16- Tu ci torneresti a vivere a casa nostra?

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Erano passate all'incirca due settimane da quando io e Niccolò eravamo di nuovo diventati un "noi" e le cose andavano alla perfezione, nonostante quelle piccole litigate, sopratutto dovute alla gelosia.
L'ultima era avvenuta la sera precedente, essendo venerdì eravamo in discoteca e io avevo incontrato Alessandro e mi ero avvicinata a lui per salutarlo, ovviamente Niccolò non la prese molto bene e quando lui mi abbracció ci mancava poco che gli tirava un pugno, fortunatamente però avevamo risolto il tutto in qualche minuto.

Anche quella mattina, io e Gaia eravamo di turno al bar e dopo le lunghe due ore di affollamento date dalle colazioni avevamo di nuovo ripreso a respirare.

"Buongiorno" Priscilla ovviamente era sempre presente e anche quella mattina ci aveva raggiunto per il suo immancabile caffè, che Gaia dopo averla salutata aveva subito iniziato a preparare.

"Buongiorno tesoro" risposi stampandole un bacio sulla guancia mentre passavo accanto alla ragazza con il vassoio sotto braccio dopo aver servito i due caffè ai nostri clienti abituali del sabato mattina, per poi raggiungere Gaia dall'altra parte del bancone.

"Hai bevuto un po' ieri sera, eh?" Dissi ridendo e ripensando alla scena di lei che si strusciava con Cocco sopra al tavolo che avevamo preso.  Gaia, ricordando anche lei la scena, scoppiò a ridere mandandomi poi un occhiata.

"Credo di si, non mi ricordo molto" disse poi la ragazza aspettando che arrivasse il suo caffè e cercando di ricordare ciò che era successo la sera precedente dopo il suo terzo drink.

"Oh, noi si" era stata Gaia a prendere parola stavolta servendo il suo solito caffè a Priscilla, mentre io tirai una gomitata alla bionda scoppiando poi di nuovo a ridere.

"Che ho combinato?" Priscilla era rimasta incantata per qualche secondo mescolando il suo caffè mentre alzó gli occhi al cielo, conoscendo benissimo sia me che Gaia sapeva come intendere la nostra reazione.

"Sei sicura di volerlo sapere?" Chiesi sfilando il mio telefono dalla tasca del mio grembiule, lei annuì leggermente e così io feci partire il video che le avevamo fatto la sera precedente e glielo mostrai, vedendo la sua espressione cambiare da sconvolta a divertita, mentre io e Gaia non riuscivamo a smettere di ridere beccandoci anche qualche occhiataccia dalla mora.

***

La mattinata fortunatamente era passata velocemente e dato che la notte precedente non avevo dormito un granchè, non vedevo l'ora di tornarmene a casa e buttarmi sul divano.

"Dove andate tutte di fretta?" Ero appena uscita dal bar e mi ero appena accesa una sigaretta, la sua voce l'avrei sempre riconosciuta tra mille.

"Tu non dovresti essere in studio?" Chiesi avvicinandomi a Niccolò stampandogli un dolce bacio sulle labbra mentre Gaia fece la stessa cosa con il suo ragazzo.

"Dovrei ma mi sono preso una giornata libera. Voglio portarti in un posto" io sorrisi e in quel momento tutta la stanchezza che avevo addosso sembró completamente scomparire lasciando posto all'adrenalina e alla curiosità di scoprire dove voleva portarmi.
Annuì semplicemente per poi salutare Gaia e Adriano con due baci sulla guancia.

"Dove andiamo?" Chiesi salendo in macchina sorridendo al mio ragazzo, notando che lui prese qualcosa dal sedile posteriore per poi porgermi un mazzo di fiori. Erano esattamente dieci rose rosse con al centro un girasole, sapeva quanto amavo quel fiore.
Lo baciai dolcemente sussurrandogli qualche grazie, mentre lui in risposta approfondì il bacio.

"Non ci provare nemmeno, lo sai che sono una tomba" disse staccandosi leggermente dalle mie labbra per poi allacciare la cintura e mettere in moto la macchina.

Dietro a te, er Colosseo nun se vede. -UltimoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora