Epilogo

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Hermione si sta vestendo nella sua camera. Sono successe tante cose in questi ultimi sette anni, prima ha visto la sua famiglia morire per mano di un mostro che non sarebbe dovuto esistere, poi ha scoperto che la sua capacità di vedere cose fuori dal normale non è follia, ma solo colpa della Vista che le mostra ciò che succede nel Mondo Invisibile. È anche venuta a sapere che tutte le storie sono vere, angeli, demoni, vampiri, stregoni e moltissime altre creature popolano il suo mondo, infine ha trovato un posto in una nuova famiglia, dove ci sono persone che si prendono cura di lei e l’avevano amata anche quando era stata solo una bambina sola e spaventata. Ora è parte integrante di quella casa, ha la sua cameretta, i suoi libri preferiti, due genitori che la proteggono ed è finalmente sul punto di compiere l’Ascensione, per diventare a tutti gli effetti una Shadowhunter, come i suoi due migliori amici. Si è messa addosso la sua piccola tenuta nera. Ama questo mondo. Da Mondana si era sempre sentita matta, vedeva mostri, creature mitiche, adesso sta per diventare qualcosa di diverso e non ne è affatto spaventata. Il modo in cui quei vestiti la fasciano alla perfezione, la sicurezza con cui ha impugnato il suo primo pugnale, l’energia che le fluisce nel corpo quando combatte con Harry e Ron, quella è lei, quello è il mondo a cui ha scelto di appartenere. La porta si apre alle sue spalle e Remus entra nella stanza con i suoi soliti vestiti mondani. La bambina lo guarda e gli sorride.

“Papà, come sto?” chiede facendo un giro su se stessa.

“Sei una perfetta Shadowhunter.” lui ricambia il sorriso e si china su di lei per abbracciarla e sistemarle la giacca.

Lei si rilassa tra le sue braccia, le braccia che l'hanno cullata ogni notte quando si svegliava preda di terribili incubi.

“Sei nervosa?”

“Me lo chiedi ogni mattina.” sbuffa lei staccandosi e uscendo dalla camera seguita dal licantropo “La cerimonia è tra due giorni ancora e no, non sono nervosa. Sono contentissima.” esclama facendo un salto.

“Buongiorno.” dice una voce dalla cucina “Vedo che qualcuno non sta nella pelle per questa nuova giornata all’Istituto.”

Sirius se ne sta dietro i piani da lavoro, con la padella del bacon in mano, i capelli ancora troppo lunghi legati sulla nuca e gli occhi grigi accesi di vita. Di solito si veste in modo bizzarro ed eccentrico quando è a casa, ad esempio in questo momento indossa una maglietta rosa decisamente troppo corta, che gli lascia la pancia scoperta e che fa sempre sorridere Hermione, ha anche un paio di jeans attillati strappati sul ginocchio. Poi però quando devono andare all'Istituto si cambia e sceglie vestiti sobri, di solito optando per una semplice tenuta nera. Alla bambina è sempre piaciuto il suo modo di vestirsi, anche se ha notato le occhiate che la gente tende a lanciare a suo padre. Un paio di volte si è voltata e ha fatto una boccaccia al maleducato di turno, che si è girato stizzito, allontanandosi.

“Buongiorno papà.” lo saluta la piccola sorridendogli e sedendosi sulla sua sedia “Oggi Harry mi ha promesso che mi avrebbe insegnato a lanciare i coltelli!”

Hermione si sporge sul tavolo, afferra il pane con il burro e lo addenta sporcandosi di bianco la bocca e le mani.

“Fate attenzione, mi raccomando.” la ammonisce serio Remus come al solito, il viso contratto in una smorfia di apprensione.

“Oh lasciali fare, amore.” lo riprende Sirius avvicinandosi al tavolo con la padella e mettendo un po’ di cibo in ciascun piatto “Alla sua età io facevo molto peggio.”

“Non ne dubito. Ma tu sei uno sconsiderato e potevi comunque ricorrere agli iratze.”

“Farò attenzione, promesso.” dice allora Hermione per tranquillizzare il padre, mentre Sirius le posa una mano sulla testa e le scompiglia i capelli, baciandole una guancia.

“Brava la mia piccola quasi Nephilim.” dice lo Shadowhunter con tono divertito “Tu” riprende poi portando la sua attenzione sul compagno “dovresti preoccuparti di meno, perché hai ragione lei è di gran lunga più coscienziosa di me.” il tono è dolce e prima di posare la pentola nel lavello si ferma per lasciare un veloce bacio sulle labbra di Remus che sorride, mentre lo guarda pare ammirare una stella.

Come ogni mattina Hermione si ritrova a ringraziare chiunque ci sia in cielo per averle concesso quella seconda meravigliosa occasione di avere una famiglia.

-

L’Istituto di Grodrig's Hollow non è molto distante dalla loro piccola casa fuori città. Si erano trasferiti da Londra sia per allontanarsi il più possibile dal Conclave, sia perché temevano che il Circolo avrebbe alla fine tentato di uccidere uno di loro. Avevano trovato nella piccola cittadina di Grodrig's Hollow, un luogo pacifico in cui vivere la loro relazione, dichiaratamente nota a tutti i membri dell'Istituto, gestito dalla più numerosa famiglia Shadowhunters che conoscessero. Lì non avevano avuto problemi ad ambientarsi o ad essere accettati, il massimo erano state nel primo periodo alcune occhiate curiose che la signora Weasley riserva ancora loro di tanto in tanto, quando si scambiano leggeri baci. Il trasferimento era avvenuto poco dopo che Sirius e Remus avevano reso ufficiale la loro relazione all'interno della famiglia Potter. Le cose erano andate meglio di come si erano aspettati. Quel giorno, nel momento in cui erano arrivati a casa, nel vedere le loro mani unite, James li aveva abbracciati entrambi per buoni dieci minuti. Quando poi erano stati sul punto di soffocare, Lily lo aveva gentilmente allontanato, si era avvicinata e aveva baciato sulla guancia Remus, poi si era girata verso Sirius e lo aveva guardato desiderando ardentemente di tirargli un calcio, alla fine gli aveva dato una pacca sul braccio. Per i genitori di James non c'era stato alcun problema nel sapere del rapporto che legava il figlio acquisito con il lupo mannaro, probabilmente un po' se lo erano aspettato, anche se non avevano detto nulla. In realtà i due ragazzi non avevano avuto intenzione di dirglielo, non subito quanto meno, ma Sirius non era il genere di persona che riesce a trattenersi molto bene e Remus non era mai stato bravo a dirgli di no. Così destino volle che quella stessa sera li avevano trovati a baciarsi nel salotto. La guerra infine c'era stata e il Circolo era sparito, loro avevano ottenuto una vita più tranquilla, lontani dagli occhi del Conclave, che aveva avuto molte altre cose di cui occuparsi. Avevano deciso anni prima di allevare Hermione e di farle compiere l’Ascensione, dato che lei si era ritrovata senza nessun altro al mondo, all’infuori di loro. La bambina aveva subito legato con il figlio maggiore di James e Lily, Harry, che è la copia del padre, mentre ha sviluppato un rapporto di amicizia un po’ più difficile con Ron Weasley, uno dei numerosi figli della famiglia di Shadowhunters che dirige l’Istituto.

Sono cambiate tante cose nella loro vita, pensa Sirius mentre guarda con il suo parabatai quella nuova generazione di Nephilim allenarsi nella vecchia palestra. Harry ogni tanto si volta verso il padre e lui gli sorride, Ron si diverte a prendere in giro Hermione, che, per tutta risposta, gli ha già lasciato due evidenti ematomi sul viso. Sono sempre stati, da quando si conoscono, inseparabili, combattono come un'unica macchina, spesso Sirius si è ritrovato a rivedere se stesso e i suoi compagni in quei tre. Remus entra con Lily nella stanza e pare inondare di luce ogni cosa. Gli sorride, si avvicina e lo bacia, con una calma infinita. Sirius gli cinge il busto con le braccia e Remus risponde accarezzandogli il viso. Non c'è nulla di più giusto di quei momenti rubati all'eternità, che un giorno avrebbe proseguito, portandosi dietro le loro vite. Ma adesso loro ci sono, qui in questa microscopica porzione di mondo, vivono le loro vite e si appartengono come era sempre stato e come sarebbe stato sempre.

Sono cambiate tante cose, sì. Sirius è cambiato in tutti quegli anni, ha una famiglia che ama più di qualsiasi altra cosa, presto sarebbe stato possibile anche per lui e Remus sposarsi. Si erano scambiati gli anelli quattro anni prima, su quel ponte di Londra in una gelida giornata di gennaio. È cambiato tutto, ma non l’amore: quello per il suo parabatai che lo ha sostenuto sempre e comunque; quello per Lily, a cui in fondo si è affezionato in questi ultimi anni, anche se non lo ammetterebbe mai; quello per i signori Potter che sono stati gli unici genitori che abbia mai avuto; quello per sua figlia che ora è davanti ad un bersaglio, che impara a lanciare i suoi primi coltelli; e quello per Remus che sta stringendo al suo petto e che può finalmente tenere per mano, baciare e amare come aveva sempre avuto paura di fare.

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Questo è l'ultimo capitolo della storia, sono davvero felice di come è venuta e spero che vi sia piaciuta, almeno quanto è piaciuto a me scriverla e chissà spero anche magari di aver strappato un sorriso e una lacrima qua e là a qualcuno di voi. Non vi rubo altro tempo, ringrazio chi è arrivato fin qui a leggere e se voleste lasciare un commento, sono ben accetti!

I look for you amoung the stars (wolfstar)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora