Namjoon's pov
Dopo esserci staccati dal nostro abbraccio io e Sun-Hi continuammo a parlare cambiando totalmente argomento; la ringraziai diverse volte per avermi dato un po' di speranza dopodiché mi sedetti nuovamente affianco a lei e, quest'ultima continuando a dondolare le gambe seduta sulla sedia, mi guardò curiosa iniziando a farmi delle nuove domande.
<<Ora che siamo amici voglio sapere un po' su di te!>> Mi disse <<Hai altri amici oltre a me?>> Mi domandò poi inclinando la testa mostrandomi così il suo interesse nei miei confronti.
<<Sì ne ho uno. Si chiama Yoongi ed è il mio migliore amico.>> Risposi con un semplice sorriso.
Lei mi guardò ancora più curiosa <<Racconta! Voglio sapere!>> era talmente euforica che i suoi occhi presero a brillare e io non potei che farmi sfuggire una piccola risata alla vista di ciò <<D'accordo, io e Yoongi ci conosciamo da diversi anni, andavamo nella stessa università e siamo diventati subito amici.>>
Mentre parlavo Sun-Hi annuiva interessata <<E poi? Me lo descrivi?>>
A quel punto pensai un po' a come avrei potuto descrivere Yoongi perciò spostai il mio sguardo al soffitto <<Mh...>> mormorai e dopo averci riflettuto riportai la mia attenzione alla bambina <<Beh, è un po' burbero però è molto gentile, infatti grazie alla sua calma sono riuscito a sentirmi subito a mio agio insieme a lui. È una persona premurosa e rispettabile capace di comprendermi. Se non fosse stato per lui non so cosa avrei fatto.>>
Sun-Hi mi guardava attenta ma la vidi un po' confusa <<Hai usato delle parole che non conosco ma ho capito che lui è bravo con te, sono contenta!>> Mi disse sorridendo appieno.
Mi ero totalmente dimenticato di usare un linguaggio un po' meno formale con lei; poverina, di sicuro di sarà sentita frastornata dalle miei parole a lei incomprensibili.
<<Ops, scusami hai ragione. Ormai sono abituato ad usare parole difficili.>> Le dissi portandomi una mano in testa imbarazzato e alla vista di ciò Sun-Hi iniziò a ridere vedendomi così impacciato <<Hyung sei buffo!>> Esclamò continuando a ridere di gusto.
La guardai e mi feci immediatamente contagiare dalla sua risata <<Hai ragione, sono proprio buffo.>> Dissi per poi continuare a ridere insieme a lei.Chiunque fosse passato di là e ci avesse rivolto un rapido sguardo avrebbe visto due persone totalmente indifferenti al mondo esterno.
Eravamo totalmente presi dalle nostre risate che in quel momento ogni male e dolore nei nostri cuori si era totalmente volatilizzato.
Lì dentro, in quella grande centrale di polizia, c'eravamo solamente noi due che riempivamo quel luogo di risate divertite e sincere. Mi era mancato ridere così tanto soprattutto per dei discorsi così semplici e genuini.
Avevo riso a quel modo davvero pochissime volte, certo con Yoongi capitava ma risate così spontanee e vere non ne avevo mai avuto se contavo la mia infanzia.
Quando frequentavo le elementari avevo pochissimi amici e mai avevo avuto l'occasione di ridere come invece stavo facendo proprio ora.
Al mio fianco non avevo mai avuto un amico fisso proprio perché mi trasferivo in diverse città ogni anno dovuto al lavoro di mio padre. Se in passato avessi avuto anche io un amico come Sun-Hi allora sarei una persona differente? Sarei una persona più tranquilla e soprattutto meno esigente?
Credevo davvero che un migliore amico d'infanzia avrebbe cambiato il mio essere trasformando la mia parte negativa in forza, rendendomi un po' più sicuro di me stesso.
Era vero, non avevo mai avuto una persona accanto per questo in passato mi sentivo particolarmente solo, era per questo che ero cresciuto diversamente dagli altri bambini, ma non ero triste anzi, ero grato di aver incontrato Yoongi.
Lui era riuscito a compensare quella mancanza di affetto che non avevo ricevuto da piccolo. Grazie a Yoongi ero riuscito ad avere un conforto amichevole e grazie a Sun-Hi avevo compreso maggiormente quanto fosse importante per me. Ero così grato di avere Yoongi al mio fianco, gli volevo veramente tanto bene.Io e Sun-Hi smettemmo di ridere e quest'ultima mi chiese se lavoravo. Le risposi subito cercando di usare dei termini più semplici che potesse comprendere <<Sì io e Yoongi lavoriamo insieme, siamo... Come dire... Dei cercatori di quadri. Cerchiamo dei bravi pittori che dipingano cose bellissime.>>
Sun-Hi si alzò e si mise davanti a me saltellando stupita non lasciandomi finire di parlare <<Hyung, siete dei ricercatori di tesori, vero?>>
Sentendo quelle parole sorrisi imbarazzato. Non lo avevo mai visto in questo modo. In effetti ciò che cercavo erano dei veri e propri tesori in grado di saziare quella mia fame artistica.
