Peter Parker [❤ rosso]

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Con passo svelto mi dirigo verso l'aula di scienze per andare da Peter.
Vedo Flash appoggiato agli armadietti, è circondato da un gruppo di ragazze che fanno le galline e si atteggiano davanti a lui.
< Stark! Vuoi unirti a noi?>
Domanda lui facendo voltare lo sguardo di tutte quelle ragazze verso di me.
< No grazie, tanto vedo che vi divertite lo stesso.>
Rispondo seccata continuando a camminare.
Attraverso il lungo corridoio, svolto a destra e finalmente raggiungo l’aula di scienze.
Vedo uscire dall’aula due studenti e li sento confrontarsi su una verifica facendomi subito capire che probabilmente Peter la starà ancora finendo. Strano, di solito lui è uno dei migliori della classe…
Ora come faccio a parlargli?!
Non posso scrivergli un messaggio perché il suo telefono è rotto a causa di una brutta caduta mentre girava per New York con le sue ragnatele e non posso entrare e parlargli senza una scusa adeguata per colpa della verifica.
Come faccio?
Rifletto per qualche secondo e all'improvviso mi viene in mente un’idea.

Mi volto e vado a cercare un quaderno nel mio armadietto.
Controllo il quaderno che tengo davanti al petto e, dopo un grosso sospiro, busso alla porta.
< Avanti!>
Sento la professoressa da dentro l’aula.
Apro la porta ed entro facendo un piccolo sorriso.
< Buongiorno prof. Mi scusi ma devo consegnare questo quaderno a Parker.>
Dico facendole notare il quaderno dove io in realtà scrivo gli appunti di letteratura.
< Va bene, ma faccia in fretta.>
Annuisco e velocemente volto lo sguardo verso i banchi.
In uno degli ultimi posti vedo Peter che mi fissa con sguardo interrogativo, penso abbia già capito che tutto ciò sia solo una scusa.
Mi avvicino a lui e mi metto davanti al suo banco dando la schiena alla professoressa. Per fortuna nell’aula sono rimasti pochi studenti e la maggior parte si trovano nei primi banchi.
Passo il quaderno a Peter che mi guarda ancora confuso. Staa per sussurrare qualcosa, ma io abbasso la scollatura a V del mio maglioncino mostrando in mezzo al mio seno un bigliettino.
“Appena finisci troviamoci davanti al cancello. Happy ci viene a prendere.”
Vedo che sgrana gli occhi, ma non per ciò che c'è scritto nel bigliettino, ma per la scollatura.
Le sue guance diventano molto rosse e annuisce facendomi capire che ha letto il bigliettino.
< Ci vediamo dopo.>
Sussurro e alzo nuovamente la scollatura togliendo il bigliettino. Mi volto ed esco dalla classe salutando la professoressa cordialmente.


Mi posiziono vicino alla Mi metto le cuffie e faccio partire la playlist con le mie canzoni preferite.
Sento il mio cellulare vibrare e noto un messaggio da parte di mio papà.

Iron-Dad:
“Hey T/n, tutto bene? Io e la squadra vi stiamo aspettando.”

Io:
“Ciao papà, tutto bene. Sto aspettando Peter, dovrebbe arrivare tra poco.”

Iron-Dad:
“Ok, ci vediamo dopo tesoro.”

Io:
“A dopo papà!”

Aspetto qualche minuto continuando ad ascoltare la musica e vedo Peter uscire finalmente da scuola.
In mano ha il suo zaino e lo tiene poco sotto la pancia.
< Finalmente! Dov'eri finito?>
Chiedo mentre mi tolgo le cuffie dalle orecchie.
< Ci ho messo molto a rispondere alle ultime domande della verifica…>
Dice senza guardarmi negli occhi.
Sta evitando il mio sguardo, per quale motivo?
< Vieni! Happy ci sta aspettando.>
Ci dirigiamo insieme verso la macchina senza rivolgerci la parola.
Prima di entrare in macchina, metto il mio zaino nel bagagliaio e prima di chiuderlo aspetto che Peter metta il suo, ma lui va a sedersi nei sedili posteriori portando lo zaino.
Cos’ha nello zaino? Perché lo tiene sempre vicino?
Chiudo il portabagagli e mi siedo pure io nei sedili posteriori.
< Hey ragazzi, tutto bene a scuola?>
Ci domanda Happy con buon umore.
Happy lo conosco da quando sono nata, è uno dei migliori amici di mio papà ed io lo considero come uno zio, proprio come lui mi considera una nipote.
< Tutto bene!>
Rispondo con tono gentile, Peter invece si limita ad annuire con la testa.
Tiene lo zaino per bene sopra le gambe con le braccia incrociate appoggiate sopra, ha lo sguardo rivolto verso il finestrino e muove freneticamente il piede.
È nervoso per qualche motivo? Ma quale?
< Com'è andata l'interrogazione che avevi in storia?>
Chiede Happy mentre parte con la macchina per portarci verso la Stark Tower.
< Bene, è andata bene.>
Rispondo mentre continuo a fissare Peter.
C'è qualcosa che non va e voglio scoprire che cosa!
< Happy, potresti alzare il vetro divisore?>
Gli domando.
< Emh… va bene, perché?>
< Io e Peter dobbiamo confrontarci sulla verifica di matematica di domani e so quanto a te non piacciano questi argomenti.>
Dico inventando la prima scusa che mi viene in mente.
Con la coda dell'occhio vedo che Peter volta lo sguardo verso di me, ma non dice nulla.
Happy senza rispondere alza il vetro che separa i sedili posteriori da quelli anteriori. Sapevo che se gli avessi detto così lui avrebbe alzato il vetro senza pensarci…
Volgo il mio sguardo verso Peter e lui mi guarda confuso, sa che domani in realtà non abbiamo nessuna verifica di matematica.
< Mi vuoi dire cosa succede? Perché ti stai comportando così?>
Lui abbassa lo sguardo scuotendo la testa.
< No-non succede n-niente, va tutto b-benone…>
Risponde con voce insicura.
Alzo un sopracciglio e guardo le sue braccia che tengono stretto lo zaino.
Con un movimento veloce afferro una spallina dello zaino e lo tiro verso di me.
< T/n! Cosa fai?!>
Riesco a prenderlo e noto che con le mani si copre subito un rigonfiamento che ha tra le gambe.
sgrano gli occhi e ora capisco il motivo di questo suo comportamento insolito.
< Peter…>
Comincio a dire, ma sinceramente non so bene cosa dirgli.
< Ecco! Non dovevi vedere!>
Afferma imbarazzato e anche un po' arrabbiato.
< Ma… Come mai? Cioè perché sei…>
Non riesco a finire la domanda che lui capisce.
< è colpa tua!>
Sgrano gli occhi. Colpa mia?
< Prima quando mi hai fatto leggere il bigliettino e hai mostrato la tua scollatura… Maledizione T/n, tu mi piaci da sempre!>
Rimango stupita dalle sue parole, non me lo aspettavo.
< Ho provato in tutti i modi a farmelo passare, ma non ci riesco…>
Dice infine sospirando.
Lo guardo con un po' di dispiacere e allo stesso tempo con felicità, felicità perché lui piace molto anche a me, ma pensavo che fosse attratto da Liz.
Mi avvicino a lui e mi alzo mettendomi in ginocchio sui sedili.
< T/n, cosa fai?>
Chiede confuso guardando attentamente i miei movimenti.
< Dato che è colpa mia, lascia che io sistemi le cose...>
Rispondo mentre avvicino la mano verso la sua cintura che slaccio velocemente.
< No… T/n… n-non possia->
Lo interrompo Facendo unire le nostre labbra in un bacio delicato, un bacio che ho immaginato diverse volte, ma che mai mi sarei aspettata succedesse in questa circostanza.
< Posso invece… basta che tu non faccia troppo rumore.>
Dico per poi fargli l'occhiolino e nel mentre con le mani slaccio il bottone del suo Jeans.
Glieli tiro giù, anche grazie al fatto che Peter ha alzato leggermente il bacino, e con le dita accarezzo il suo rigonfiamento ancora coperto dai boxer neri.
Sento Peter cominciare a sospirare e sul mio volto compare un sorriso.
Con la mano vado oltre l'elastico dei boxer e gli accarezzo il membro con molta delicatezza.
Peter geme e si morde il labbro per poi appoggiare la testa contro il sedile.
< Cacchio…>
Sussurra sospirando.
Dopo quasi un minuto, gli tiro giù anche i boxer e avvicino il mio viso al suo membro.
< No. T/n… non->
Bacio la punta del suo membro e subito dopo lo prendo in bocca. Con la lingua compio movimenti circolari e sento Peter gemere abbastanza rumorosamente.
Una mano di Peter afferra i miei capelli e mi invita a continuare.
< T-T/n…>
Con la testa comincio ad andare su e giù e pian piano aumento sempre di più con la velocità.
Peter stringe la sua mano tra i miei capelli e ciò mi invoglia continuare.
Dopo pochi minuti sento Peter cominciare a gemere sempre più frequentemente, segno che sta per arrivare al massimo del piacere. Infatti bastano pochi altri movimenti che lui viene.
<

Ragazzi! Siamo arrivati!>
Ci avverte Happy.
Mentre sentiamo la macchina rallentare.
Io e Peter sgraniamo gli occhi e ci ricomponiamo velocemente.
La macchina si ferma e scendiamo vedendo subito mio padre avvicinarsi a noi insieme a Natasha e Steve.
< Eccovi! Forza la riunione sta per cominciare!>
Ci comunica mio padre.
Mi guarda per qualche secondo dalla testa ai piedi.
< T/n… cosa ti è successo ai capelli?>
Domanda accarezzando i miei capelli , come per metterli in ordine.
< Oh… emh… forse qualcosa me li ha resi elettrici. Non lo so…>
Che scusa pessima…
Noto Natasha sorridere sotto i baffi e invece mio padre ha uno sguardo confuso.
< Va bene… dai andiamo che siamo già in ritardo!>
Afferma battendo le mani per poi dirigerci tutti insieme verso l'interno della Stark Tower.
Ci avviciniamo all’ascensore e una volta entrati mi avvicino all'orecchio di Peter assicurandomi che nessuno ci veda.
< Dopo continuiamo ciò che abbiamo iniziato...>
Sussurro facendolo rabbrividire.
Con la mia mano sfioro la sua delicatamente.
< E comunque mi piaci anche tu da molto tempo.>
Dico infine facendo comparire sul volto di Peter un sorriso. 

***

Immagina richiesto da: storie20 STORIESUMARVEL NAILKEI

Spero vi sia piaciuto!☺

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