Bucky Barnes [💚 verde]

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< Lasciami! Ti supplico!>
Ma al posto di ascoltarmi l'uomo davanti a me mi stringe ancora di più la sua mano intorno al mio polso facendomi male. Mi tira con sé camminando lungo il marciapiede delle strade principali di New York. Con l'altra mano tiene stretta una pistola con l'indice già pronto per premere il grilletto.
La città è stata attaccata da dei terroristi mandandola nel completo caos.
Improvvisamente l'uomo mi butta a terra con una forte spinta e punta la pistola contro di me.
Altri uomini, tutti sono armati con pistole o mitra, si avvicinano e con loro ci sono altre persone innocenti che sono spaventate a morte. C'è chi piange, chi trema, chi implora pietà e chi prega. Sento il mio respiro accelerare sempre di più e una domanda, che probabilmente tutti gli ostaggi si staranno ponendo, mi passa per la testa.
Cos'hanno intenzione di fare a noi?
Passa qualche minuto, che sembrano durare un'eternità, quando improvvisamente sentiamo degli strani rumori. Volgo il mio sguardo verso l'alto e vedo Iron-man avvicinarsi a noi. Con i suoi raggi repulsori fa fuori qualche uomo col viso coperto, nel mentre arrivano anche gli altri Avengers e i terroristi cominciano a sparare senza alcuna pietà. Mi copro le orecchie e mi piego su me stessa sperando di uscire viva da questo incubo. Improvvisamente una mano mi afferra il polso, ancora dolorante a causa della stretta di prima, e mi obbliga ad alzarmi in piedi.
Inizia ad urlare in una lingua che io non conosco facendomi sobbalzare dalla paura, mi fa voltare di schiena con una spinta e sento la canna della pistola sulla mia nuca. Chiudo gli occhi e mi preparo alla morte, ma sento un forte gemito di dolore e poi un tonfo, come se un corpo fosse caduto a terra. Mi volto spaventata continuando a sentire il mio cuore battere forte. L’uomo col passamontagna è disteso a terra privo di sensi mentre davanti a me c'è un uomo, davvero bellissimo, con i capelli scuri e gli occhi chiari come il ghiaccio. In mano ha una pistola e solo dopo mi accorgo che il suo braccio è fatto di metallo. Sento il mio respiro bloccarsi, la vista offuscarsi e i muscoli sempre più deboli. Mi lascio completamente andare perdendo completamente i sensi.

