Bruce Banner [💛 giallo]

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Mi sento sollevare da delle braccia e sospiro aprendo leggermente gli occhi. Riesco a riconoscere il viso di Bruce nonostante la mia vista offuscata a causa della sonnolenza.
< Bruce…>
Sussurro mentre appoggio la testa sul suo petto sentendo il suo battito cardiaco.
< Si T/n, sono io tranquilla.>
Probabilmente è appena entrato in casa, conoscendolo sarà stato nel suo laboratorio per tutta la serata.
Mi porta fino al nostro letto e mi posa delicatamente sopra per poi coprirmi dolcemente con il piumone. Mi posa un bacio delicato sulla fronte e passa una mano tra i miei capelli.
< Buon anniversario amore mio.>
Mi lascia un altro piccolo bacio sulla guancia e poi si distende affianco a me addormentarsi poco dopo stringendomi a sé.

Mi sveglio sentendo un buonissimo profumo di caffè. Apro lentamente gli occhi e noto sul comodino un qualcosa di rosso che mi salta subito all'occhio.
Mi alzo a sedere allungando le braccia per stiracchiarmi e poi torno a guardare quell’oggetto rosso che prima aveva attirato la mia attenzione.
è una rosa rossa bellissima!
La prendo in mano delicatamente e la porto vicino al naso per inspirare il suo buon profumo. Scendo dal letto tenendo la rosa sempre in mano e vado in cucina per raggiungere mio marito che al momento è impegnato a preparare la colazione.
Poso delicatamente la rosa sul tavolo e abbraccio da dietro Bruce baciandogli delicatamente la guancia.
< Buongiorno e buon anniversario.>
Sussurro al suo orecchio per poi baciargli il lobo.
< Buongiorno a te e buon anniversario.>
Appoggio il mento sulla sua spalla e guardo cosa sta cucinando ai fornelli.
Pancake! Gli amo!
Mi stacco da lui e prendo un vaso dal salone riempiendolo d'acqua per poi metterci la rosa dentro così che si conservi meglio.
Bruce porta i pancake a tavola e iniziamo a fare colazione insieme.
< Ho una sorpresa per sta sera.>
Mi comunica dopo aver bevuto un sorso di latte macchiato caldo.
Rimango stupida da queste sue parole, lui solitamente non è un uomo che organizza sorprese e già oggi ha chiesto un giorno di ferie per poter stare con me tutto il tempo.
Sorrido e continuiamo a fare colazione tranquillamente.  
Una volta finito di mangiare Bruce esce per qualche secondo dalla cucina e torna con una grande scatola nera e bianca.
La posa davanti a me e fa un piccolo sorriso imbarazzato.
< Avanti, aprilo.>
Mi incita mentre torna a sedersi dov'era prima.
Apro delicatamente la scatola e guardo stupita il regalo all’interno.
< Bruce… è bellissimo!>
Dico mentre tiro fuori il bellissimo vestito rosso abbastanza provocante.
< Sono felice che ti piaccia.>
Dice sempre con del leggero imbarazzo.
Guardo meglio il vestito e comincio a pensare che qui ci sia lo zampino di qualcuno. Bruce non mi comprerebbe mai un vestito così…
Decido di non fare domande e mi avvicino a lui per dargli un tenero bacio sulle labbra.
< Grazie.>
Sussurro e ci scambiamo un piccolo sorriso.

<T/n ci sei? Sei pronta?>
Domanda da fuori alla porta mentre io finisco di mettermi il rossetto.
Mi guardo allo specchio e per qualche secondo, per assicurarmi di non aver scordato nulla e poi esco dal bagno.
Bruce mi guarda con uno sguardo strano, sembra sia rimasto incantato. In effetti non mi capita spesso di indossare vestiti del genere.
< Sei bellissima…>
Dice in un sussurro facendomi scaldare le guance dall’imbarazzo.
Lo guardo per bene pure io e noto che indossa un bellissimo smoking, ma non uno dei suoi soliti che indossa alle feste, questo è molto elegante.
Da dove lo ha tirato fuori?  
< Vogliamo andare?>
Domanda porgendomi il braccio.
Sorrido e mi avvicino a lui prendendogli il braccio per poi dirigerci insieme fuori casa.
<  Si può sapere dove stiamo andando?>
Chiedo mentre ci avviciniamo alla macchina.
< Tra poco vedrai. È una sorpresa.>
Mi risponde mentre mi apre la portiera della macchina come un uomo di altri tempi.
Lo ringrazio e mi siedo sul posto del passeggero. Una volta che mi sono assicurata che il vestito sia per bene dentro la macchina, lui chiude la portiera. Fa il giro della macchina e si siede al posto guida. La accende e parte verso il centro di New York con una mano sul volante e l'altra che tiene stretta la mia.
è strano sta sera, è fin troppo romantico per essere il solito dottore che conosco…
Non che la cosa mi dispiaccia, anzi mi fa piacere passare una serata così romantica.
Lascia un piccolo bacio sul dorso della mano senza distogliere lo sguardo dalla strada. Sorrido e poi volto il mio sguardo verso il finestrino per ammirare i grattacieli di New York.

