Stephen Strange [❤ rosso]

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< Pronta per l'allenamento?>
Mi chiede mentre entra nella piccola palestra del santuario.
Mi slaccio la felpa che stavo indossando e la appoggio su una piccola sedia che c'è lì vicino.
< Prontissima!>
Rispondo con tono sicuro.
Stephen mi sta aiutando ad esercitarmi con le arti mistiche da ormai un paio di mesi e grazie a lui sono migliorata tantissimo.
< Bene! Iniziamo.>
Ci mettiamo l'uno di fronte all'altra e iniziamo a sfidarci.
Ogni allenamento per noi è come una sfida, nessuno dei due ha intenzione di perdere e questo mi diverte parecchio dato che sono da sempre stata molto competitiva.
Continuiamo a sfidarci per non so quanto tempo e, nonostante la stanchezza che inizio a provare, non ho intenzione di arrendermi lasciandogli guadagnarsi la vittoria così facilmente.
La sfida continua ma, facendo un passo all'indietro, poso male il piede e cado trascinando con me Strange che stava cercando di mantenermi in equilibrio.
Finisco sotto il corpo di Stephen che si appoggia immediatamente sui gomiti per far si che io non abbia tutto il suo peso addosso.
< Tutto bene? Ti sei fatta male?>
Chiede con tono preoccupato guardandomi negli occhi.
Solo ora mi accorgo di quanto i nostri visi siano vicini e di quanto la posizione in cui siamo sia compromettente. Scuoto la testa mentre sento le mie guance scaldarsi.
Strange non la smette di guardarmi negli occhi e pian piano avvicina il suo viso al mio. Le nostre labbra si sfiorano, i nostri petti si alzano e si abbassano molto più velocemente del normale mentre i nostri cuori si sincronizzano l'un l'altro.
< I tuoi occhi... sono stupendi.>
Sussurra facendomi rabbrividire.
Il mio corpo sta andando a fuoco e il mio cervello sta andando in tilt.
Penso che non abbia mai desiderato così tanto baciare una pesrona come lo sto desiderando in questo preciso istante!
Strenge avvicina ancora di più il suo viso al mio e finalmente fa unire le nostre labbra.
Il bacio diventa subito passionale, le nostre lingue si incontrano ed iniziano a danzare insieme. Le mie mani si posano sulle sue guance per assicurarmi che lui non si stacchi da me nemmeno per un istante.
Inverto le posizioni senza staccare le mie labbra dalle sue e finisco a cavalcioni su di lui.
Strange si alza col busto da terra facendo alzare anche me, le sue mani finiscono sui miei fianchi mentre le mie si intrufolano tra i suoi capelli.
Scende con i baci fino ad arrivare al mio collo e lascio cadere la mia testa all'indietro così che lui abbia più spazio con il suo viso.
Inizia a succhiare la mia pelle più sensibile lasciando dei segni violacei.
< Stephen... tu sei il mio maestro.>
Mentre parlo stringo la stoffa dei suoi vestiti tra i miei pugni e cerco in tutti i modi di trattenermi dal non gemere.
< Lo so... ma se continui ad allenarti come hai fatto in questi ultimi mesi, sicuramente io non ti servirò più come maestro.>
Dice fermandosi con la tortura sul mio collo, alza il viso e ci guardiamo per un pò di secondi.
< Forse è meglio andare in camera...>
Sussurra con voce quasi impercettibile.
Annuisco e sto per alzarmi dalle sue gambe, ma lui posa le sue mani sulle mie cosce non permettendomi di alzarmi. Lo guardo confusa e solo dopo realizzo che la stanza è completamente cambiata in meno di un secondo. Siamo nella sua camera da letto, più precisamente lui è seduto sul suo letto ed io sono ancora sopra di lui.
Non faccio in tempo a dire nulla che Strange fa unire nuovamente le nostre labbra in un bacio un pò più dolce rispetto a prima.
Prende la mia maglietta ed inizia a sfilarla lasciandomi in reggiseno.
Cambia le posizioni ed io finisco sul materasso sotto di lui. Lo aiuto a togliersi i suoi vestiti fino a farlo rimanere solo in boxer. Poi lui mi aiuta a sfilarmi i pantaloni della tuta che indossavo lasciando in intimo anche me.
Raggiunge le mie labbra e mi lascia un bacio a stampo.
Porta le sue mani dietro la mia schiena vicino al gancio del reggiseno, lo slaccia e poi me lo sfila lasciando liberi i miei seni. Tento di coprirmi un pò con le braccia, ma Stephen mi sposta le mani con molta delicatezza.
Mi bacia entrambi i seni e poi scende con i baci sulla mia pancia per poi arrivare fino all'elastico delle mie mutandine. Con le mani inizia a portare il mio intimo verso il basso spogliandomi così anche del mio ultimo indumento.
Si toglie anche lui i boxer rimanendo completamente nudo.
Il mio respiro accelera ed il mio cuore sembra pronto ad uscire dalla mia cassa toracica.
Raggiunge le mie labbra e mi lascia un delicato bacio a stampo.
< Rilassati.>
Mi ordina con un sussurro.
Cerco di fare come dice lui e faccio un respiro profondo tentando di calmarmi un pochino. Chiudo gli occhi e cerco di godermi il momento al meglio che posso.
Strange mi allarga le gambe e si posiziona per poi entrare in me delicatamente.
Stringo le lenzuola del letto mentre un gemito esce dalla mia bocca. Inizia ad andare pian piano avanti e indietro col suo bacino iniziando a dare delle spinte dolci.
Dopo quasi un minuto riapro gli occhi e dal suo sguardo capisco che mi sta chiedendo un pò di più.
Annuisco e Strange mi sorride iniziando a dare spinte più veloci e più profonde.
< T/n!>
Urla quasi preso dalla troppa eccitazione.
Dei gemiti forti iniziano ad uscire dalla mia bocca e sposto le mie mani dietro al collo di Stephen facendo avvicinare il suo viso al mio. Faccio unire le nostre labbra e finalmente i gemiti iniziano ad essere soppressi dai baci.
Sento le mie gambe iniziare a tremare e dopo poche altre spinte arrivo all'apice del piacere e lui poco dopo di me.

