12- Io e te non stiamo insieme

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"Hai presente Marco? Il tuo collega che abbiamo incontrato l'altro giorno?" Con l'aiuto mio e di Priscilla, Gaia era riuscita a portare quasi tutta la sua roba a casa mia in un pomeriggio così decise di trasferirsi definitivamente il giorno stesso. Era già mattina inoltrata e stavano consumando la nostra prima colazione da coinquiline, fortunatamente era il giorno di chiusura per il riposo del bar e così avevamo una giornata tutta per noi. Io annuì ancora assonata inzuppando il biscotto nel caffè caldo.

"Mi ha chiesto di uscire" alzai lo sguardo verso di lei e notai uno strano sorrisetto comparire sul suo viso, uno sguardo che conoscevo molto bene.

"È un bel ragazzo, no?" Chiesi cercando di capire che cosa passava dentro la sua testolina.

"Diciamo, ma accettando potrei far ingelosire Adriano" ero certa che aveva un piano tutto suo e che non avrebbe accettato un invito soltanto per il semplice gusto di uscire con un bel ragazzo, erano anni che stava sotto per Adriano e avevo rifiutato qualsiasi invito avesse ricevuto. Era una bellissima ragazza e non capivo questa ossessione per il castano, tanto che si fosse trovata avanti Chris Hemsworth o Jason Momoa non li avrebbe nemmeno guardati.

"Non credo che sia un buon piano, Adriano sta iniziando adesso a vederti diversamente, se tu esci con un altro lui mollerà il colpo all'istante" conoscevo Adriano abbastanza bene da sapere che l'idea di Gaia l'avrebbe soltanto allontanato, ma la mia migliore amica non la pensava allo stesso modo.

"Niccolò ha fatto di tutto quando ha saputo di Alessandro, perché Adriano non dovrebbe fare lo stesso?" Chiese lei speranzosa del fatto che potessi almeno un minimo darle ragione, era perfettamente consapevole che la sua idea fosse folle però sperava che tutto ciò servisse a far svegliare Adriano.

"Gaia, io e Niccolò abbiamo un passato alle spalle, non puoi paragonarti a noi" dissi abbassando lo sguardo finendo di bere il mio caffè amaro. Il mio sguardo si rabbuiò e Gaia lo colse subito capendo che aveva appena toccato un tasto dolente. Io guardai il telefono sbloccando lo scherzo sperando un suo messaggio, ovviamente la speranza morì all'istante.

"Non si è ancora fatto sentire?" Sapevo che Gaia avrebbe aperto l'argomento. Io scossi la testa in segno di negazione per poi alzare le spalle e posare le due tazzine nel lavandino, dato che anche la ragazza davanti a me aveva finito il suo caffè.

"Perché non lo chiami?" Chiese lei ovvia guardandomi con dispiacere.

"Gaia è stato lui a dirmi che ci saremmo visti ieri sera e poi è sparito. Gli ho già mandato un messaggio e non voglio pressarlo, avrà semplicemente cambiato idea" dissi io rollando la mia sigaretta e quella per Gaia. Lei prese il mio viso tra le mani obbligandomi a guardarla negli occhi.

"Sarè non dir cazzate, non ha cambiato idea. Avrà sicuramente avuto un contrattempo" disse lei per poi lasciare il mio viso mentre io in quel momento ero più nervosa che mai. Il giorno prima al bar le sue uniche parole erano state 'ci vediamo stasera' ma poi era sparito nel nulla, avevo provato a mandargli un messaggio senza ricevere una risposta. Notai però una notifica sul telefono, vedendo che aveva appena pubblicato una foto.

"Non ha tempo per mandarmi un messaggio ma ha tempo per pubblicare?" Dissi quasi con retorica mostrando la foto a Gaia, la foto mostrava lui che si stava bevendo una birra con Cassio e Cocco, riconobbi subito la via accanto all'honiro. Capivo se era stato impegnato, ma almeno un messaggio, se ci tieni ad una persona non credo che ti costi tanto.

"Gioca la stessa carta" Gaia mi guardò con un sorriso malizioso mostrandomi una foto che mi aveva fatto la sera prima. Capì subito la sua idea malsana tanto che la guardai scettica anche se poco dopo cedetti al suo sguardo.

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Dietro a te, er Colosseo nun se vede. -UltimoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora