Capitolo 25

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E ciò che vedeva non gli piaceva, proprio per niente, in quel momento però Michael non fece proprio nulla, anzi, addirittura se ne andò decidendo così di lasciarli da soli.

Nel frattempo, dopo alcuni giorni di riposo, Harry ritornò a lavoro con gioia.

L'uomo appunto era il Capo Auror del Ministero della Magia e quella settimana assieme alla sua squadra aveva concluso l'arresto di una banda di vampiri che erano pronti all'attacco e volevano vendicare la morte del loro padrone.

A quel pensiero Harry quindi ebbe immediatamente un gran tuffo al cuore in quanto il nitido ricordo dei Mangiamorte che in passato erano pronti a tutto pur di difendere Lord Voldemort, era ancora molto chiaro, ma soprattutto indelebile, così come il suo sguardo verde smeraldo che in quel momento non celava la sua tensione.

"Ehi, amico che cosa ti succede? Perché stai facendo quella faccia così seria ed imbronciata?"

"Eh?"

"Buongiorno Harry."

"Che cosa vuoi Ron?"

A quel punto Weasley alzò gli occhi al cielo e poi in un attimo sbuffò. "Ti ho chiesto che cos'hai! Perché sei così preoccupato? La tensione che hai addosso si vede e si può benissimo tagliare con il coltello!"

"Niente Ron." Rispose per poi mettersi a sedere sulla sedia davanti alla sua scrivania e sospirare con il cuore in gola. E se i suoi sogni su Jack Shawn Senior fossero reali? E se veramente l'uomo volesse rapire la sua famiglia per vendicare Voldemort? Merlino!

Tutto quello schifo assoluto Potter non lo poteva permettere, no!

"Veramente, sto bene, non ti devi ansiare per me!"

"Eh!" Rispose per poi appoggiare con forza la Gazzetta del Profeta su un tavolo del loro ufficio poco più in là per poi avvicinarsi al suo migliore amico e guardarlo attentamente. "Senti Harry, se non vuoi dirmi la verità, ok, ti posso capire, ma almeno non prendermi per il culo dicendomi che va tutto bene! Se permetti ti conosco da una vita intera e penso di sapere perfettamente quando mi menti e in questo istante è così!"

"Ma che cosa vuoi Ron?!" Urlò a quel punto il moro per poi scattare in piedi e "fronteggiare" il suo migliore amico. "Ti ho già detto che è tutto ok!"

"D'accordo, d'accordo Harry, è tutto ok? Visto che insisti a dire così, io me ne vado!"

"Va bene, scusami! Scusa Ron. Vuoi sapere la verità?"

"Sì, mi piacerebbe."

Detto questo Harry quindi sospirò sommessamente e poi infine sedendosi nuovamente sulla sua sedia, osservò attentamente il rosso.

"Ok."

Drarry ~ The man of my life 4 [MPREG]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora