22- Pure davanti a 'sto spettacolo, nun riesco a smette de guardà a te

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Il raggio di luce che entrava dalla finestra mi costrinse ad aprire gli occhi, nonostante fossero soltanto le sette di mattina e avevo il giorno libero dal bar.
Niccolò, accanto a me, dormiva beatamente con la bocca semichiusa e un braccio appoggiato sulla mia vita, con il quale stringeva il mio corpo.

Lo guardavo dormire nella sua solita posizione e guardandomi intorno non riuscì a trattenere un sorriso.
Erano passati più di  sei anni da quando avevo incontrato Niccoló, inutile dire che all'inizio proprio non lo reggevo. Ma si sa, i grandi amori nascono così, e Niccolò era esattamente questo, l'amore più grande che avessi mai avuto. E nessuno avrebbe mai potuto competere con tutti i pregi, i difetti e le sfaccettature di Niccolò.
Nonostante erano parecchie le volte che desideravo prenderlo a schiaffi, alla fine la voglia di un bacio, la voglia di unire i nostri corpi superava sempre ogni cosa.

Il leggero lenzuolo di seta copriva i nostri corpi nudi su quel letto, la finestra aperta faceva entrare quel leggero vento mattutino che faceva muovere i nostri capelli.
Tutte le nubi e le tempeste degli ultimi mesi, degli otto mesi di silenzio, tutte le nostre paure in quel momento erano svanite.
In quel momento eravamo soltanto Sara e Niccolò, in quel letto, il nostro letto.

Dopo tanto eravamo tornati a vivere a casa nostra, quella casa che anni prima avevamo scelto insieme in ogni minimo dettaglio, dalla nostra camera da letto alla cucina.
Niccolò muguló qualcosa di simile ad un "buongiorno" facendomi poi uscire una piccola risata.

"Buongiorno anche a te amore mio" il sorriso che avevo dipinto sul viso non aveva nessuna intenzione di andarsene, lui lentamente aprì gli occhi sorridendo a suo volta, mentre io gli stampai un bacio sulle labbra che lui non perse tempo ad approfondire.

"Il buongiorno migliore di sempre" lui pronunció queste semplici parole staccandosi di poco dalle mie labbra per poi tornare a baciarmi facendo intrecciare le nostre lingue tra di loro. Io appoggiai delicatamente una mano sul mio seno tenendo il lenzuolo bianco che lentamente stava scivolando dal mio corpo, ma Niccolò non era molto d'accordo con il mio gesto.

"Ma la smetti? Ti ho visto un milione di volte nuda e sei stupenda" lui spostó la mia mano lasciando scivolare il lenzuolo lungo il mio corpo osservando il mio corpo nudo in ogni minimo dettaglio e iniziò a baciare la mia spalla fino a scendere al mio seno.

"Non hai bisogno di coprirti" disse ancora mentre le sue labbra scivolavano lungo il mio petto, io diventai rossa come un peperone e ovviamente il tutto non sfuggì a Niccolò che fece una piccola risata vedendomi. Nonostante fossero passati anni e nonostante, come diceva lui, mi avesse vista nuda un milione di volte, ancora mi vergognavo dato che non ero pienamente soddisfatta del mio fisico e dato che avevo sempre paura che un giorno potessi  smettere di piacergli. E nonostante le litigate, le notti passate a fare l'amore e tutto ciò che era successo, era innegabile che Niccolò mi facesse lo stesso effetto di sempre.

"Dovremmo alzarci" dissi con quel poco di lucidità che era rimasta in me mentre lui sbuffó consapevole che a breve sarebbero venuti i nostri amici. Infatti avevamo deciso di passare tutti insieme una giornata al mare, era appena arrivata l'estate e fortunatamente le temperature non erano ancora altissime.

"Dobbiamo per forza?" Lui affondó il suo viso sul cuscino, mentre io mi alzai coprendo ancora una volta il mio corpo beccandomi così un cuscino addosso da Niccolò.

"Muoviti o ti faccio alzare a forza, intanto vado a fare la doccia" uscì dalla camera dirigendomi verso il bagno e soltanto quando lasciai cadere il lenzuolo bianco sul pavimento sentì delle braccia cingermi la vita, mentre le labbra del mio ragazzo lasciavano dei dolci baci sulla mia spalla.

"Che stai facendo?" Dissi voltandomi leggermente mentre, per l'ennesima volta, il mio corpo aveva deciso di lasciarsi andare e non rispondere più ai miei comandi.

Dietro a te, er Colosseo nun se vede. -UltimoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora