Immagina e One Shots [MARVEL]

Tom Holland [💛 Giallo]

*Parte 2*

(5 febbraio 2017)

Prendo la mia valigia dal nastro per poi dirigermi subito verso l’uscita del grande aeroporto di New York.
Sento un’immensa felicità scorrere nel mio sangue, era da tanto tempo che non provavo queste sensazioni…
Non vedo l’ora!
Mi guardo attorno attentamente cercando il suo sguardo, ma non riesco a trovarlo. Trascino il trolley pesante e continuo a guardare tra la tanta gente se lui si trovi lì in mezzo.
Continuo a guardarmi intorno e finalmente le vedo, appoggiato alla parete, con un cappellino nero in testa e gli occhiali da sole. Ma nonostante cerchi di nascondersi per non farsi riconoscere, posso vedere il suo bellissimo sorriso che trasmette gioia anche alla persona più triste del mondo.
Mi avvicino a lui con passo svelto e quando manca un metro lascio il trolley per abbracciarlo forte.
Da quanto tempo non lo vedo? Troppo tempo per i miei gusti…
< Non hai idea di quanto tu mi sia mancata!>
Afferma stringendomi forte tra le sue braccia, quasi mi stritola.
< Mi sei mancato molto anche tu.>
Gli dico in risposta mentre ispiro il suo dolce profumo.
Ci dividiamo dall’abbraccio e Tom insiste nel portare il trolley al posto mio. Sempre stato molto gentile con me.
Mi indica la strada fino ad arrivare alla macchina e, mentre lui mette la mia valigia nel bagagliaio, io apro la portiera per sedermi in macchina, ma capisco di aver sbagliato il lato della macchina perché al posto di trovare il lato del passeggero, vedo il posto col volante.
Vero… qui le macchine hanno il volante a sinistra! Sono abituata a quelle londinesi.
< T/n, ti dovrai abituare, è stato strano anche per me all’inizio. Fare la rotonda è la cosa peggiore…>
Mi dice Tom divertito mentre va a sedersi al posto guida ed io al posto del passeggero.
Partiamo e parliamo di tutto ciò che ci è successo nel periodo in cui non ci siamo visto, lui dell’inizio delle riprese del nuovo film Avengers ed io invece di come ho ottenuto il ruolo della cugina di Cheryl nella serie televisiva Riverdale.
Dopo nemmeno un’ora di strada ci avviciniamo sempre di più verso il centro di New York e rimango incantata dall’immensità e dalla bellezza di questa città. Ora capisco il perché la chiamano la città che non dorme mai…
< Bella, vero?>
Chiede guardandomi con quel sorriso contagioso.
Annuisco e poi torna a guardare la strada.
< Sapevo che ti sarebbe piaciuta. Non vedo l’ora di mostrartela tutta!>
Il mio sorriso si allarga e sento il mio cuore riempirsi di pura felicità.
Non pensavo ci tenesse così tanto a vedermi…
Dopo ancora qualche minuto di viaggio, parcheggia la macchina dove miracolosamente ha trovato posto, si sa quanto sia difficile trovare posteggio a New York.
< Siamo già arrivati in Hotel?>
Chiedo mentre mi slaccio la cintura di sicurezza.
< No!>
Afferma scuotendo la testa.
< Prima di andare in Hotel, ti voglio mostrare un posto che penso amerai tantissimo!>
Si slaccia la cintura e apre la portiera della macchina.
Scendo dalla macchina pure io ed insieme camminiamo per qualche metro, giriamo l’angolo dove Tom ha parcheggiato l’auto e arriviamo davanti ad un grandissimo cancello aperto che porta ad un enorme parco.
< Benvenuta a Central Park!>
Dice Tom allargando le braccia.
Guardo meravigliata il verde che ci circonda, ci sono prati immensi, ci sono alcune coppie sedute sulle panchine, ci sono alcuni gruppi di ragazzi giovani che girano in bicicletta e moltissime mamme vestite sportive che camminano con i passeggini, un sorriso si forma spontaneamente sul mio volto. Questo posto è meraviglioso!
< Ti va un bel thè? C’è un piccolo bar che fa un thè buonissimo, non è molto distante.>
Domanda indicandomi il viale principale del parco.
Annuisco contenta, mi andrebbe proprio un buon thè!
< Ottimo!>
Si avvicina a me con un largo sorriso e con mola delicatezza mi prende per mano, un brivido mi attraversa tutto il braccio. Incredibile come mi sia mancato…
Stringo la sua mano nella mia e con un sorrido a trentadue denti ci dirigiamo verso il bar d cui parlava.