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Attenzione: Ho finalmente finito di scrivere Darker. Gli aggiornamenti potrebbero diventare più frequenti. In totale saranno 40 capitoli (176.000 parole circa), perciò la strada è lunga.





Capitolo 4

Il dottore







Jeon Jungkook era il suo migliore amico.

Non che fosse difficile: Taehyung non aveva altri amici.

A dire il vero, non ne aveva mai avuti ... almeno finché non era arrivato dalla nonna.

Lui e la sua nonna camminavano mano nella mano mentre tornavano a piedi verso casa. Taehyung non aveva capito bene come mai vivessero a casa di qualcun altro.

Jungkook parlava spesso come se fossero dentro una favola: lui era il principe, la nonna era la fata madrina e Taehyung era Cenerentola. Jungkook però era più piccolo di lui e a volte la differenza di età si vedeva: quando giocavano Jungkook era sempre più infantile di lui, sempre nel suo mondo fantastico.

A Taehyung non piaceva giocare a fare finta, perché quando smetteva di giocare era sempre brutto: avrebbe voluto rimanere nel mondo delle favole per tutto il tempo ma aveva capito che il mondo vero non era bello come quello che si immaginava.

Anche se, da quando era andato dalla nonna, non era così brutto mettersi a giocare.

C'era Jungkook che inventava sempre belle storie e quando smettevano c'era sempre la sua tata o la nonna sempre gentile con loro. Se smettevano di giocare avevano sempre qualcosa da mangiare o un succo di frutta e Taehyung doveva mangiare quelle medicine che sembravano caramelle a forma di orsacchiotti o animaletti, dopo che si era sforzato molto.

Taehyung era molto contento, anche se non voleva dirlo.

Aveva paura che se avesse detto alla nonna che si divertiva, che voleva bene a Jungkook e che gli piacevano i biscotti che lei preparava, l'avrebbero rimandato indietro. Taehyung non sapeva ancora se quella era una vacanza oppure no. Non sapeva quanto tempo ancora sarebbe rimasto lì, perciò era meglio non divertirsi troppo, perché anche se di nascosto pensava a sua mamma che gli mancava, non voleva tornare a casa.

Aveva paura di dire che non voleva tornare a casa. Avrebbe fatto il bambino cattivo.

Jungkook era sempre pronto a dire ogni volta cosa si poteva fare e cosa no: diceva sempre che dovevano fare i bambini buoni, altrimenti sarebbero successe brutte cose.

Taehyung forse non era un bravo bambino, allora. Oppure forse era stato buono almeno un pochino e ora stava facendo questa vacanza con la nonna e con Jungkook.

«Ti sei divertito oggi, Taehyungie

Lui annuì abbassando gli occhi e guardando il suo grembiule azzurro e toccandosi il grosso fiocco sotto il mento. La nonna portava in mano il suo zainetto giallo con una mano, mentre con l'altra mano teneva quella di Taehyung. «Com'è la scuola?»

«Uh» Taehyung mise il broncio «è piena di altri bambini» disse con una certa agitazione.

Taehyung non era abituato a stare con così tante persone intorno. Soprattutto con gli adulti, che facevano sempre paura (tranne la sua nonna e la mamma di Jungkook. La sua tata invece faceva un pochino paura), con gli altri bambini di solito riusciva a giocare, ma la sua classe era piena e anche se erano tutti della sua età, gli sembravano più grandi. Erano tutti più alti e più grossi di lui, anche le femminucce.

DARKER//kookvDove le storie prendono vita. Scoprilo ora