Capitolo 5

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Aurora

Sono qui in terapia intensiva oramai da troppo tempo, ho già perso i miei magnifici capelli e metto una parrucca. Non è proprio la stessa cosa ma è meglio che mostrare la mia testa nuda, spogliata da tutto, dalle protezioni e soprattutto spogliata dalla forza e carattere che solo i capelli riuscivano a dare. Sapete quand’ero piccolina e ancora sana mi lamentavo spesso dei miei capelli, perché li avevo voluti biondi come il grano o rossi come il sangue. Da quando però mi sono ammalata ho capito che si comprende davvero il valore di una cosa o una persona solo nel momento in cui la si perde e a me i capelli mancano tantissimo. Quanto è stata fortunata mia sorella Tamara, lei ha tutto ma non se ne accorge spesso. Anche se siamo gemelle lei non si è ammalata, ha un amico fantastico anche se mi sarebbe piaciuto vederli stare insieme, frequenta l’accademia dei suoi sogni, lavora. Insomma ha tutta una vita davanti a sé, il mio futuro invece è incerto e non so se l’operazione che dovrò fare funzionerà. A distrarmi dai pensieri è proprio Tamara che entra con un enorme mazzo di fiori.
¬-Si può?- mi chiede Tamara
-Certo sorellina entra pure.
Lei si siede su una sedia di fianco al mio letto e mi porge un enorme mazzo di fiori
-Sono da parte della zia- aggiunge e me li dà nelle mani, ma subito dopo si accorge che non forza per tenerli quindi prima che cadano per terra me li mette in un vaso su un comodino.
-Scusami, mi dispiace, non volevo. A volte mi dimentico che queste terapie sono davvero estenuanti- e inizia a piangere.
-Tamara tranquilla non è successo nulla davvero, ora non piangere ti prego.
-Non ci riesco proprio. Perché la stessa cosa non è capitata anche a me? Siamo gemelle e nessuno ci può separare, nemmeno una malattia
-Ascolta tu non devi sentirti in colpa, il destino è stato crudele si, ma alla fine ho capito che la salute e la vita oltre all’amore hanno un valore grande e che spesso sottovalutiamo nel momento in cui abbiamo tutto. Tamara tu hai ancora tutto e devi essere grata al signore per tutte queste cose belle della vita. Perciò non piangere più e sorridi alla vita come fanno tutti i bambini della sezione oncologia.

Sai quando vado a fare le trasfusioni vedo quei bambini che nonostante tutto sorridono, si godono ogni istante della loro vita e li basta pochissimo per essere felici. Davvero sorridi in ogni momento sorellina.
- Sarà molto difficile ma ci proverò Aurora.
Mi abbraccia forte forte e rimaniamo per un po’ così quando sento aprirsi la porta dalla quale vedo entrare Lucas e l’altro ragazzo di cui non ricordo il nome.













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