Dopo circa venti minuti, Bruce parcheggia vicino ad un altissimo edificio, molto elegante.
Scendiamo dalla macchina e ci avviciniamo all'entrata mano nella mano. Entriamo nell’ascensore e Bruce clicca il pulsante per salire all'ultimo piano. Di sottofondo si sente la musica classica che esce dalle casse dell’ascensore. Io e Bruce ci scambiamo un sorriso dolce e poi guardo il nostro riflesso sullo specchio. Entrambi siamo davvero molto eleganti, solitamente noi stiamo a casa tranquilli, vestiti con delle semplici tute o con un jeans e maglietta.
Le ante dell'ascensore si aprono e davanti a noi vedo un bellissimo corridoio. Il pavimento ricoperto da una bellissima moquette rossa e ci sono molti vasi in cristallo appoggiati sopra dei tavolini in legno.
Camminiamo lungo il corridoio e per fortuna io mi tengo al braccio di Bruce, camminare sulla moquette con i tacchi non è affatto facile, soprattutto per una come me che non ci è molto abituata. Arriviamo fin davanti a delle porte in vetro, che vengono aperte da un signore che ci mostra un sorriso gentile. Ricambio il sorriso e mi guardo attentamente intorno. Siamo in un ristorante, un ristorante davvero bellissimo. I tavoli in legno ricoperti da delle bellissime tovaglie bianche, le sedie anch'esse in legno con dei cuscini del medesimo colore delle tovaglie. Sopra ogni tavolo c'è una candela che galleggia all'interno di una piccola boccetta in vetro piena d'acqua, dal soffitto pendono dei lampadari in cristallo ed il pavimento è in parquet perfettamente lucidato.
Subito ci accoglie un cameriere giovane che, dopo aver chiesto il nome di prenotazione, ci accompagna al tavolo.
Il nostro tavolo è vicino ad una vetrata che ci permette di vedere tutta la città dall'alto. Una vista davvero mozzafiato!
Ho capito… probabilmente Tony lo ha aiutato ad organizzare tutto questo.
Ci accomodiamo e il cameriere ci passa i menù elencando le specialità della casa.
Dopo aver ordinato da mangiare e il vino, il cameriere ci lascia soli andando a portare il foglietto con le ordinazioni in cucina. Torna qualche minuto dopo con il vino che abbiamo ordinato e ce lo versa gentilmente nei calici. Lascia la bottiglia sul tavolo e, dopo averci fatto un grande sorriso, se ne va lasciandoci nuovamente soli.
Bruce prende il calice in mano e lo alza leggermente.
< A noi due. Buon anniversario, amore mio.>
Alzo il mio calice e gli sorrido.
< Buon anniversario anche a te.>
Facciamo scontrare i bicchieri e subito dopo avviciniamo alle nostre labbra i bicchieri per fare un sorso di vino.
E

ntriamo nel nostro appartamento e mi tolgo immediatamente le scarpe col tacco.
< Ti è piaciuta la serata?>
Domanda mentre si toglie la giacca per poi appoggiarla sullo schienale del divano.
< Si! Mi è piaciuta molto.>
Affermo sincera avvicinandomi a lui per dargli un piccolo bacio sulle labbra.
< Grazie.>
Dico infine mettendogli le mani sulle sue spalle.
< È stato un piacere. L'importante è che tu abbia apprezzato.>
Ci guardiamo dritti negli occhi e poi ci diamo un altro bacio, un bacio un po’ più passionale rispetto ai soliti che ci diamo.
Le sue mani finiscono sui miei fianchi e automaticamente mi avvicino ancora di più a lui fino a far scontrare il suo petto col mio.
Le mie mani si spostano sui suoi capelli e le nostre lingue si accarezzano l'un l'altra.
< T/n. No-non possiamo...>
Dice bloccando improvvisamente il bacio.
Io non mi arrendo e comincio a lasciargli dei piccoli baci sul suo collo.
Lo sento sospirare, ma dopo qualche secondo lui si allontana da me.
< T/n, è rischioso. Ne abbiamo già parlato...>
Alzo gli occhi al cielo e faccio qualche passo per avvicinarmi nuovamente a lui.
< Bruce, ti agiti troppo!>
Inizio a dire con il tono della voce abbastanza altro.
< Devi rilassarti, vedrai che andrà tutto bene. Mi ami, non mi faresti mai del male. Sappiamo che ora hai dei problemi con Hulk e che non riesci a "trasformarti", è il momento migliore per provare.>
Dico sincera mentre gli appoggio le mani sul petto.
Abbassa lo sguardo con tristezza.
< È troppo rischioso e->
Lo interrompo e gli poso le mani sulle guance per obbligarlo a guardarmi negli occhi.
< Rischierò! Voglio affrontare questo rischio.>
Faccio unire le nostre labbra e lui prova a spostarsi, ma tengo le mani sulle sue guance e lo obbligo a non muovere il viso.
Le sue mani tornano sui miei fianchi mentre io gli sfilo la cravatta. Con le mani tremanti arriva alla lampo del mio vestito e pian piano la tira verso il basso. Nel mentre gli sbottono i bottoni della camicia e subito dopo gliela tolgo lasciandola cadere a terra.
Quando lui mi tira giù del tutto la lampo, io mi sfilo il vestito dalle braccia e lo lascio cadere sui miei piedi. Bruce mi prende in braccio senza far staccare le nostre labbra e mi porta fino in camera da letto.
Quella notte ho vissuto il vero amore insieme all'uomo della mia vita.

***

Immagina richiesto da: http_mieczy
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