Mio | Versione Larry

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"Austin ci aspetta"
Maratona 1/3

«Quindi è su tutti i giornali che il fidanzato di Riptide è incinto», dice Liam durante il volo per Austin.

Adesso anche Josephine vola con noi, e oggi è seduta insieme a Liam, Zayn e Harry in una delle aree soggiorno, mentre l'allenatore è seduto sul divano e io e Diane occupiamo l'altra. Sembra che Haz e gli altri stiano discutendo della mia sicurezza per i due voli per Austin. A quanto pare, ci stiamo avvicinando alle semifinali, per cui Scorpion combatterà nelle stesse sere di Harry.

Una parte di me è impaziente di vedere se ci imbatteremo in Lottie all'Underground, mentre l'altra teme l'esito di tale incontro.

Haz è davvero di cattivo umore e iperprotettivo. Il fatto che i suoi pessimi genitori vivano ad Austin e che abbia venduto la casa dove stavamo di solito lo irrita senza ombra di dubbio. Liam ha preso in affitto un'altra casa per tenerci lontani dai media, ma Harry non è tranquillo comunque. Lo so che non gli piace il pensiero che io mi trovi nello stesso Stato di Scorpion, men che meno nella stessa area.

Mentre faccio vedere a Diane le immagini dei colori per la cameretta del piccolo che mi ha mandato Niall, sento la voce di Harry, bassa, come se non volesse che io senta, ma autoritaria. «Se qualcuno gli si avvicina o anche solo lo guarda male, voglio che tu te ne occupi immediatamente».

Con la coda dell'occhio vedo Liam annuire seriamente e lisciarsi la cravatta nera. «Tranquillo, Haz, lo proteggerò come se fosse mio».

«Non è tuo, deficiente. È MIO».

«Signor Styles», interviene Josephine. «Io sarò sempre vicino a lui per essere sicura che non venga minacciato o importunato in alcun modo».

«Mi piace tantissimo la combinazione celeste e verde», mi dice Diane, distogliendo la mia attenzione dalla conversazione dall'altro lato dell'aereo.

Girandomi verso le immagini, le dico, in tono triste: «Vorrei tanto che quell'anello avesse funzionato. Harry non lo vuole sapere, e io non voglio scoprirlo per paura di rivelarglielo per sbaglio».

«Ehi!», grida Zayn dall'altro soggiorno. «Come lo chiamerete?».

Harry incurva le spalle in avanti mentre si sporge per studiare qualcosa che gli sta facendo vedere Liam sul cellulare, e non credo che mi stia ascoltando, ma dico comunque: «Se è un maschio non sono ancora riuscito a pensare a niente. Ma se è una femmina ho il nome perfetto».

«Ah, sì? Cioè?», chiede Zayn, poggiando la schiena all'indietro, curioso.

«Iris», dico dolcemente.

Harry si gira subito verso di me, e l'intimità del suo sguardo mi entra dentro e mi infiamma come un'ondata di desiderio e amore che mi travolge.

«Mi piace Iris», dice bruscamente, annuendo.

Liam si deve sforzare di più per riavere l'attenzione di Haz su qualunque cosa gli stesse facendo vedere sul cellulare, perché Harry continua a guardarmi. Nemmeno io riesco a concentrarmi su quello che dice Diane, perché non smetto di fissarlo.

Mi sembra una cosa così sbagliata avere tutti questi posti vuoti fra di noi, l'iPod nella mia borsa da viaggio e il mio uomo così lontano.

Si sporge il più possibile e allunga il braccio sopra il corridoio dell'aereo, aprendo la mano. Intreccio le dita con le sue, e a questo punto mi sento di nuovo meglio. Torna a parlare con i ragazzi, e io con Diane delle cose del bambino, mentre io e Haz ci teniamo per mano.

Quando io e Liam ci sediamo nell'Underground di Austin, ho la sfortuna di notare due degli scagnozzi di Scorpion che ci guardano dalla parte opposta del ring. Sbatto le palpebre, sorpreso, e mi metto subito a cercare Lottie tra la folla.