"Il volo per Boston"
Mentre andiamo a Boston, ho l'opportunità di conoscere meglio il bagno del jet, dato che vomito per metà del volo.
Quando esco dopo la prima volta, Harry mi guarda accigliato, mentre Diane mi accompagna alla poltrona in prima fila, dove ha preparato un piatto con del melone, papaya, noci e fiocchi di latte. Adoro la papaya. Contiene fibre e molta vitamina A, ed è fantastica per l'apparato digerente. C'è una fetta di limone sul bordo del piatto, e di solito mi piace strizzarlo sulla papaya. Ma il mio corpo non è d'accordo oggi, e l'odore della papaya...
Sto per vomitare, spingo il piatto da parte e corro in bagno, alzo il coperchio della tazza e vomito di nuovo. Diane compare subito alla porta, e la sento parlare con qualcuno fuori. Ovviamente ho un'idea di chi possa essere.
«Non lo fare entrare, per favore», la imploro fra un conato e l'altro. Haz è in fase maniacale da più di due settimane, ormai.
Due giorni fa si è chiamato il "re del mondo", seguito da "re della giungla" e poi "re dei punching ball"; infine, quella sera mi ha chiesto di essere il suo principe, e io mi sono messo a ridere. Ma allo stesso tempo era così affascinante e adorabile con le sue fossette che avevo quasi l'impressione che mi stesse chiedendo di sposarlo.
È così pieno di energie. Ci sta sfinendo tutti, ma almeno Liam – con le occhiaie e tutto il resto – è felice che non sia passato alla fase depressiva. Harry maniacale combatte come un gladiatore e, ultimamente, sembra di ottimo umore, finché può pestare qualcuno e fare un sacco di sesso, che sono ben lieto di dargli, dato che sono eccitato e voglioso come sempre o – stranamente – forse persino più del solito.
Mentre tiro lo sciacquone e cerco di riprendere fiato, Diane mi rivolge un sorriso, con cui capisco che pensa sia adorabile che Haz si preoccupi per me. Ma il sorriso sparisce quando vede il mio aspetto.
Mi sento uno straccio, per cui devo sembrarlo davvero. Buffo che, per quanto cresca, quando mi sento così male mi tornano in mente i giorni della zuppa, e mi manca la mamma. Non ci lasciava mai mangiare a letto, tranne quando stavamo male, e allora ci portava un vassoio con un po' di zuppa calda.
«Potrebbe essere un virus intestinale?». Diane mi mette una mano sulla fronte. «Niente febbre. Ti va un po' d'acqua minerale? O un Alka-Seltzer?»
«Magari un po' d'acqua frizzante», ammetto, imbarazzato al pensiero che l'intera squadra adesso saprà che ho vomitato. «Hai un chewing gum?».
Annuisce e mi guarda mentre velocemente cerco di sistemarmi il ciuffo. «Dovresti riposare questo pomeriggio», suggerisce.
«E perdermi il suo allenamento? Mai!».
«Ma sei così pallido, Louis».
Mi do un pizzicotto a entrambe le guance e le rivolgo un ampio sorriso. «Ecco».
Guardandomi con un'espressione di rimprovero, se ne va e torna con un pacchetto di chewing gum, e una piccola borsa da viaggio con uno spazzolino e un tubetto di Colgate.
«Prendo tutte queste cose da tutti gli alberghi in cui soggiorniamo. E ho anche gli shampoo», mi dice tutta fiera.
«Oh, mi salvi la vita, Diane».
Mentre mi lavo i denti al piccolo lavandino, comincio a preoccuparmi seriamente di cosa non vada in me, e quando esco, vedo Harry sul bordo della poltrona, con i gomiti sulle ginocchia e gli occhi neri fissi sulla porta del bagno dell'aereo.
Inoltre, altre tre paia di occhi preoccupati mi seguono mentre torno dritto al mio posto. Mi sento così debole e disidratato che crollo sui cuscini e mi siedo sopra alla mia borsa da viaggio. Harry me la toglie da sotto il sedere e la fa volare fino in fondo alla nostra fila, poi mi prende con fermezza per la nuca e mi inclina la testa in modo che lo guardi.

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Mio | Versione Larry
FanfictionLouis non avrebbe mai immaginato di passare i suoi giorni con l'uomo che ogni persona desidera. Non tutti i sogni però hanno lieto fine, e quando più ne ha bisogno, lui si allontana. ... #14 Larry Luglio 2020 SEQUEL DI REAL. SECONDO libro. Louis||...