungo i miei fianchi. «Vinci? Certo che stai vincendo», mi rispondo da solo.
Guardo lo schermo, i pezzi bianchi e neri, e Haz mi spiega come si può muovere ogni pezzo, a partire dal più semplice, il pedone. Continuiamo la partita, e mi godo il suo cervello al lavoro mentre muove i pezzi, e il suo respiro nell'orecchio. E il fatto che ogni tanto mi morde il lobo e mi dà un bacio.
Mi dice di decidere quale pezzo muovere quando toccherà di nuovo a lui. Scelgo il pezzo grosso.
Haz si mette a ridere. «Meglio non muovere la regina».
«Perché no? Sembra il pezzo più versatile e potente».
Clicca sulla regina e la rimette al suo posto. «La regina sta accanto al re». Mi bacia sulla tempia.
«Perché?», ribatto.
«Per proteggerlo».
«Da cosa?». Mi giro e guardo i suoi lucenti occhi verdi, mette da parte l'iPad e mi prende il viso fra le mani, sorridendo, come se dovessi sapere perché la regina protegge il re.
Poi mi bacia, e solo giocare a scacchi con lui mi fa pensare di aver imparato qualcosa di nuovo sul suo conto. Un'altra cosa che amo.
Come tutto il resto.
Dio, è un tesoro vivente, e mi permette di scoprirlo, e non voglio altro che perdermi nell'oscurità e nella luce complesse e divine dentro di lui.
Adesso è a chilometri e chilometri di distanza, in volo verso Chicago, ma ho scoperto che se mi collego di notte, posso giocare a scacchi con lui e farmi stracciare. E posso scrivere dei commenti sullo schermo, tipo: Adesso ti batto!
Lui si limita a rispondere mangiandomi un pedone.
Allora io faccio una mossa stupida e scrivo: Sei morto! Sia il tuo re sia la tua regina! Ma lascerò che il tuo re guardi mentre faccio fuori qualcuno a cui tieni!
Risponde: "Nessuno tocca ciò che è mio".
"Solo tu?", scrivo.
"Inizi a capire."
E io rido, e poi mi chiama e ci dimentichiamo della partita, e mi perdo nella sua voce e nelle cose che mi dice.
Dopo due settimane torno dal medico, e riesco a sentire il battito del bambino. Niall registra l'evento col cellulare e mi manda il video, così lo inoltro a Haz, che risponde con un punto interrogativo.
Lo chiamo e sento la sua voce brusca. Sembra sempre un po' impaziente, come se preferisse fare qualsiasi cosa piuttosto che parlare al cellulare, rispondendo con un: «Sì?». Gli dico: «È il battito del bambino».
Rimaniamo in silenzio per qualche secondo. Poi mi dice: «Aspetta, riattacco così lo ascolto. Ti richiamo fra cinque minuti».
Mi metto a ridere e poi aspetto impazientemente...

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Mio | Versione Larry
FanfictionLouis non avrebbe mai immaginato di passare i suoi giorni con l'uomo che ogni persona desidera. Non tutti i sogni però hanno lieto fine, e quando più ne ha bisogno, lui si allontana. ... #14 Larry Luglio 2020 SEQUEL DI REAL. SECONDO libro. Louis||...