Apro gli occhi pian piano e inspiro profondamente l'aria. Sento un forte dolore alla testa e al polso, ma non ci faccio subito caso.
Mi guardo un po' intorno e capisco di essere in una stanza a me completamente sconosciuta. Abbastanza spaziosa, con due piccole finestre che mostrano i palazzi vicini, un armadio non molto grande nel lato opposto e un letto matrimoniale dove in questo momento sono distesa.
Mi alzo col busto e la testa mi fa ancora più male, probabilmente mi sono mossa troppo velocemente. Guardo il mio polso e noto una fasciatura intorno ad esso.
Cos'è successo? Cosa ci faccio qui?
Improvvisamente la porta si apre e un ragazzo a me completamente sconosciuto si avvicina con un bicchiere d'acqua in mano.
< Hey… ti sei svegliata finalmente.>
Mi porge il bicchiere ma io lo guardo confusa.
Chi è?
< Non temere, se avessi voluto farti del male lo avrei già potuto fare molto prima…>
Dice mostrandomi quello che sembra essere una sorta di sorriso.
Decido di prendere e bevo un goccio d'acqua sentendo che è dolciastra.
< Ci ho messo un paio di cucchiaini di zuccheri, la tua pressione deve essere ancora abbastanza bassa.>
Faccio qualche sorso e subito dopo torno a guardare il ragazzo.
Ha dei capelli abbastanza lunghi castani, occhi chiari davvero bellissimi e, solo abbassando un po' lo sguardo, noto che la sua mano è fatta di metallo.
Torno immediatamente a guardarlo in faccia evitando di farmi domande sul come si sia procurato quel braccio meccanico.
< C-chi sei? Dove sono?>
Domandi guardandoti ancora un po' intorno alla stanza.
< Mi chiamo Bucky e sei a casa mia. C'è stato un attacco da dei terroristi qui a New York, ho visto che un uomo ti stava per catturare come ostaggio, ma sono riuscito a fermarlo in tempo.>
Rimango scioccata.
C'è stato un attacco terroristico? Non ricordo proprio nulla!
< Quindi… tu mi hai salvata?>
Chiedo incredula.
< Diciamo di sì… volevo portarti alla Stark Tower, ma sfortunatamente alcuni piani non sono accessibili a causa di un'esplosione e gli ospedali sono pieni di gente che è rimasta ferita dall'attacco. Non potevo lasciarti incosciente per strada e l'unica soluzione è stata portarti a casa mia.>
Mi fa un altro piccolo sorriso che ricambio.
Avvicino nuovamente il bicchiere alle mie labbra per bere un altro sorso d’acqua zuccherata e per evitare l'imbarazzante situazione.
< Te invece come ti chiami?>
Mi domanda facendo un passo vicino al letto.
Apro la bocca per rispondergli, ma mi blocco.
Come mi chiamo?
Fino ad ora mi sono chiesta chi lui fosse, ma non ho pensato al fatto che non so nemmeno io chi sia.
< I-io… io non lo so…>
Inizio ad andare nel panico e sento il mio cuore battere molto velocemente.
Il mio respiro diventa irregolare e le lacrime si formano sulle mie guance.
Vedo che Bucky si siede sul letto vicino a me e mi prende delicatamente la mano coperta dalla fascia, facendo molta attenzione a non farmi del male.
< Non temere, ti aiuterò io.>
Avvicina la mia mano alla sua bocca e stampa un piccolo bacio sul dorso facendomi venire mille brividi sul braccio.
Sembra un uomo di altri tempi!

 

Un mese dopo  
B

ucky spegne la televisione e io mi asciugo velocemente le lacrime.
< Dai… ti ha emozionato così tanto? È solo un cartone!>
Afferma mentre si alza dal divano mettendo a posto il telecomando.
< Lo so! Ma è bellissimo…>
Dico mentre mi alzo dal divano togliendomi la coperta calda da sopra le gambe piegandola velocemente.
Qualche altra lacrima continua a colare sulle mie guance e Bucky si avvicina a me asciugandomele con il suo indice. Ci guardiamo entrambi negli occhi e rimango incantata. Sono meravigliosi!
< Sai… sei bella pure quando piangi.>
Un sorriso spontaneo si forma sul mio viso lui lo ricambia subito.  
Questa nostra vicinanza mi ricorda qualcosa…
Improvvisamente una marea di ricordi invadono la mia testa facendomi quasi svenire di nuovo.
Mi è tornata la memoria! Ricordo tutto!
Il suo sguardo così vicino al mio, mi ha ricordato quando mi ha salvata da quel terrorista.
< Bucky! Io->
Non riesco a finire la frase che le sue labbra si uniscono alle mie in un bacio dolce e delicato. Un bacio che desideravo da quando ho visto per bene i suoi occhi per la prima volta.
< T/n… mi chiamo T/n.>
Dico una volta che le nostre labbra si separano e gli occhi di Bucky si spalancano.
< Ti è tornata la memoria.>
Annuisco contenta e lui mi abbraccia forte tra le sue braccia rassicuranti.
< Bisogna festeggiare!>
Dichiara e non faccio in tempo a dire nulla che lui mi prende in braccio a mo’ di sposa facendomi emettere un piccolo urlo di sorpresa portandomi verso la sua camera da letto.

***

Immagina richiesto da: Irene_Barnes
Spero ti sia piaciuto!😊

Mi scuso se ultimamente sono meno attiva, ma la scuola mi sta occupando tantissimo tempo e il mio tempo per scrivere è diminuito notevolmente. Non temete, tutte le richieste le scriverò e le pubblicherò il prima possibile☺

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