Mio | Versione Larry

13

"L'attesa è finita"

Lottie mi ha lasciato un messaggio.
In camera mia, la notte in cui Harry se n'è andato, ho scoperto un biglietto infilato sotto il cuscino.

Non è come pensi. Tornerò dopo la stagione. Ho tutto sotto controllo. Ti prego, non venire a cercarmi!

Ma. Che cazzo?

Dire che ero confuso dopo averlo letto è dir poco.
Non riesco a smettere di leggerlo. È come se volessi trovare qualcosa di nascosto fra quelle lettere scarabocchiate, ma non c'è niente.

Mamma e papà vengono da me tutti i giorni, parlando di Lottie qua, Lottie là. Sono abituati ai suoi capricci e alla sua irresponsabilità, ma stavolta sono molto preoccupati per quello che abbiamo detto loro. Penso che l'unico motivo per cui non stiano perdendo la testa è che, prima che Harry se ne andasse, ha chiesto loro di assicurarsi di prendersi cura di me, e lui avrebbe fatto in modo di far tornare a casa Lottie.

I miei genitori gli hanno sorriso. E io?

Io sono corso in bagno. Sono rimasto lì per un po', cercando di respirare. Non riesco ancora a respirare bene, immaginando qualsiasi cosa che abbia a che fare con Scorpion... e Haz. Ho pensato di far vedere il biglietto ai miei, ma come posso farli preoccupare ancora di più quando, essenzialmente, non posso fare niente al riguardo? Non posso e basta.

A ogni modo, voglio mostrarlo a Niall.

«Che cazzo vuol dire?», mi chiede quando glielo faccio vedere, il giorno dopo.

Mi guarda con un'espressione esterrefatta. «Non lo so».

«Te lo dico io cosa vuol dire. Vuol dire: "Sono una piccola merda insignificante, come hai sempre saputo, ma mi rifiuto di crederci. Tornerò una volta che avrò incasinato di nuovo la tua vita e quella del tuo ragazzo. Non cercare di fermarmi". Ecco», dice Niall rabbioso, «cosa significa».

Ancora una volta, ripenso a quello che mi ha detto su Scorpion, e vorrei averle prestato più attenzione.

«Se è tornata da Scorpion, allora è quello che si merita», sbuffa Nini.

Sentendomi confuso quanto lo ero subito dopo aver letto il biglietto, sospiro e mi rivolgo alla donna nella stanza. «Josephine, vuoi qualcosa?», offro alla guardia del corpo assegnata all'interno della casa, quella che secondo Niall ci stava seguendo quando siamo andate all'incontro di Haz. Non sapevo nemmeno che Harry – quell'idiota possessivo e adorabile – avesse già assunto qualcuno per proteggermi. E in realtà Josephine è una donna molto dolce, ma chiaramente grande e pericolosa.

«No, lo ringrazio, signorino Styles», dice con la sua voce piuttosto aspra dall'angolo dov'è seduta tenendo un occhio sulla finestra e l'altro su una rivista.

Niall si porta una mano alla bocca per soffocare una risata. «Chiami Riptide "signor Styles"?».

Josephine annuisce educatamente. «Certo, signorino Niall».

«Loulou, non riesco a credere che qualcuno possa chiamare il tuo ragazzo "signor Styles". "Signore" è per i tipi in giacca e cravatta. Anche le altre due guardie lo chiamano "signore"?».

Josephine annuisce, e Niall continua a ridacchiare divertito.

Kendra e Chantelle sono le altre mie due guardie del corpo – tutte donne di proposito, perché Haz non vuole un altro uomo vicino a me – e controllano sempre il perimetro dell'edificio e gli ascensori. Harry se n'è andato molto agitato a causa di Scorpion e di Lottie... Accidenti a loro.

Liam lo ha rassicurato. «Hanno sua sorella ora. Non hanno bisogno di Louis per romperti le palle. Lo faranno di nuovo attraverso Lottie».

«No. No, non lo permetterò!», ho promesso. Ma non ho sentito niente, niente, da Lottie... tranne questo stupido biglietto.