Carol Denvers [💚 verde]

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Finisco di mettere l'ultimo piatto dentro la lavastoviglie e uno strano rumore attira la mia attenzione.
Il rumore continua e diventa sempre più forte.
Penso provenga dal giardino...
Mi asciugo velocemente le mani con uno straccio e poi guardo fuori dalla dalla finestra. C'è uno strano bagliore di luce proprio in mezzo al prato.
Di nuovo gli alieni?
Continuo a guardarlo attentamente e solo dopo pochi secondi capisco di cosa si tratta, o meglio di chi.
Un sorriso si forma sul mio volto e subito esco di casa per avvicinarmi.
Il bagliore di luce finisce e finalmente riesco a vederla.
< Carol!>
Urlo il suo nome mentre i miei occhi si riempiono di lacrime.
< T/n!>
È qui! Non sto sognando.
Corro verso di lei che allarga le braccia e ci abbracciamo forte, proprio come quando ho scoperto che lei non era morta dopo l'incidente.
< Pensavo di non vederti più!>
Sussurra a bassa voce.
Probabilmente si riferisce al fatto che, per colpa di un alieno pazzo di nome "Thanos", io e metà dell'universo siamo scomparsi per cinque anni.
< Beh siamo pari! Ora hai capito cosa abbiamo provato io e Maria quando pensavamo di averti persa...>
Dico mentre divido l'abbraccio per vederla in faccia.
Ha gli occhi lucidi e arrossati, una lacrima le sta colando sulla guancia e le sue labbra formano un bellissimo sorriso.
Le asciugo la lacrima con l'indice e poi torno a guardarla dritto negli occhi.
Mi accorgo di starle fissando per molto, forse anche fin troppo tempo, così mi allontano un po' da lei abbassando un po' la testa per l'imbarazzo.
< Ti va del Thè?!>
Chiedo sperando che mi dia una risposta positiva.
Fortunatamente annuisce e un sorriso si firma spontaneo sul mio volto.

