•Capitolo 22•

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Taehyung's pov

Dopo essere uscito da quella opprimente stanza ritornai in cucina per controllare se il mio stufato di manzo fosse pronto.
Volevo pensare a tutt'altro e, controllandolo, notai che mancavano ancora pochi minuti così sarebbe stato perfetto. Decisi quindi di preparare anche il riso; presi la sua confezione da uno scaffale e lo versai delicatamente, senza far cadere nessun chicco a terra, nel mio piccolo bollitore.
Mentre attendevo che il tutto fosse pronto iniziai ad apparecchiare la tavola per una sola persona.
<<Aish... È sempre così triste...>> pensai afflitto guardando quel singolo posto. Ormai ci dovevo fare l'abitudine, era da diverso tempo che vivevo da solo e allora perché mai solo adesso sentivo la solitudine? Stavo per caso sentendo la nostalgia dei miei genitori? No, non era per loro che sentivo questa sensazione di vuoto, anche se gli volevo un mondo di bene questo mio stato di leggera malinconia era dovuta al fatto di essere senza amici. Per quel poco che mi ricordavo a Daegu avevo diverse conoscenze ma dopo il mio incidente nessuno di loro si era fatto vivo, si erano come volatilizzati.
Quando mi trovavo ancora a Daegu avevo un piccolo gruppetto di amici, alcuni anche più grandi di me di qualche anno. Per questo motivo spesso e volentieri ci ritrovavamo a girovagare e a sfrecciare anche troppo pericolosamente per le strade poco frequentate con un'auto sportiva giapponese anni '90.
Ora che ci pensavo mi si foccalizzò in mente quel suo colore scarlatto e brillante <<Era davvero bella.>> Dissi pensieroso.
I miei compagni più grandi amavano le macchine d'epoca, soprattutto quelle più costose e io, che invece ero uno dei più piccoli, potevo solamente ammirare quelle stupende carrozzerie.
<<Chissà che fine hanno fatto i miei vecchi compagni...>>
Era probabile che non volessero più tra i piedi una persona che aveva dimenticato tutto e che aveva delle paure nascoste. Forse a causa del mio incidente ne avevano approfittato per allontanarsi proprio perché ero una palla al piede.
Parecchie volte a quel tempo mi domandavo se fossero veramente miei amici o solamente perché provenivo da una famiglia benestante.
<<Bah, chi se ne frega.>> Pensai scacciando quei pensieri inutili, stavo iniziando ad essere ridicolo, se ero venuto a Seoul era per ricominciare e cavolo, dovevo mettermi in testa una volta per tutte che dovevo vivere una nuova vita.

Passati quei pochi minuti sentii il bollitore fare un piccolo suono avvertendomi che anche il riso era pronto. Portai tutto a tavola e infine mi sedetti e iniziai a mangiare tranquillamente.
Ogni sera, mentre cenavo, leggevo i miei libri di pittura e fotografia.
Anche se li avevo letti e studiati parecchie volte avevo il bisogno di rileggerli ogni sera; non perché non ricordavo le cose a me insegnate ma proprio perché mi piaceva perdermi in quelle bellissime spiegazioni ben dettagliate con un insieme di immagini stupende. Anche se erano abbastanza complicati da capire ammiravo lo stile di scrittura che mi faceva perdere completamente in ogni singola parola.
Erano libri universitari acquistati nonostante non andassi all'università ma, se avevo bisogno di imparare di più sulle mie passioni, quelli erano ideali per arricchire la mia mente di informazioni. Mentre leggevo e sfogliavo quei preziosi libri mi gustavo il mio ottimo stufato e wow, era davvero buono. Il suo sapore era delicato e dolce, la carne tenera quasi si scioglieva in bocca, altrettanto le verdure e la salsa era fantastica, ottima con il riso. Era davvero un pasto coi fiocchi soprattutto se nel mentre sorseggiavo del buonissimo vino rosso di vecchia annata. Ero da diversi giorni che non mangiavo qualcosa di ottimo preparato da me.
Non mi accorsi di aver già finito la mia porzione, era talmente delizioso che la gustai velocemente.
<<Ahh... Sono sazio.>> dissi soddisfatto passando la mano sulla mia pancia. <<Dovrei fare il cuoco, sono decisamente bravo!>> esclamai tra me e me scherzosamente ma poi pensandoci bene non mi sarebbe dispiaciuto fare lo chef.
Lavorare come cameriere era, sì abbastanza divertente perché stavo a contatto con tantissime persone però non lo sentivo come un lavoro adatto in tutto e per tutto a me. Preparare dell'ottimo cibo sarebbe stato più gratificante che servirlo soltanto e anche se in cucina non si poteva stare direttamente a contatto con i clienti il lavoro da cuoco mi affascinava tantissimo. Certo, bisognava avere una qualifica e un minimo di esperienza per cui dovevo accontentarmi del lavoro che avevo già. Dovevo ringraziare il signor Chung per avermi raccomandato al proprietario del locale, non credevo che mi prendessero ma a mia sorpresa iniziai a lavorare subito. Fu un bene, i soldi lasciatomi dai miei genitori finirono abbastanza in fretta ma grazie al mio lavoro part-time ero riuscito a tirare avanti sino ad oggi.
<<Oh beh, ora sistemiamo questo caos.>> Dissi alzandomi dalla sedia per poi iniziare a sparecchiare e a lavare i piatti. Dopo aver sistemato la cucina posi lo stufato rimanente in frigorifero per consumarlo nei giorni successivi.

-𝐼𝑙 𝑄𝑢𝑎𝑑𝑟𝑜 𝑆𝑡𝑟𝑒𝑔𝑎𝑡𝑜-           𝔎𝔦𝔪 𝔗𝔞𝔢𝔥𝔶𝔲𝔫𝔤Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora