Capitolo VII

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Era stato tutto così chiaro. Per un attimo Remus aveva davvero creduto di sapere esattamente il suo scopo. Poi quell’istante era finito ed era rimasto con un senso di amarezza alla bocca dello stomaco. I due parabatai erano usciti da neppure un minuto, quando nella stanza volò una fiamma che si distese in un foglietto piegato. Il licantropo lo afferrò a mezz'aria, lo aprí e lesse in fretta il messaggio. Aveva alcune ore ancora a disposizione e non poteva uscire subito dopo i suoi due amici, avrebbe dovuto aspettare almeno una mezz’ora poi si sarebbe diretto all'incontro, aveva degli affari da sistemare. 

Lasciata la cucina, andò in salotto e con sua grande sorpresa trovò Lily accovacciata su una poltrona accanto al camino acceso.

“Non dirmi che davvero ti sei lasciata convincere da Ramoso.” rise e si sedette sul divano, vicino alla ragazza.

“Io…” Lily arrossì “Beh è stato molto convincente” cercò di difendersi l’amica.

“Certo e non c’entra assolutamente nulla il fatto che sia stato James Potter a farti la proposta di rimanere a casa sua.” le lanciò un’occhiata furba.

“Remus John Lupin, cosa stai insinuando?”

“Nulla, Lily Evans” rispose stando al gioco “Ma mi stavo chiedendo cosa tu provi esattamente per il mio migliore amico.”

“Io…” Lily sembrava davvero in difficoltà “Okay, forse -e dico forse- potrebbe piacermi, ma se ti lasci scappare questa cosa con lui, sei un uomo morto, o licantropo… beh fa lo stesso!”

A Remus sfuggì una risata, che presto contagiò anche la stessa Lily.

“Stavate litigando ancora prima, non è vero?” domandò lei tornando seria e scrutandolo con uno sguardo preoccupato.

Remus annuì.

“Immaginavo, vi sentivamo urlare, o meglio sentivamo Black urlare.”

“La solita storia. Vuole che rimanga a casa con loro.”

“Forse sarebbe meglio sai.” Lily aveva uno sguardo indecifrabile e il licantropo si strinse nelle spalle, avvicinandosi alle fiamme che scoppiettavano nel camino.

“Non posso.” Remus sentì la sua voce incrinarsi, c’erano segreti che non aveva rivelato neppure a lei, e non era sicuro fosse saggio che lei li scoprisse.

“Non è sicuro andartene in giro così, non per te. Non far finta di non capire, Remus.” Lily aveva il tono allarmato, il lupo mannaro scosse la testa, non poteva capire il perché delle sue scelte.

“Io… non so perché ce l’abbiano tanto con me. Ma non posso proprio rimanere in questa casa. Non mi aspetto che tu capisca.” il licantropo tenne basso lo sguardo e si prese la testa fra le mani.

“Davvero non ci arrivi? Non sei tu il loro problema. È Sirius, ma lui è un Nephilim, quindi non lo possono toccare e di conseguenza fanno del male a te, sei il Nascosto a cui tiene di più.” sentiva il suo sguardo su di se, che lo scrutava, era come se riuscisse a leggergli dentro “E io capisco più di quanto immagini.”

A questo punto Remus incrociò i suoi occhi con una punta di paura che gli annodava lo stomaco, non era possibile che sapesse.

Lily rise piano e questo aumentò la confusione del ragazzo. “Siete due stupidi, credevi che non me ne sarei accorta del modo in cui vi guardate?”

“Ma che stai dicendo...” Remus sapeva che era inutile, eppure una parte del suo cervello si rifiutava ancora di accettare.

“Smettila, credevi che non lo avrei capito?”

“Onestamente speravo di no.” disse con un filo di voce, ogni speranza che avesse frainteso scomparsa “Comunque non c’è nessun noi.” aggiunse con tristezza.

I look for you amoung the stars (wolfstar)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora