Tony Stark [💚 verde]

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Finalmente riesco a liberare il mio braccio dalle macerie e vedo che è pieno di sangue.
Probabilmente sarà rotto dato che mi fa davvero tanto male!
Riesco finalmente ad uscire dall’edificio ormai raso al suolo e riesco a respirare dell’aria fresca.
Mi siedo a terra poggiando la schiena su un pezzo di muro ancora stabile.
Tossisco parecchie volte a causa di tutta la polvere che ho respirato e la gola mi brucia.
Provo ad alzarmi, ma non ci riesco, non ho più energie!
La testa mi sta per scoppiare e la mia vista è sfocata.
Improvvisamente qualcosa mi fa ombra e con fatica alzo lo sguardo per vedere cosa sia.
Appena realizzo cos’è, i miei muscoli si irrigidiscono, il sangue mi si gela nelle vene ed il mio cuore batte più velocemente.
E’ un uomo, con il viso coperto da un passamontagna ed in mano una pistola.
Dice qualcosa in una lingua che non conosco, ma dalla pronuncia mi sembra essere russo, poi mi prende di peso caricandomi sulla sua spalla. Cerco di oppormi, ma non riesco a fermarlo, è troppo forte.
Mi porta dentro una macchina nera e mi posa sui sedili posteriori con molta poca delicatezza.
< Cosa vuoi da me? Lasciami andare!>
L’uomo punta la pistola verso la mia fronte e mi fa segno di stare in silenzio.
Faccio come dice capendo che con loro non è possibile parlare. Sento i miei occhi iniziare a bruciare e cerco in tutti i modi di trattenere le lacrime, non voglio mostrarmi debole a lui.
Si siede nel sedile vicino al mio e poi dice nuovamente qualcosa nella sua lingua rivolgendosi all’autista della macchina.
Il veicolo parte ed io guardo fuori dal finestrino, la città sta andando nel completo caos.
Perché fanno questo? Cosa vogliono da me? Dove mi portano?
Un paio di minuti dopo, la macchina viene colpita sul cofano da una strana luce bianca, come se ci avesse appena colpito un fulmine. Il conducente perde il controllo e la macchina va a schiantarsi contro il palo del semaforo facendo attivare gli airbag e rompendo i vetri dei finestrini.
Noto che il conducente ha perso i sensi, mentre l’uomo vicino a me ha il naso il viso completamente sporco di sangue, probabilmente si è rotto il naso. Sento un forte bruciore sulla guancia e solo dopo capisco che del vetro mi ha graffiato il viso, ma per mia fortuna non è niente di grave.
L’uomo urla qualcosa che non capisco e poi mi afferra saldamente il polso per farmi scendere insieme a lui dalla vettura. Punta nuovamente la pistola contro di me e con una spinta mi fa voltare per dargli le spalle.
Cosa vuole fare ora? Perché mi ha fatta voltare?
Mi domando mentalmente spaventata, ma quella paura viene per qualche secondo sostituita da rassicurazione. Vedo la sua armatura luccicante che punta i suoi raggi repulsori verso l’uomo che mi ha appena rapita.
Davanti a me c’è Iron-man, cioè Tony Stark, nonché il mio futuro marito.
< Lasciatela andare. Non lo ripeterò una seconda volta!>
Afferma con tono minaccioso senza smettere di puntare il suo raggio repulsore verso l’uomo dietro di me.
Un braccio mi avvolge il collo e sento sulla tempia il ferro freddo della pistola.
< Stark! Dacci quei missili, lasceremo libera e viva la tua donna.>
Ora ho capito!
Come ho fatto a non capirlo prima?
Mi tengono in ostaggio per Tony!
Ecco il perché è “casualmente” esplosa una bomba proprio nel palazzo in cui lavoro.
Tony non risponde. Vuol dire che è in difficoltà, vuol dire che quei missili di cui parlano sono molto pericolosi.
< Stark! Non ho tempo da perdere. Scegli! La tua amata o i missili?>
Urla ancora l’uomo facendomi sobbalzare dallo spavento.
< Ma non preoccuparti… nel caso decidessi di non darci i missili, non immagini quante belle cose ho intenzione di fare con una bella ragazza come lei?>
Stavolta il tono che ha usato è più basso e mi ha avvicinato ancora di più a lui facendo aderire il suo petto alla mia schiena.
Passano ancora diversi secondi e Tony non risponde, conoscendolo starà pensando a qualche strategia per salvarmi.
< Va bene… vi consegnerò i missili.>
Dice Tony rassegnato abbassando il braccio dell’armatura.
No! Non posso permettergli di consegnare dei missili solo per causa mia.
< Tony non farlo! Non->
L’uomo mi tappa la bocca con la mano e stringe ancora più forte il suo braccio attorno al mio collo facendomi mancare il respiro. Improvvisamente lo sento gemere dal dolore e poi cade a terra privo di sensi lasciandomi finalmente libera. 
Ma cos’è successo?
Solo dopo noto che Iron-man ha lanciato dei mini razzi che hanno colpito con precisione la schiena del nemico.
Mi porto le mani intorno alla gola e mi massaggio la pelle delicata mentre torno a respirare normalmente.
Ho temuto veramente che fosse la mia fine!
< T/n…>
Sento la sue voce rassicurante chiamarmi.
Mi volto verso di lui e mi avvicino con passo svelto sentendo dentro di me un forte desiderio di sentirmi protetta tra le sue braccia.
< Tony mi spiace.>
Dico con le lacrime agli occhi ed intanto lui si è scoperto il viso dall’armatura.
< Ho cercato di->
Non riesco nemmeno a finire la frase che lui fa unire le nostre labbra in un bacio desiderato e quasi disperato.
Quando ci stacchiamo lo vedo con lo sguardo molto preoccupato.
< Non hai idea di quanto io abbia temuto di perderti. Non avrei sopportato l’idea che quell’uomo ti potesse rapire e… mio Dio, non immagino cos’altro aveva intenzione di fare.>
Gli accarezzo la guancia e gli sorrido dolcemente.
< Sono qui e sono salva solo grazie a te.>
Sussurro per rassicurarlo, ma lui scuote la testa.
< No! Tu eri in pericolo solo grazie a me e non sarei mai riuscito a salvarti se tu non lo avessi distratto per quei pochi secondi parlando.>
Abbassa lo sguardo e si allontana leggermente da me.
< Tony. Hey… non dire così. Non è colpa tua.>
Mi avvicino di più a lui e sto per portare la mia mano verso la sua guancia, ma sento troppo dolore al braccio.
< T/n, sei ferita.>
Dice Tony prendendomi delicatamente il braccio.
Io non dico niente ma lo lascio fare, d'altronde è la verità, sono ferita e mi fa anche parecchio male.
< Vieni. Ti porto a casa.>
Lui abbassa nuovamente la visiera della sua armatura e sta per prendermi in braccio, ma io lo blocco guardando il criminale ancora privo di sensi.
< Ma l-lui lo lasciamo così?>
Chiedo titubante.
Mi sembra molto strano che Tony lasci libero in questo modo un criminale.
< Non preoccuparti, sta arrivando la polizia. Ora voglio solo essere sicuro che tu stia bene e voglio curarti questo braccio.>
Sorrido dopo le sue parole mentre sento le sirene della polizia, vuol dire che Tony ha ragione e che la polizia sta arrivando.
< Pronta?>
Mi chiede stringendomi di più a sé preparandosi a volare per andare verso casa nostra.
< Con te sono pronta a fare qualsiasi cosa.>
Ed è vero, con lui al mio fianco mi sento di poter fare tutto!

***

Immagina richiesto da: Eli_Potter01
Lo so che non è per niente bello, ma spero ti sia piaciuto almeno un pò...

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