Peter Parker [❤ rosso]

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Entriamo dentro la camera senza smettere di baciarci ed io, con un piccolo calcio, richiudo la porta dietro di noi. Peter mi prende in braccio e mi porta fino al letto matrimoniale.
Finalmente! Finalmente del tempo soli!
Ogni volta siamo insieme a qualcuno o qualcosa ci disturba, ma ora siamo soli!
Siamo in gita e i nostri compagni sono andati in spiaggia ad accendere un falò, i professori sono usciti per i fatti loro mentre Ned è andato insieme a Betty e N/bff a farsi una passeggiata per la città e ora abbiamo la camera dell'hotel libera.
Mi porta fino ai piedi del letto e poi con una spinta mi fa cadere sopra al materasso. Ridacchio sapendo che anche lui non vedeva l'ora che arrivasse questo momento. Si mette sopra di me e mi bacia con molta passione.
Peter sei tu?
Amo quando è così tanto eccitato!
Gli prendo la maglietta da dietro la schiena e lo aiuto a togliersela. Scende con in baci e arriva fino al mio collo. Porta le mani verso il mio petto e mi accarezza il seno nonostante indossi ancora la maglietta. Dopo pochi secondi, con un gesto molto veloce, mi strappa la maglietta e la lancia giù dal letto.
< Non vedevo l'ora.>
Dice giustificando il suo ultimo gesto.
Rido divertita e lui torna a torturarmi il collo.
Porto le mie mani verso la sua cintura e gliela slaccio, intanto lui scende con i baci fino ai miei seni ancora coperti dal reggiseno.
Gli slaccio anche il bottone del pantalone e cerco di tirargli un po' giù. Peter porta le sue mani dietro la mia schiena e mi sgancia il reggiseno.
Me lo sfilo e, come la mia maglietta, lo lanciò giù dal letto.
Inizia a lasciarmi i succhiotti sul seno e i gemiti i escono dalla bocca. Scende con i baci arrivando fino ai miei jeans e me li sbottona delicatamente mentre non smette di baciarmi il ventre. Mi sfila i pantaloni e poi mi bacia le caviglie per togliermi i calzini. Sale con i baci fino al ginocchio e poi sale anche sulle cosce.
Sta salendo pian piano verso le mie mutandine ma, proprio mentre sta per sfilarmele, sentiamo la suoneria del mio cellulare.
Maledizione!
< No! T/n no...>
Mi alzo a sedere e guardo Peter dispiaciuta.
Lui si sposta da me e mi permette di andare a rispondere al telefono.
Come immaginavo...
È mio padre, Tony Stark.
Sbuffo e rispondo al telefono.
< Pronto?>
< T/n! Hey, come stai?>
Chiede con voce euforica.
<Ciao papà! Tutto bene! Tu tutto bene?>
Chiedo mentre torno verso il letto.
< Tutto a posto, solamente stanco...>
Mi siedo sul letto e guardo Peter che intanto si è tolto i pantaloni.
< Certo che sei stanco! Al posto di dormire stai dentro quel laboratorio.>
Lo sento sbuffare e mi immagino la sua faccia scocciata.
< Non è colpa mia se non riesco a dormire...>
Faccio una piccola risatina e poi mi distendo di schiena sul letto.
< Com'è il posto? È bello? E l'hotel?>
Chiede mentre sento degli oggetti ferrosi, sicuramente sarà nel suo laboratorio a sistemare qualche armatura.
< Il posto è molto bello, anche l'hotel è carino, mi aspettavo di peggio...>
Lo sento ridere dopo le mie parole mentre Peter sbuffa stanco di aspettare.
Poverino... mi fa quasi tenerezza.
< Dai l'importante è che tu ti stia divertendo.>
Vedo Peter alzarsi e avvicinarsi a me.
Cosa sta facendo?
Mi alzo col busto per vedere le sue intenzioni e poi rispondo a mio padre prima che sospetti qualcosa.
< Si, mi sto divertendo molto.>
Peter mi spinge facendomi cadere nuovamente con la schiena sul materasso per poi farmi allargare le gambe.
Peter, sei impazzito?
< Ma ora dove sei?>
Chiede mio padre mentre Peter si posiziona tra le mie gambe.
< Sono in... bagno. Mi sto truccando.>
Mento mentre alzo lo sguardo per vedere cosa vuole fare Peter.
< Truccando? Perché?>
Peter porta le sue mani all'elastico delle mie mutandine ed inizia a sfilarmele.
< Perché tra poco usciamo noi e tutta la classe.>
Dico mentre cerco di fermare Peter, ma lui mi ignora.
Peter! Non ora che sono al telefono!
< Allora uscite tutti insieme, che bello! Mi fa molto piacere. Ci saranno anche i tuoi soliti amici? N/bff, Ned e Peter.>
Provo a rialzarmi col busto, ma lui mi spinge nuovamente sul materasso.
< ehm... si, ci sono anche loro.>
Peter avvicina il suo volto alla mia intimità ed intanto mi fa segno di fare silenzio.
Certo! È facile pensare di riuscire a trattenere i gemiti mentre sei al telefono.
Peter inizia a darmi piacere ed io sono costretta a tapparmi la bocca con una mano.
< T/n mi sono ricordato che ti devo dire una cosa importante!>
Dice mio padre al telefono ignaro di tutto ciò che sta succedendo a me in questo momento.
Non gli rispondo, ma lui continua a parlare.
< Ho organizzato una piccola festicciola, te e Peter ovviamente siete invitati. Ci sarà il resto della squadra, qualche vecchio amico di famiglia e->
< Aah!>
Gemo troppo forte quando Peter raggiunge il mio clitoride.
< T/n! Tutto bene?>
Chiede mio padre con tono preoccupato.
< Si! Tutto bene!>
Urlo sperando che non mi escano altri gemiti.
Peter non si ferma. Cerco di chiudere le gambe, ma lui mi ha messo le mani sulle ginocchia e mi costringe a tenere le gambe aperte.
< Sicura? Ti ho sentita urlare.>
Aspetto qualche secondo per rispondergli per la paura che qualche gemito mi esca mentre parlo.
< N-non preoccuparti! Mi so-sono infilata il ma-mascara nell'occhio.>
Mi tappo la bocca con la mano libera e ormai non mi oppongo più al piacere che Peter mi sta dando.
< Va bene...>
La sua voce è poco convinta.
< Senti puoi dirlo tu a Peter? Tanto voi siete amici...>
Mi chiede e se fosse una situazione "normale" ora starei ridendo.
Mio padre non sa ancora della relazione tra me e Peter, ma per ora è meglio che non lo sappia.
< S-si! Glielo dico i-io. Ah!>
Mi scappa un altro gemito.
< T/n, ma sei sicura di star bene? Mi fai preoccupare.>
In questo momento sto maledicendo Peter con la mente.
< Si, sto benissimo. M-mi brucia l'occhio.>
Prendo un cuscino da sopra la mia testa e lo porto sopra la mia faccia.
< La prossima volta stai attenta. Ora devo andare. Ci sentiamo domani, ok?>
Sposto il cuscino da sopra la mia faccia e lo porto verso il mio petto.
< Va bene.>
Rispondo mentre sento che le mie gambe iniziano a tremare.
< Stai attenta e mandami un messaggio quando tornate in hotel sta sera.>
< Ok. Ciao papà.>
Lo saluto mentre stringo il più forte possibile il cuscino.
< Ciao Tesoro.>
Stacco la telefonata e lascio il cellulare sul materasso.
< Peter! Sei i-incredibile! Aah!>
Ha aumentato la velocità.
Sposto il cuscino da sopra di me e porto le mie mani tra i capelli di Peter.
Cavolo, non ricordavo che fosse così piacevole!
Va ancora più veloce e sento le mie gambe tremare, infatti neanche un minuto dopo arrivo all'apice del piacere.

Cerco di regolare il mio respiro ed intanto vedo Peter che si stende vicino a me.
< Piaciuto?>
Mi chiede con un sorriso pervertito sulla faccia.
< Si...>
Dico con un sospiro.
Poi rifletto un attimo e con molta velocità prendo il cuscino che avevo preso prima per lasciarglielo in faccia.
< Ero. Al. Telefono. Con. Mio. Padre!>
Ad ogni parola gli lancio il cuscino in faccia.
Lascio il cuscino poco distante da noi due e incrocio le braccia al petto.
< Ci poteva scoprire!>
Dico con tono arrabbiato.
Lui mi prende le braccia e, con una mossa veloce, mi fa distendere sotto di lui.
< Però ti è piaciuto...>
Cerco di trattenere il sorriso ma non ci riesco.
Lui mi bacia e mi sorride ancora.
< Che ne dici di continuare?>
Chiede mentre va col viso verso il mio collo.
Annuisco e sposto le mie mani verso i suoi boxer per togliergli.
Per il resto della serata abbiamo recuperato tutte le volte che non abbiamo potuto o che ci hanno interrotto.

***
Ciao!💙
Vi è piaciuto?🙈
Me lo avete chiesto in tantissime di fare l'immagina di Peter [rosso].

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