<<Diciamo di sì.>> Risposi annuendo contemporaneamente.
Gli occhi della bambina presero nuovamente a brillare e non poté che spalancare la bocca stupita <<Wow, siete così forti!>> Era così elettrizzata all'idea che io e il mio amico fossimo delle persone tanto speciali.
<<Grazie piccola, ma ora basta parlare di me, perché non mi racconti qualcosa di te?>> Le domandai inclinando la testa proprio come aveva fatto lei con me dimostrandole il mio interesse.
Non volevo che l'argomento lavoro di prolungasse più di tanto anche perché non volevo raccontarle la mia ricerca disperata che mi portava essere totalmente apatico.
Se avessi cambiato argomento allora sarei riuscito a distrarre per una volta la mia mente da quei miei soliti e frustranti pensieri. Volevo essere tranquillo, senza che ulteriori questioni mi tornassero in mente prendendo il sopravvento.
Così Sun-Hi iniziò a parlare raccontandomi tante cose della sua vita <<Va bene! Vado all'asilo e poi andrò in prima elementare. La nuova scuola mi fa paura ma il mio papà mi ha detto che sarà bello perché imparerò tante cose. Sarò insieme alla mia migliore amica, si chiama Min-so, insieme giochiamo a casa sua e non litighiamo mai!>>
Mentre parlava si percepiva benissimo la sua felicità nel raccontarmi tutto su di lei, infatti l'ascoltavo attento ed interessato proprio perché volevo che si sentisse a suo agio parlando con me.
<<Sono sicuro che le elementari ti piaceranno tanto, vedrai ti divertirai.>> Le dissi incoraggiandola.
Dopodiché incrociò le braccia e disse <<Da grande voglio lavorare come fai tu. Il tuo lavoro è bello ma io voglio diventare una pasticcera proprio come il mio papà!>> Abbassò lo sguardo ma non sembrava triste, al contrario sembrava essere concentrata su qualcosa che stava evidentemente pensando <<Da quando la mamma non c'è più lui lavora tanto infatti io sto insieme ai nonni quando lui non c'è. Per questo da grande voglio diventare come lui così posso aiutarlo.>>
Sentendo le sue parole rimasi sorpreso dalla sua grande voglia di aiutare il padre, il suo sguardo deciso e determinato mi fece capire quanto fosse seria e quanto avrebbe lavorato duramente per riuscire a raggiungere il suo obbiettivo. Rimasi stupito anche perché in lei vedevo la stessa determinazione che anche io da bambino avevo per raggiungere il mio.
Sun-Hi rimase immobile smettendo di parlare allora mi alzai ed avvicinandomi a lei misi la mia mano sulla sua testa arruffandole un poco i capelli <<Brava Sun-Hi, è bello che tu abbia questo sogno e sono certo che ci riuscirai anzi, ne sono assolutamente sicuro. Lavora e studia così potrai aiutare il tuo papà.>> Le dissi dolcemente mentre continuavo ad accarezzarle il capo. Sun-Hi alzò la testa e mi guardò dritto negli occhi, notai immediatamente che si stesse leggermente commuovendo perciò, prima che potesse iniziare a piangere, mi abbassai alla sua altezza e l'abbracciai nuovamente senza dirle nulla.
In quel momento la sentii stringersi forte al mio petto <<Grazie hyung.>> Mi disse infine senza mai staccarsi da me.
<<Grazie a te.>> Replicai senza smettere di abbracciarla.
Sun-Hi aveva bisogno di tutto il sostegno possibile e se anche una mia singola parola poteva aiutarla a distrarla allora mi sarei fatto in quattro pur di farla sorridere nuovamente. Volevo che almeno quando parlava con me si dimenticasse del brutto incidente che stava vivendo.
Volevo che almeno lei ritrovasse la felicità che aveva perduto per questo dovevo evitare che si rimetesse a piangere. Non volevo che il suo piccolo viso furbo e gioioso si tramutasse nuovamente in un espressione triste. Avrei evitato tutto questo, glielo avevo promesso.
STAI LEGGENDO
-𝐼𝑙 𝑄𝑢𝑎𝑑𝑟𝑜 𝑆𝑡𝑟𝑒𝑔𝑎𝑡𝑜- 𝔎𝔦𝔪 𝔗𝔞𝔢𝔥𝔶𝔲𝔫𝔤
FanficKim Namjoon è un critico d'arte; insieme al suo assistente e amico Min Yoongi cercano disperatamente una persona che sia in grado di esprimere emozioni tramite la pittura. Stanchi della solita e banale monotonia si sentono frustrati per colpa di ar...