Tra miliardi di persone ho scelto te [In Revisione]

Capitolo 10

Tamara

Metto via i vestiti di Aurora.  Mi fa male sapere che lei è in ospedale e sta lottando con tutte le sue forze mentre le sue cose sono ancora qua. Non volevo nemmeno piangere davanti a Lucas, non mi piace mostrarmi fragile agli altri, preferisco nascondere la mia faccia sotto il cuscino e piangere la notte, ma alla fine l’emozione ha sovrastato la parte razionale e non ho potuto trattenermi.
Ad un certo punto Lucas mi trascina fuori dalla stanza, mi fa cambiare i vestiti e mi dice che si esce fuori.
-Ma non me la sento di uscire, non sono in vena di divertirmi.
-Invece tu uscirai con me, se non con le buone allora con le cattive. Conto fino a  tre e se non ti alzi da questo maledetto letto ti metterò in spalla e ti ci trascinerò fuori.
Uno….
E io sono ancora sul letto, non me la sento proprio.
Due…..
Però forse farà bene distrarmi un po’.
E tre!
-Va bene mi alzo!  Sei contento?
-No!
-Come no? Guarda che mi rimetto sul letto.
-No, intendevo dire che non sono contento perché manca qualcosa.
-Che cosa?
Intanto mi guardo in giro, per capire a cosa si sta riferendo, quando mi si avvicina, forse troppo, e guardandomi intensamente negli occhi mi dice:
-Manca un bel sorriso!
-Ah ok, mi ero spaventata. Pensavo di aver dimenticato il portafogli.
Ci mancava poco e ci saremmo baciati di nuovo. Non posso rovinare la nostra amicizia per queste cose. Non me lo posso permettere.

Quando scendiamo insieme c’è la mia migliore amica che sta parlando con mia zia. Sono sedute sul divano e non appena io e Lucas ci avviciniamo loro smettono di parlare all’improvviso come se non volessero che le sentissi.
-Noi andiamo fuori a fare un po’ di shopping, vuoi aggregarti anche tu Sara?
-Certo perché no?
Speravo di uscire solo con Lucas ma non sarebbe stato carino lasciare in casa Sara che non vedo da tanto tempo. Forse questo vuol dire che io non gli piaccio veramente, che mi considera solo un’amica e basta? O forse lo ha fatto per gentilezza? Infondo lui è gentile con gli altri ed è una caratteristica che oggi giorno, non tutti i ragazzi hanno. Nonostante la presenza di Sara, in questo momento, non sia particolarmente gradita credo che mi divertirò ugualmente.
Prima di uscire fuori di casa mi si avvicina Sara e mi dice di cosa stavano parlando lei e mia zia:
-Ecco lei mi ha detto che tu quest’estate vai da sola al mare e tua zia mi ha invitata così ti potrò fare un po’ di compagnia che ne dici?
Cavoli ci mancava solo questo! Né lei né mia zia sanno che ci sarà anche Lucas con me. E ora che faccio? Non posso nemmeno dire di no. Vabbè credo che se glielo spiegherò quest’estate lei mi capirà.
-Certo che si. Mi farebbe molto piacere passare l’estate con te.
- E dove andremo di preciso?
-Ah ora è troppo presto per saperlo ma te lo farò sapere una settimana prima, promesso. Ti posso dire soltanto che si tratta di un resort, ci saranno un sacco di attività da fare e tantissimi animatori.
-Animatori hai detto? Qua vedo già noi due che ci proviamo con due fustoni belli muscolosi e abbronzati.
-Ma che stai dicendo? Ahahaha. Semmai sarai solo tu, io credo che sarò  più concentrata a fare delle attività e a prendermi tanto sole. Ne ho davvero bisogno visto che di solito sono impegnata o con gli esami o con il lavoro e rimango bianca come una mozzarella.
-Ah beh giusto tu hai già Lucas!
-Ma che dici? Noi due siamo solo amici!
Credo che abbia capito tutto, sono una persona sgamabile, un libro aperto insomma.
-Dico solo quello che si vede e si percepisce nell’aria.
-Da quand’è che sei diventata una sensitiva? Cosa mi sono persa in tutti questi anni? Non dirmi che ti sei fatta qualche tatuaggio e io non sapevo nulla! Quanti altri segreti custodisci?
-Ey non cambiare il discorso Tamara. Stavamo parlando di Lucas. Lui ti piace?
Oddio e adesso che cosa le dico? Continuo a negare o le dico la verità? Mi posso fidare o rovinerà tutto?
Ma prima di risponderle Lucas ci chiama e ci dice di raggiungerlo fuori casa.
Fiuu, menomale, ancora una volta ho scampato una situazione imbarazzante. Però è vero non riesco a nascondere i miei sentimenti per Lucas è più forte di me. Mi chiedo solo come mai lui non se ne accorga di tutto ciò. Che non capisca che oltre all’attrazione fisica che in qualche modo ci lega- perché finiamo sempre o quasi a baciarci- c’è anche questo sentimento forte e profondo che non saprei come chiamare. Forse definirlo amore è troppo presto, anche se ci conosciamo oramai da due anni, io direi che è un forte affetto. Si proprio quello. Insomma come fa a non comprendere che provo dell’affetto per lui? E se anche Lucas provasse le stesse cose e si facesse mille problemi come me? Non lo so ma forse quest’estate lo scoprirò. Magari sarà la volta buona.
Intanto che faccio tutti questi pensieri arriviamo già al centro commerciale e cominciamo a girare per vari negozi.
-Ragazzi vi lascio soli un attimo che vado da Zara che ho visto una bella maglietta.
Ci avvisa Sara
-Va bene poi ci mettiamo d’accordo su dove trovarci!
Urla Lucas quando lei oramai è lontana.
-Noi che facciamo nel frattempo?
-Noi ci prendiamo un bel gelato che ti avevo promesso e poi andiamo dove vuoi tu. Questa è la tua giornata e ti devi divertire e soprattutto liberare la mente dai pensieri negativi okay?
-Okay va bene.  Ahaha
-Perché ridi?
-Ma no niente, mi hai fatta ridere.
--Beh questo era mio intento
Dopo aver preso il gelato, io alla menta e cioccolato e lui alla panna e fragola, ci incamminiamo verso l’H&M e cominciamo a guardarci un po’ intorno, finché non arriva una commessa a chiederci se abbiamo bisogno d’aiuto.
Vedo però che l’espressione di Lucas muta improvvisamente e si fa tra il cupo e l’arrabbiato e io non capisco il perché.
-No grazie, ci sono io ad aiutarla!
E mi trascina letteralmente fuori dal negozio. Come mai era così turbato?
-Ma si può sapere che hai Lucas?!
- Non ti preoccupare non è niente.
-Niente? No questo non mi sembrava un niente.
-E va bene ti spiegherò tutto ma andiamo in un altro negozio okay?
-Va bene.
E ci incamminiamo di nuovo in un silenzio alquanto imbarazzante. Intanto attendo con ansia e curiosità di capire perché abbia reagito in questo modo alla vista della commessa. Una cosa certa è che lui la conosceva bene ma perché fosse così turbato non ne ho idea. Ma presto lo scoprirò.