Stephen si stende accanto a me e mi sposta una ciocca di capelli che mi è finita sul viso.
< È stato... a dir poco magnifico!>
Sorrido e torno a baciarlo, ma ad interromperci è qualcuno che bussa alla porta.
< Stephen. Tutto bene? Sentivo dei rumori strani provenire dalla tua stanza.>
Dalla voce capiamo entrambi che si tratta di Wong.
Strange copre sia me che se stesso con la coperta e poi si passa nervosamente una mano tra i capelli.
< Tutto bene! Non preoccuparti.>
Risponde ad alta voce così che Wong lo possa sentire per bene anche dall'altra parte della porta.
< Ma a quest'ora, solitamente, non hai l'allenamento con T/n?>
Mi porto una mano davanti alla bocca per cercare di trattenere le risate mentre il mio maestro mi guarda esasperato.
< Si, ma oggi non mi sentivo al meglio, così ho chiesto se potevamo recuperare un'altra volta.>
< Va bene... riprenditi.>
Dice infine Wong. Si sentono i suoi passi allontanarsi e poi pian piano non si sente più nulla.
Mi scappa una piccola risata e Stephen scuote la testa.
< Cosa ridi? Ci stava per scoprire! Comunque... dov'eravamo rimasti prima?>
Fa finta di pensarci massaggiandosi con la mano il mento.
< Ah si! Ci stavamo per baciare.>
Detto questo fa unire nuovamente le nostre labbra ed iniziamo il secondo round stando attenti a non fare troppo rumore sta volta.

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