Remus non si era nemmeno reso conto di essere scivolato nel sonno prima di svegliarsi, il corpo e la mente intorpiditi. Si mise a sedere, facendo cadere la coperta che qualcuno, presumibilmente Sirius, gli aveva messo addosso mentre dormiva. Sentiva le punte dei piedi freddi e cominciò ad avere un gran mal di testa, nel momento in cui spinse le gambe fuori dal divano e si appoggiò al morbido schienale dietro di lui.
"Hai dormito molto, ti senti meglio?" lo riportò alla realtà una voce molto più acuta e melodica di quanto si sarebbe aspettato.
Immaginava che i suoi due migliori amici non lo avrebbero lasciato solo dopo ciò che era accaduto quella mattina, ma mai poteva anche solo ipotizzare di svegliarsi e trovarsi seduta al suo fianco una figura alta e snella, dai morbidi capelli rossi e dai vispi occhi verdi che lo fissavano velati di preoccupazione. Lily si alzò con la grazia tipica dei Seelie e si sedette sul divano vicino al lupo mannaro, posandogli una mano sul braccio e spostandosi con l'altra una ciocca di capelli dietro le orecchie a punta.
"Che ci fai qui?" chiese circospetto, la ragazza si era sempre mostrata restia ad entrare in una casa, soprattutto una di Shadowhunter.
"Potter mi ha detto quello che è successo ieri con la luna piena, volevo essere sicura che stessi bene." rispose, la voce bassa e dolce come il miele.
Per quanto molti ritenessero i membri della Corte Seelie, così come tutti coloro che ne erano imparentati, creature bugiarde, inaffidabile e manipolatrici, Remus poteva affermare con certezza di fidarsi ciecamente della ragazza seduta al suo fianco, si fidava più di lei che di molti Shadowhunters che aveva incontrato nel corso della sua vita, sia come Nephilim che come licantropo. Lei era molto diversa, una persona buona, il cui spirito non era stato piegato dalle crudeltà che l'aveva circondata sin dalla più tenera età, Remus era convinto che Lily sarebbe morta per le poche persona a cui teneva.
"Quando smetterai di chiamarlo per cognome?" chiese divertito il lupo mannaro con il sorriso sulle labbra.
"Lui mi chiama Evans, se lo hai dimenticato. In ogni caso mi rifiuto di chiamare per nome un tale pallone gonfiato!" esclamò con le guance rosse quasi quanto i capelli e un finto cipiglio di superiorità.
Remus rise "Pallone gonfiato? Ti prego non chiamarlo mai così davanti a lui potrebbe causargli danni cerebrali permanenti."
La ragazza sbuffò ma abbandonò l'atteggiamento di falsa superiorità, che non le si addiceva proprio e si abbandonò sullo schienale del divano.
"Non hai risposto alla mia domanda." disse dopo pochi minuti di silenzio, con tono basso e lo sguardo fisso sulle fiamme del camino.
"Sto bene." rispose Remus poco convinto.
Lily lo fissò accigliata per un po', era diventata in pochi mesi la sua migliore amica, l'unica con cui riusciva a parlare di tutto, perché lei ascoltava sempre, ma soprattutto perché il più delle volte riusciva a costringerlo a parlare. Quando era con la ragazza si sentiva per davvero al sicuro, non aveva il costante timore del suo giudizio, come avveniva con Sirius o con James, lui poteva essere se stesso. Beh quasi se stesso, si corresse.
"Davvero stai bene?" chiese, infatti, un attimo dopo.
"Più o meno." rispose con lo sguardo di lei che gli bruciava su metà volto "Non posso fare a meno di pensare a quanto io sia di troppo in questa casa. Più sto qui, più mi viene in mente ciò che avevo e che non avrò più." veniva così semplice parlare fissando le fiamme, la stanza immersa nella penombra della sera e Lily che lo fissava con un profondo affetto e una grande comprensione nello sguardo "Loro non capiscono, insistono affinché io resti, ma non riescono a vedere quanto mi faccia male tutto questo."
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I look for you amoung the stars (wolfstar)
Fanfiction(dal testo) "Non sei il primo né sarai l'ultimo, che sacrifica l'amore per il mondo in cui vive. La tua è una tragedia che queste terre hanno visto innumerevoli volte. Quando capirai che non hai modo di arginare o distruggere i tuoi sentimenti, sarà...