Metto l'acqua nel bollitore e accendo il fornello, poi prendo le tazze dalla mensola in alto ed infine i filtri per il thè. Porto tutto a tavola, ma non vedo più Carol.
Dov'è finita?
Sento il bollitore fischiare e mi volto verso i fornelli dove lei è lì che con la sua mano sta facendo scaldare più in fretta il thè.
Ci mettiamo entrambe a ridere e poi metto l'acqua nelle tazze con dentro i filtri. Ci sediamo entrambe a tavola ed iniziamo a parlare.
< Allora? Ho sentito che hai aiutato a salvare un intero universo.>
Inizio a dire mentre togliamo i filtri dalle tazze.
< Già, Thanos andava fermato! Fortunatamente ora è tornato tutto alla normalità. Gli Avengers sono stati davvero bravi, inizialmente li avevo sottovalutati un po'.>
Dice mentre mettiamo lo zucchero per poi sorseggiare il thè.
Mi continua a raccontare delle sue avventure nelle diverse galassie e anche di quando è andata con gli Avengers a cercare Thanos in un pianeta che non avevo mai sentito. Mentre parla non posso fare a meno di guardarle ogni minimo dettaglio. I suoi occhi che ho da sempre trovato stupendi, della sua risata contagiosa, del suo umorismo e della sua solarità nonostante tutto il suo passato.
< Mi sei mancata.>
Dice infine con il tono della voce più basso.
< Anche tu mi sei mancata.>
Dico sincera ed entrambe ci sorridiamo un po' imbarazzate.
Ricordo quando dopo l'incidente mi avevano detto che lei non ce l'aveva fatta. Penso di aver avuto una pugnalata dritta nel cuore. Io e Maria ci siamo sostenute a vicenda e per un periodo sono andata a vivere da lei insieme a sua figlia Monica. Ma per tre anni io ho sofferto di una forte depressione e nemmeno Maria riusciva ad aiutarmi.
Caccio via dalla mente questi pensieri e guardo fuori dalla finestra. Ormai è diventata sera tardi...
< Ti va di rimanere qui sta notte? Proprio come ai vecchi tempi, quando facevamo i pigiama party. Poi domani andiamo a casa di Maria e Monica, scommetto che saranno felicissime di vederti.>
Dico mentre prendo le tazze ormai vuote per metterle nel lavandino.
< Se per te non è un disturbo...>
Dice un po' insicura ed io mi volto verso di lei.
< Nessun disturbo! Anzi a me fa solo piacere avere della compagnia.>
Dico sorridendole e lei ricambia il sorriso.
Andiamo in camera mia e le passo un mio pigiama dal cassetto.
< Questo dovrebbe andare bene.>
Le dico porgendoglielo.
Lei lo prende ringraziandovi e poi va in bagno per cambiarsi mentre io faccio lo stesso mettendomi il pigiama che avevo lasciato sopra il mio cuscino sta mattina.
Lei torna poco dopo e, come avevo previsto, quel pigiama le va perfettamente.
< Ho pensato che possiamo dormire entrambe nel letto, il divano è scomodo...>
Dico mostrandole il mio letto matrimoniale.
Lei annuisce ed entrambe ci infiliamo sotto le lenzuola.
Entrambe ci stiamo dando la schiena.
< Buonanotte!>
Affermo mentre spengo la luce dell'interruttore sopra la testata del letto.
< Buonanotte!>
Mi risponde lei e subito dopo cala un silenzio tombale, l'unica cosa che si sente sono i nostri respiri e il ticchettio delle lancette dell'orologio.
Cerco di trovare una posizione più comoda e mi volto verso Carol che è ancora girata di spalle.
I miei occhi si abituano pian piano al buio e posso vedere meglio il contorno della sua schiena e i suoi capelli.
Dopo pochi secondi si volta pure lei e i nostri visi sono vicini, molto vicini...
Sento il mio cuore accelerare, il mio respiro diventare irregolare e il mio cervello non riesce più a ragionare.
Cosa mi sta succedendo?
Vedo i suoi occhi aperti che guardano attentamente i miei e poi sento la sua mano avvicinarsi alla mia appoggiata sul materasso. I nostri visi si avvicinano ancora di più, i nostri respiri si mescolano l'un l'altro e le dita delle nostre mani si intrecciano.
< T/n...>
Sussurra il mio nome facendomi venire i brividi sulla schiena.
< Carol...>
Sussurro a mia volta.
Queste emozioni che sto provando in questo momento non può essere provocato da una semplice amicizia, e se io provassi qualcosa per Carol? Qualcosa che va oltre l'amicizia...
Avvicino il mio viso ancora di più al suo fino a far unire le nostre labbra in un piccolo bacio casto e il mio cuore batte talmente tanto forte che mi sembra stia per uscire dalla cassa toracica.
Carol annulla nuovamente la distanza e ci baciamo ancora e ancora.
< I-io non pensavo che...>
Inizio a dire, ma Carol non mi permette di finire la frase.
< Ti amo T/n!>
Sorrido e mi vengono le lacrime agli occhi.
Ora capisco molte più cose...
Capisco il perché io abbia sofferto molto di più di Maria quando pensavamo che Carol fosse morta, ora capisco il perché sia stata male per tre anni e il perché quando sto con lei mi vengono le farfalle nello stomaco oppure il mio cuore batte all'impazzata.
< Ti amo pure io Carol!>
Questa non è amicizia, ma AMORE!
Ci baciano ancora e poi ci sorridiamo contente, fino a qualche secondo fa non avrei mai pensato che ciò che provavo per lei fosse amore... sono sempre stata abituata a pensare che la nostra fosse una normale amicizia, invece...
Ci addormentiamo abbracciate e finalmente felici entrambe.

***

Immagina richiesto da: Vanesa6745
Spero che ti piaccia!☺️

Questo è il mio primo immagina LGBT spero mi sia venuto bene e che vi piaccia.

Immagina e One Shots [MARVEL]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora