•Capitolo 9•

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Yoongi's pov

Parlai insieme al ragazzo per più di due ore. Dopo avergli chiesto le solite domande che facevo a tutti gli artisti che incontravo come ad esempio che tipi di colori utilizzasse, dove trovasse  l'ispirazione e che genere di quadri producesse Taehyung si alzò dalla sedia guardandomi un po' tristemente <<Mi scusi signor Min ma io ora dovrei proprio andare...>> Mi disse imbarazzato abbassando un poco il capo.
<<Certo, chiedo scusa per averla trattenuta a lungo, la ringrazio e per favore, non si dimentichi di pensare alla richiesta che le ho fatto. Io e il mio collega Kim Namjoon saremo lieti di rincontrarla di nuovo.>> gli risposi con un lieve sorriso.
Prima che Taehyung se ne andasse volevo essere sicuro che ci avrebbe veramente pensato e dopo avermi confermato che lo avrebbe fatto molto  attentamente lasciò il conto sul tavolo rivolgendomi un ultimo saluto <<La ringrazio signor Min.>> Mi disse infine facendo un ultimo inchino per poi uscire dal locale.

Prima di andarmene anche io sistemai gli appunti che avevo preso riponendoli in borsa. Dopo aver pagato sarei tornato a casa per potermi riposare e così feci, finii  la mia bevanda e dopo essermi messo il cappotto lasciai il denaro sul tavolo ed uscii dal locale salutando.
Uscito fuori l'aria autunnale sembrava meno fredda al contrario di stamattina.
Inizialmente non feci caso alla strana sensazione che sentivo al cuore ma poi non potei fare a meno di accoglierla, era soddisfazione, finalmente ero soddisfatto del mio lavoro svolto. Era proprio una bellissima sensazione, sentire finalmente il mio cuore riempirsi di un emozione completamente diversa dalla solita delusione era per me una ricompensa enorme.
Mentre camminavo sorridente lungo la via del parco pensai a quanto fosse stato bizzarro l'incontro tra me e Taehyung.
Per una persona realista, se non troppo razionale come me, averlo incontrato quasi come se fosse destino mi sembrava quasi uno scherzo. Com'era possibile che il fato aveva deciso di farci rincontrare? E poi, perché proprio così in fretta? Credevo che occasioni del genere capitassero davvero raramente alle persone anche perché erano situazioni che si vedevano solamente nei film ma stavolta io, un semplice uomo, ero riuscito ad ottenere quello che volevo.
<<Davvero assurdo ma ne sono contento.>> dissi facendo un profondo respiro assaporando il bellissimo profumo del parco.
Intervistando Taehyung notai quanto fosse un ragazzo tranquillo il quale adorava il suo hobby più di qualsiasi altra cosa e questo mi fece un sacco piacere. Se la notte prima l'avevo giudicato come una persona particolare ora pensavo che fosse davvero interessante se non l'unica speranza per salvare il nostro lavoro. Dalle risposte che mi dava capii che usava l'arte come mezzo per comunicare le sue emozioni e non solo, quell'ultima frase che disse mi fece capire quanto fosse di animo modesto "Nei miei quadri esprimo ciò che sento e ciò che percepisco negli altri."
Incredibile, nessun altro artista mi aveva mai detto una cosa simile. Tutti quelli che avevo incontrato prima di lui mi rispondevano alla domanda con delle semplici risposte come "Cerco di interpretare più che posso." oppure "Quello che potrebbe aiutarmi a fare soldi."  Dio, ogni volta che sentivo queste risposte imprecavo mentalmente ma davo comunque una possibilità a queste persone di mostrarci cosa creavano ma ogni singola volta si rivelavano una totale delusione. 
Diversamente dagli altri vedevo negli occhi di Taehyung quella scintilla di passione e amore per qualsiasi forma d'arte, la stessa che aveva Namjoon quando lo incontrai per la prima volta; come potrei dimenticare quel bagliore. Anche Taehyung come Namjoon mi colpii dal primo momento però, negli occhi di quest'ultimo, quella preziosa scintilla si stava lentamente spegnendo ma ero sicuro che se gli avessi fatto incontrare Taehyung si sarebbe ricreduto.
Forse per la prima volta dopo tanto tempo ero riuscito a trovare colui che ci avrebbe finalmente stupito. Mi stavo dando false speranze? Probabile, d'altronde non avevo ancora visto nessuna sua opera, ma se il mio intuito mi diceva di fidarmi allora l'avrei ascoltato, d'altro canto non si sbagliava mai.

-𝐼𝑙 𝑄𝑢𝑎𝑑𝑟𝑜 𝑆𝑡𝑟𝑒𝑔𝑎𝑡𝑜-           𝔎𝔦𝔪 𝔗𝔞𝔢𝔥𝔶𝔲𝔫𝔤Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora